«Ho udito l'imputato fare un piano con Oswald per assassinare Kennedy» di Nicola Caracciolo

«Ho udito l'imputato fare un piano con Oswald per assassinare Kennedy» «Ho udito l'imputato fare un piano con Oswald per assassinare Kennedy» Iniziato ieri il processo di New Orleans contro Clay Shaw, in libertà su cauzione di IO mila dollari Un teste afferma: il complotto fu ideato da Clay (e lo indica in aula), Oswald e Ferrie (morto misteriosamente venti giorni fa) - Sembra inevitabile una nuova inchiesta sul delitto di Dallas (Dal nostro corrispondente) Washington, 14 marzo. Jim Garrison, il procuratore distrettuale di New Orleans che giorni or sono arrestò un uomo d'affari, Clay Shaw, accusandolo di complicità nell'asssassinio di Kennedy, ba ottenuto oggi in Tribunale un grande successo. Un testimone, Perry Russo, ha dichiarato di avere udito in una conversazione lo Shaw fare piani insieme con Oswald e con David Ferrie (un uomo su cui Garrison stava indagando e che è morto in circostanze misteriose tre settimane or sono) appunto per uccidere Kennedy. Poco dopo l'arresto, Shaw era stato rilasciato, cosa che la legge americana consente, perché aveva pagato una cauzione di diecimila dollari. Nell'udienza di oggi Garrison doveva solamente provare di avere dei legittimi motivi per sospettare di Shaw e per continuare la sua Inchiesta. Benché il Tribunale non abbia ancora dato la sua sentenza, non c'è dubbio che Garrison, almeno in questa prima fase dell'inchiesta che sta conducendo, abbia avuto partita vinta. Con la deposizione di oggi di Perry Russo, Garrison è riuscito ad entrare legittimamente nel numero delle celebrità nazionali in America. Con pochi collaboratori e con un bilancio modesto è riuscito a mettere in dubbio le conclusioni del rapporto Warren sul delitto di Dallas e forse a rendere inevitabile una nuova Inchiesta congressuale o presidenziale. Il rapporto Warren sosteneva che Kennedy era stato ucciso da Lee Oswald che aveva agito da solo e senza essere stato istigato da nessuno. Perry Russo, un ex studente oggi impiegato di una Compagnia di assicurazioni, è un giovane di venticinque anni. Nella sua deposizione non ha mai dimostrato un attimo di dubbio. Ha raccontato dì essere diventato amico dì David Ferrie (il terzo partecipante alla riunione, morto tre setti¬ mane or sono) per averlo sentito parlare di psicologia e di ipnotismo in una riunione di un club d'aviazione a cui Ferrie come pilota apparteneva. Russo era stato Invitato da Ferrie a casa sua una sera di settembre del 1963. L'appartamento del pilota era pieno di gente che beveva e chiacchierava. Quando il ricevimento ebbe termine, da Ferrie rimasero in tutto tre persone oltre Perry Russo: Ferrie, Oswald, e un certo Clam Bertrand. A questo punto Garrison ha chiesto a Russo se Clam Bertrand fosse nell'aula. Russo ha Indicato Clay Shaw. Poi, su richiesta del procuratore, si è alzato, si è avvicinato a lui e, per non lasciare dubbi su quale fosse la persona di cui intendeva parlare, gli ha messo la mano a pochi centimetri dalla testa. Clay Shaw e Clam Bertrand erano la stessa persona. Di Clam- Bertrand il rapporto Warren si occupa: un avvocato di New Orleans as¬ serì di fronte alla Commissione d'avere ricevuto, quando Oswald fu arrestato a Dallas una telefonata da un certo Bertrand che gli chiese d'assumerne le difese. Comunque la Commissione non riuscì a rintracciare questo Bertrand e giunse alla conclusione che la testimonianza dell'avvocato non aveva importanza. Il colpo di scena non avreb be potuto essere più clamoroso. Del resto una certa atmosfera di « suspense » Garrison era riuscito a crearla fin dall'inizio dell'udienza. Tutti coloro che entravano in aula venivano perquisiti per accertare che non fossero armati. In precedenza erano state fatte delle ricerche per vedere che non ci fossero sotto l'impiantito od in qualche vano dell'aula mine o bombe. A un | giornalista che gli chiedeva la ragione di misure cosi straordinarie, un poliziotto ha detto: « Non vogliamo che un altro Ruby entri qui dentro ». Un modo efficace per far comprendere alla stampa che la prima fase del « processo del secolo » stava per Iniziare. Dopo il riconoscimento di Shaw, Perry Russo ha raccontato il colloquio: «Ferrie prese l'iniziativa della conversazione. Egli camminava in su e in giù parlando sia con il signor Bertrand che con il signor Oswald ». Il teste ha precisato che Ferrie dichiarò che « in un tentativo di assassinio si dovevano adottare tattiche diversive». Secondo Russo, Ferrie sottolineò « la necessità » di sottoporre il bersaglio designato di un tentativo di omicidio «ad un triplice fuoco incrociato»; uno dei partecipanti all' attentato doveva sparare per creare un « diversivo » mentre gli altri dovevano sparare « per colpire» il bersaglio. Garrison ha chiesto al teste se Ferrie avesse specificato le armi con le quali compiere il tentativo di uccisione. Russo ha risposto: «Parlò di fucili ». Nicola Caracciolo

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