Oggi Cimino forse dirà chi è il «terzo uomo» della rapina di Gianfranco Franci

Oggi Cimino forse dirà chi è il «terzo uomo» della rapina (Muovo interrogatorio ali9 uccisore dei fratelli Menegazzo Oggi Cimino forse dirà chi è il «terzo uomo» della rapina Si spera che riveli anche dov'è nascosta la maggior parte del bottino - Il ferito è stato giudicato fuori perìcolo e fra una ventina di giorni potrà essere trasferito dall'ospedale in un istituto carcerario per detenuti minorati (Nostro servizio particolare) Roma, 15 marzo. Leonardo Cimino è stato oggi ufficialmente dichiarato « fuori pericolo ». Tra una ventina di giorni potrà lasciare il San Filippo Neri per essere trasferito, con ogni probabilità, in un istituto carcerario specializzato per la detenzione di detenuti minorati. La paralisi che gli attanaglia le gambe e, parzialmente, il braccio destro è definitiva ma è soggetta a miglioramenti per cui i medici sosterranno la necessità di sottoporlo a trattamenti particolari per la rieducazione degli organi lesi e per la riattivazione delle furzioni fisiologiche anch'esse gravemente compromesse dal proiettile che lo raggiunse: al midollo spinale durante il conflitto a fuoco ingaggiato coi carabinieri al momento della cattura. Il bandito sarà domani interrogato per la seconda volta dal giudice istruttore, dott. Giovanni Del Basso, il quale raccolse lunedì i primi elementi della sua confessione. Sarà un interrogatorio più lungo, più dettagliato, per cercare di avere da lui tutte le indicazioni necessarie a completare il quadro del duplice delitto di via Gatteschi: come fu organizzata la rapina, il nome del « terzo uomo » e di altri eventuali complici, il luogo ove è nascosta la maggior parte dei gioielli appartenenti al campionario dei fratelli Menegazzo. E' difficile dire se egli sia deciso ormai a rivelare ogni cosa. Si sa però che ha chiesto ai carabinieri e ai medici perché il magistrato non era più andato ad interrogarlo. Ma non sembra che sia il rimorso a muoverlo, piuttosto la consapevolezza di non aver più nulla da perdere. Stamani ha scherzato con il prof. Mazzarella che gli aveva fatto notare l'opportunità di far tornare i capelli, tinti d'un biondo rossiccio, al loro colore naturale. « Ha ragione professore — ha risposto il bandito — tanto ormai la maschera-tura non mi serve più ». L'interrogatorio di domani dovrebbe servire anche a chiarire la posizione di Mario Loria, il « vivandie re » di Cimino e di Torreg giani, colui che prese in af fitto l'appartamento di via Basilio Puoti dove avvenne la loro cattura. P^- adesso è accusato solo di favoreggiamento, ma il capo della Squadra mobile ha sempre sostenuto che il « terzo uomo » della rapina è lui. Anche i magistrati sembrano nutrire su Loria molti dubbi. Si ritiene che sappia almeno dove sono i gioielli. Loria è ancora in stato di totale segregazione. E' il solo al quale non è stato concesso di incontrare nessuno, neppure il suo avvocato difensore. Venerdì mattina, nello studio del giudice istruttore, il signor Pio Menegazzo, padre dei due fratelli uccisi in via Gatteschi, dovrà adempiere al doloroso compito di riconoscere i pochi gioielli trovati giorni fa dai carabinieri dentro un barattolo di conserva nascosto nell'orticello attiguo alla casa di via Puoti. Alla ricognizione saranno presenti anche i difensori degli imputati. Attraverso le fotografìe pubblicate dai giornali, Pio e Ines Menegazzo si dissero certi che quei gioielli provenivano dal campionario dei loro due poveri figli. Solo un braccialetto gli appariva « estraneo ». Gianfranco Franci

Persone citate: Cimino, Giovanni Del Basso, Ines Menegazzo, Leonardo Cimino, Mario Loria, Mazzarella, Menegazzo, Pio Menegazzo

Luoghi citati: Roma