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Anche un piemontese sospettato come «terzo uomo» Anche un piemontese sospettato come «terzo uomo» (Nostro servizio particolare) Roma, 10 marzo. La «Giulia» della sanguinosa rapina di via Gatteschi, cercata per. giorni e giorni, persino nelle acque del Tevere, era stata abbandonata la sera stessa del duplice omicidio in via Stresa: una strada tranquilla, ben nascosta e poco illuminata posta al di là di Monte Mario, nei nuovi quartieri che si estendono sulla via Trionfale. E', grosso modo, la stessa zona di via Basilio Puoti dove Leonardo Cimino, Franco Torreggiani e Mario Loria furono catturati all'alba di martedì scorso. La vettura è risultata rubata alla professoressa Armida Abjta, una nota pianista, madre di due gemelle di ventidue anni e moglie di un musicista che da diciotto anni vive negli Stati Uniti. La caccia a Mario « Francois :,, il « terzo uomo » della rapina indicato da Franco Torreggiani, procede senza un attimo di sosta. Fino a questo momento, tuttavia, non vi sono novità di rilievo. La polizia ha controllato la posizione di numerosi esponenti della malavita, fra cui un piemontese chiamato, per la sua pronuncia, c 'O francese :» ma finora sembra senza risultati apprezzabili. Le segnalazioni che giungono sul fantomatico «Francois» sono centinaia. Stasera la polizia stradale di Civitavecchia ha fermato sull'Aurelia il ventisettenne Carlo " Alberto De Rosa che gli amici chiamano con quel nomignolo. E' stato condotto a Roma e, per fortuna sua, ha potuto facilmente dimostrare di non aver nulla che fare con la rapina. Le condizioni di Leonardo Cimino sono in leggero mi¬ glioramento. Il bandito ha ripreso ad alimentarsi direttamente con sostanze liquide; oggi ha pronunciato anche qualche parola. Cimino ha ricevuto stasera la visita della moglie Angela e del figlio maggiore Michele, di undici anni. Il colloquio è durato una ventina di minuti e la donna non ha fatto che piangere. g.fr.