Violenti disordini a Pechino tra cinesi musulmani e maoisti

Violenti disordini a Pechino tra cinesi musulmani e maoisti Violenti disordini a Pechino tra cinesi musulmani e maoisti Uffici di polizia devastati, guardie rosse picchiate, ritratti di Mao dati alle fiamme Hong Kong, 9 marzo. Viaggiatori giunti dalla Cino comunista hanno riferito che sanguinosi scontri sono avvenuti a Pechino fra cinesi di religione musulmana e forze di polizia e « guardie rosse » Il 18 gennaio, più di 400 musulmani di Pechino avrebbero attaccato la stazione di polizia del loro quartiere, riuscendo a ottenere la liberazione di alcuni correligionari arrestati come nemici della rivoluzione culturale e di Mao Tse-tung. In tale occasione i musulmani, armati di sassi bastoni e attrezzi agricoli, tennero sotto assedio la stazione di polizia per parecchie ore. Ai primi di febbraio, ottocento musulmani misero a soqquadro l'ufficio della pubblica sicurezza maoista nello stesso quartiere. Parecchie guardie rosse furono picchiate selvaggiamente e fotografie e libretti dei pensieri di Mao furono strappati e dati alle fiamme. Il giorno seguente fu attaccato un camion con materiale propagandistico maoista e fra l'altro vennero anche strappate bandiere delle guardie rosse. Secondo le fonti, queste dimostrazioni sono state istigate dagli esponenti dei cosiddetti « corpi ribelli musulmani *, organizzazioni che 1 manifesti di Pechino hanno più volte denunciato come controrivoluzionarie e antimaoiste. I musulmani hanno affisso nel proprio quartiere manifesti in cui si inneggia al rovesciamento del c gioco degli Han » (i cinesi) (A.P.) a a e. nel proprio quartiere manifesti in cui si inneggia al rovesciamento del c gioco degli Han » (i cinesi) (A.P.) iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii»

Persone citate: Mao

Luoghi citati: Hong Kong, Pechino