Torino vuole collaborare al nuovo assetto regionale

Torino vuole collaborare al nuovo assetto regionale Al Comitato programmazione Torino vuole collaborare al nuovo assetto regionale « Ma non bisogna privarla della sua qualità di forza motrice» Il Comitato regionale per la programmazione, presieduto dall'arch. Renacco, ha prò seguito Ieri a Torino l'esame del piano di sviluppo, con riferimento alle prospettive del settore economico per il '66-70, Alla fine del '65 la popolazione attiva piemontese risultava di un milione e 875 mila (ili cui 92 mila disoccupati), cosi ripartita: agricoltura 340 mila (2000 disoccupati), indù stria 995 mila (70 mila disoccupati), altre attività 540 mila (20 mila disoccupati). Per il '70 le previsioni indicano una popolazione attiva di 2 milioni, con 47 mila disoccupati. Sul mutamento delle strut ture regionali e sulla necessi tà di decentrare le Industrie per suscitare nuovi poli d'in teresse hanno parlato 1 presidenti di Provincie: Oberto (Torino), Andriano (Asti) Menotti (Novara) e Petrini (Vercelli); i sindaci di Verbania, Vercelli, Biella e Casale. Il sindaco di Torino, professor Grosso, si è dichiarato favorevole, ma con cautela: « Bisogna tenere conto della posiziOìie di Torino rispetto alle regioni italiane, e del Pie monte nei confronti dell'Eu rapa. Torino è lieta di colla barare ad un nuovo tipo di equilibrio regionale, ma oc corre stare attenti che il ridurre la sua "polarizzazione non significhi privarla della sua qualità di forza motrice ».

Persone citate: Oberto, Petrini, Renacco