A Roma il magistrato Giallombardo sottoposto a inchiesta disciplinare

A Roma il magistrato Giallombardo sottoposto a inchiesta disciplinare Per ordine del P. G. della, Carte di Cassazione A Roma il magistrato Giallombardo sottoposto a inchiesta disciplinare E' imputato per le critiche mosse contro il presidente della Cassazione Tavolaro quando andò alle celebrazioni missine dell'ex ministro fascista Rocco - Ieri Giallombardo doveva essere promosso capo delle preture romane - Ma la seduta del Consiglio superiore della Magistratura è stata sospesa perché colto da malore il relatore che sosteneva la sua nomina contro le vivaci opposizioni di alcuni membri (Nostro servizio particolare) Roma, 10 marzo. Il procuratore generale della Cassazione ha iniziato un procedimento disciplinare nei confronti del dott. Salvatore Giallombardo. Al presidente della prima sezione del Tribunale penale di Roma e segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati si contesta di avere criticato l'atteggiamento del primo presidente della Corte Suprema dott. Silvio Tavolaro quando, alcuni mesi or sono, partecipò alla commemorazione di Alfredo Rocco, ministro della Giustizia durante il regime fascista, organizzata dal msi. Mentre oggi si stava discutendo, ed in termini piuttosto vivaci, la eventualità della nomina del dott. Salvatore Giallombardo alla carica di dirigente delle Preture civili e penali di Roma, uno dei più autorevoli membri del Consiglio superiore della magistratura, l'avv. Federico Comandine già deputato socialista, è stato colto da un malore, per fortuna lieve, che ha costretto il Consiglio ad interrompere la seduta. Salvatore Giallombardo ha 55 anni (è nato a Pantelleria nell'agosto 1911), è in magistratura dal luglio 1938. Quando nel novembre scorso il presidente della Cassazione partecipò alla commemorazione di Alfredo Rocco, il dott. Giallombardo commentò: «Non contesto al dott. Tavolaro il diritto di partecipare come privato cittadino alle manifestazioni che più gli piacciono: il guaio è che lui, il quale possiede, ed insisto sulla parola, la commissione di scrutinio e la Corte di disciplina, contesta agli altri magistrati di pensarla come vogliono ». I componenti della commissione di scrutinio hanno presentato un esposto, il p. g. della Cassazione ha chiesto dei chiarimenti al dott. Giallombardo, e ha iniziato il procedimento disciplinare. Oggi, il Consiglio superiore della Magistratura si è interessato al dott. Giallombardo. Deve èssere nominato il nuovo primo pretore di Roma ed il nome del dott. Giallombardo era fra quello dei candidati con maggiori titoli. Anzi il dottor Giallombardo è quello che avrebbe i titoli maggiori: il concorrente più diretto all'incarico infatti è il dott. Marcellino Mazza, consigliere di Corte d'Appello anche lui, ma più giovane di età e meno an ziano come carriera. Per una singolare e fortuita coincidenza è iscritto all'Unione magistrati italiani, l'altra organizzazione dei giudici che è in contrasto con quella di cui il dott. Giallombardo ò segreta rio generale. Durante la riunione del Consiglio Superiore è stato fatto notare dai sostenitori della candidatura Mazza che il dottor Giallombardo nel 1956 era stato sottoposto ad un procedimento disciplinare conclusosi con una sanzione sia pur lieve: la censura. Un elemento negativo, questo, per consentire al dott. Giallombardo di meritare ora la nomina a primo pretore di Roma. Dodici anni or sono, il dott. Giallombardo fu protagonista di un episodio clamoroso. Nel 1954 il magistrato, allora so stituto procuratore della Repubblica a Roma, vinse, fra 300 concorrenti, un concorso per 34 posti di consigliere di Corte d'Appello. In seguito al la promozione fu trasferito da Roma senza tenere conto delle gravissime condizioni di salute della moglie che, purtroppo, mori nel marzo 1955. Il dott Giallombardo ebbe la sensazione che quel trasferimento fosse voluto per motivi politici avendo iniziato un'indagine sull'amministrazione del Poligrafico dello Stato che fu affidata ad un altro magistrato E poiché nel dicembre 1955, nonostante le assicurazioni ri cevute, non gli fu consentito d: rientrare a Roma da Ravenna dove era stato destina to, il dott. Giallombardo presentò al ministro della Giusti zia un esposto che venne pubblicato — non si è mai riuscito a stabilire per quale motivo — dall'* Avanti! ». Venne iniziato il procedimento disci plinare conclusosi con la cen stira. Oggi al Consiglio superiore della Magistratura la discussione, piuttosto vivace, si i svolta fra coloro i quali sostenevano che dovesse prendersi atto soltanto della conclusione del procedimento disciplinare per valutare i titoli del dott Giallombardo ai lini della sua eventuale nomina a primo pretore di Roma e gli altri i quali, invece, replicavano che fos se necessario ed opportuno accertare i motivi per cui il dott. Giallombardo si era de ciso a presentare un esposto ritenendosi colpito « a causa e nell'esercizio delle sue funzioni ». L'avv. Comandini stava illustrando ai suoi colleghi del Consiglio questa tesi quando è stato colto da malore per cui la seduta è stata rinviata S- g MaDsiaudteTftnnpbMslqs