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Torino ha urgente bisogno di parcheggi sotterranei Risultati di un' inchiesta Torino ha urgente bisogno di parcheggi sotterranei Un quarto degli automobilisti torinesi rinuncia, per le "drammatiche" difficoltà di parcheggio, a recarsi in auto verso il centro della città - Fra due o tre anni, secondo le previsioni, i posti-macchina mancanti, fra piazza Castello e Porta Nuova, saranno oltre 15 mila A causa delle difficoltà di parcheggio, che sono definite « drammatiche », risulta chu « un quarto degli automobilisti torinesi rinuncia talvolta all'impiego della vettura per recarsi in centro nelle ore di punta*. I tecnici della «Somea (Società per la matematica e l'economia applicata) sono giunti a questa conclusione al termine di una inchiesta svolta nella zona tra piazza Castello e piazza Carlo Felice nel mese di ottobre. Per una settimana squadre di personale specializzato hanno censito le auto in sosta dalle 7 alle 23 ed hanno intervistato i proprietari delle macchine per conoscere le difficoltà incontrate nel parcheggiare e le loro opinioni sul grave problema. Le migliaia di schede compilate dagli « intervistatori > sono state elaborate da calcolatori elettronici. I risultati del sondaggio — sul tipo di quelli svolti in altre grandi città europee — vengono ora pubblicati in due grossi volumi. Gli automobilisti (oltre alla drastica decisione presa dal 26 per cento della categoria di lasciare a casa la macchina) hanno espresso altre interessanti opinioni. Il 70 per cento degli intervistati ha dichiarato che < la soluzione del problema sta nella costruzione di parcheggi sotterranei, precisando che la località più idonea è piazza San Carlo ». Non esistono specifiche resistenze all'utilizzazione del parcheggi sotterranei «sempre che questi vengano progettati e costruiti in modo funzionale e si presentino quindi invitanti ed accoglienti ». Parecchi degli automobilisti hanno affermato che « l'iniziativa va intrapresa sotto l'egida del Comune di Torino e di altri Enti pubblici, mentre viene riconosciuto nell'Acl l'Ente più adatto a condurne la gestione*. In materia di tariffe l'indagine della « Sonica » ha accertato che « una buona parte degli automobilisti 6 disposta a pagare per usufruire di un parcheggio sotterraneo ubicato nel centro cittadino*. Naturalmente il numero degli automobilisti che sono disposti ad utilizzare il parcheggio sotterraneo è in rapporto alle tariffe. Ad esempio risulta che « una tariffa di 100 lire all'ora e di 300 lire per 4 ore è sin d'ora accettata "spontaneamente" da circa un terzo degli automobilisti *. Invece la tariffa di 150 lire all'ora e di 400 lire per 4 ore è stata giudicata «accettabile » solo da un quinto degli automobilisti che si servono della macchina per venire in centro. L'indagine della «Sonica» ha cercato anche di stabilire quale sarà la situazione nel 1970. Nello studio si afferma che entro il periodo dì trequattro anni, nella zona considerata, saranno eliminati 600650 posti in superficie « per rendere più efficiente e razionale il servizio dei veicoli pubblici di trasporto e per consentire ai veicoli privati di circolare con una sufficiente speditezza *. Per contro la domanda di parcheggio tenderà ad aumentare. Pur tenendo conto « dell'influenza {imitatrice che avranno sia la saturazione automobilistica del centro sia la razionalizzazione del pubblici servizi di trasporto * si ritiene che la domanda insoddisfatta di parcheggio fra piazza Castello e Porta Nuova nel '70 sarà di 15.300 posti-macchina dal lunedì al venerdì; al sabato i posti-macchina mancanti saliranno a 18.500. Nelle giornate festive e domenicali infine il numero dei posti-macchina mancanti sarà di 15.600 nel periodo che intercorre dalle 7 del mattino alle 23 di sera. In ogni ora ci saranno cioè migliaia di automobilisti impegnati nella affannosa ricerca di un «buco» per lasciare la macchina. Si valuta, ad esempio, che i posti-macchina mancanti dalle 11 alle 12 di una qualsiasi giornata del 1970 saranno almeno 2300, scenderanno a 1800 tra le 15 e le 16, ma risaliranno a 2100 nell'ora di punta serale dalle 18 alle 19. Una prospettiva allarmante che induce a considerare il problema dei parcheggi sotterranei con sollecitudine e concretezza, anche perché il 1970 non è lontano. Sergio Devecchi