Una presunta «manovra al ribasso» in Borsa provoca articoli e interrogazioni al governo di Fausto De Luca

Una presunta «manovra al ribasso» in Borsa provoca articoli e interrogazioni al governo Una presunta «manovra al ribasso» in Borsa provoca articoli e interrogazioni al governo Si tratta della legge, all'esame del Parlamento, sull'esenzione al Vaticano dalla cedolare (Nostro servizio particolare) Roma, 10 marzo. Z,'Avanti! e il settimanale L'Espresso /latino dato notizie di una manovra ribassista in Borsa, imperniata su voci concernenti la cosiddetta cedolare vaticana, manovra che ha ulteriormente appesantito le quotazioni. Secondo tale voce, l'esenzione concessa al Vaticano dal pagamento dell'imposta cedolare verrà revocata e dì conseguenza il Vaticano immetterebbe sul mercato titoli per una cifra elevatissima. « Si è parlato addirittura di 200 miliardi», riferisce il giornale socialista. E .'Avanti! ne ricava la conferma di una classica manovra al ribasso nonché l'esigenza di eliminare « equivoci e privilegi», per motivi di equità fiscale. «Anche per evitare — prosegue il giornale — che esenzioni mascherate prendano il posto di quelle Uno ad ora consentite da carenze legislative e da note diplomatiche e lettere che non rientrano certo in una doverosa logica di corretto funzio- namento del governo della cosa pubblica ». Lo scambio di note cui si riferisce il giornale è quello intervenuto fra il ministero degli Esteri italiano e la Santa Sede nell'autunno 196S in merito all'impegno che il governo della Repubblica assumeva di esentare le azioni di proprietà del Vaticano dal pagamento della cedolare. La lettera è quella che l'alloro ministro delle Finanze sen. Mario Martinelli (de) inviò il 13 novembre 1963 all'Associazione bancaria e all'Associazione fra le società per azioni invitandole a «soprassedere dall'effettuare ritenute sui dividendi spettanti alla Santa Sede », in attesa della ratifica parlamentare dello scambio di note diplomatiche. La questione, a causa della sua delicatezza, si è trascinata senza soluzione fino ad oggi. Il disegno di legge che ratifica lo scambio di note è all'esame delle commissioni della Camera. I democristiani soìio favorevoli alla sua approvazione, i comunisti e i socialproletari contrari, i liberali e i socialisti vorrebbero abbinarne l'esame a quello del recente decreto che modifica il regime della cedolare. Ulteriori complicazioni sono sorte dalle voci circolate in Borsa e che hanno provocato oggi, oltre alla nota del giornale socialista, due interrogazioni al governo presentate dai deputati comunisti e dal socialista indipendente Anderlini. Si è anche appreso che mercoledì scorso i dirigenti del partito radicale hanno presentato alla Procura Generale della Certe dei Conti, alla Procura Generale della Corte d'Appello di Roma e alla Procura della Repubblica un esposto in cui richiamano l'attenzione della magistratura sulla lettera inviata dall'ex ministro Martinelli. Nell'esposto si afferma che la decisione del ministro viola precise norme di legge e può portare alla configurazione di illeciti amministrativi oltre che di reati perseguibili penalmente. Fausto De Luca

Persone citate: Anderlini, Mario Martinelli, Martinelli

Luoghi citati: Roma