I socialisti approvano l'accordo sul programma di Michele Tito

I socialisti approvano l'accordo sul programma I socialisti approvano l'accordo sul programma Nenni ha insistito su tre punti: programmazione, legge elettorale per le regioni, riforme urgenti - Riserve sui Consorzi agrari e la Federconsorzi - Critiche di Lombardi e Giolitti (Dal nostro corrispondente) Roma, 13 marzo. Per esaminare le conclusioni della «verifica» tra 1 partiti della maggioranza si sono riunite oggi le direzioni so-!cialista e repubblicana (quella democristiana si riunisce giovedì). Le conclusioni sono positive. I socialisti e i repubblicani affermano che la politica di centro-sinistra ha ora tutte le possibilità di un rilancio e che gli accordi raggiunti sono di determinante importanza L'ordine del giorno approvato dai socialisti impegna i ministri, 1 gruppi parlamentari e l'intero partito ad una azione perseverante per realizzare l'accordo stipulato tra le forze di centro-sinistra. I punti fondamentali, secondo M documento, sono tre: programmazione economica e approvazione del piano quinquennale «nel quadro di una generale politica di contenimento della spesa pubblica cor rente, di espansione degli investimenti, di sviluppo della produzione industriale e agri cola e occupazione operaia»; l'attuazione delle riforme fondamentali secondo le precedenze che il governo indicherà al Parlamento per render le possibili; la presentazione al Parlamento della legge elettorale per le Regioni fissando la data per le elezioni all'autunno del '69 Questo per la parte programmatica. Per la parte politica l'ordine del giorno dei socialisti afferma che la volontà politica attuale può consentire, se strettamente mantenuta, di incidere in questa legislatura sulle strutture. Una riserva viene espressa! dai socialisti per la questione] della riforma dei Consorzi agrari e della Federconsorzi: il dialogo con la de, dice il docu mento, prosegue ma il psu rimane fermo sulle proprie posizioni e si riserva di interes sare al problema la pubblica opinione aftinché vengano dagli agricoltori e dai lavoratori i consensi necessari a determinare una riforma importante. Questa riserva era prevista L'ordine del giorno socialista riprende in pratica le tesi sviluppate da Nenni nella sua relazione. I) leader del psu aveva insistito sul fatto che, con gli accordi per la « verifica », la politica economica e sociale viene posta in stretto rapporto con il piano e con gli obblighi e gli impegni che ne derivano. Per le Regioni Nenni aveva detto che si esce N Camere. Il governo indicherà dall'incertezza, e si ha la sicurezza dell'approvazione nella presente legislatura dell'insieme delle leggi regionali attualmente in discussione alle le precedenze per le altre ri forine. Le riforme citate da Nenni sono quella scolastica, quella ospedaliera, quella urbanistica e tutte quelle che si riferiscono all'attuazione della Costituzione. Il dibattito è stato vivace ma privo di asprezza. Lombardi ha criticato gli accordi della « verifica » e ha sostenuto che la delegazione socia lista non ha strappato alla democrazia cristiana alcun impegno vincolante sulle Regioni, come niente ha ottenuto per la Federconsorzi: « E' una totale ritirata dei socialisti». Le stesse tesi sono state difese dall'ori. Giolitti e da altri esponenti della sinistra Anche la direzione repubblicana sottolinea l'impegno della coalizione di centro-sinistra ad « adeguare la propria azione governativa e parla mentore agli obiettivi stabiliti dal piano quinquennale di sviluppo, in particolare per quel che riguarda la spesa pubblica e le sue destinazioni ». Michele Tito

Persone citate: Giolitti, Lombardi, Nenni

Luoghi citati: Roma