Raggiunto l'accordo su otto leggi da approvare entro quest'anno

Raggiunto l'accordo su otto leggi da approvare entro quest'anno Raggiunto l'accordo su otto leggi da approvare entro quest'anno Sono : piano quinquennale, riforma ospedaliera, scuola materna statale, norme per le elezioni regionali, stralcio legge urbanistica, edilizia scolastica, riforme dell'Università e del diritto di famiglia - Dissensi sulla Federconsorzi (Nostro servizio particolare) Roma, 9 marzo. Moro, Nenni e i « leaders » della maggioranza sono tornati a riunirsi due volte oggi a Villa Madama per concordare la linea di condotta del centro-sinistra nell'ultimo anno della legislatura. E' stata raggiunta un'intesa di massima sulle cose da fare; un più preciso accordo è intervenuto per le Regioni: mentre per la Federconsorzi le trattative segnano il passo e i punti di vista dei socialisti e dei democristiani appaiono ancora distanti. Il pacco delle leggi che la maggioranza si impegna ad approvare prima della fine della legislatura comprende: 1) il piano quinquennale e la legge sulle sue procedure di attuazione; 2) la riforma ospedaliera; 3) l'istituzione della scuola materna statale; 4) la legge elettorale regionale con la legge-quadro sulle competenze legislative delle Regioni; 5) lo stralcio delle norme urbanistiche; 6) la legge sull'edilizia scolastica; 7) la rifor¬ ma universitaria; 8) la riforma' Sei diritto di famiglia. Le leggi dei primi tre punti dovrebbero essere approvate prima delle ferie estive del Parlamento. Per le Regioni il dibattito è stato assai serrato. Moro e Nenni si erano dichiarati d'accordo già ieri per approvare la legge elettorale in questa legislatura e per fissare l'elezione dei primi Consigli regionali nell'autunno del 1969, rinviando quindi al nuovo Parlamento l'approvazione della legge finanziaria. Rumor aveva ieri manifestato il suo consenso di massima, ma avvertendo che gli impegni ' finanziari da assumere con le Regioni devono essere preventivamente fissati. Egli ha oggi nuovamente insistito su questo punto, mentre La Malfa ha invano tentato di far assumere ai due maggiori partiti una posizione chiara sulla sua proposta di abolire i Consigli provinciali in quanto palesemente inutili nel momento in cui entrano in funzione le Regioni. In tal modo, ha chiarito La Malfa, il problema finanziario delle Regioni sarebbe risolto in partenza. Alla fine è stato deciso, accogliendo la richiesta di Rumor, che la legge elettorale, da approvare quest'anno, contenga la clausola che la data del 1969 per l'elezione dei Consigli regionali diventerà operante in seguito all'approvazione della legge finanziaria. Per la Federconsorzi Moro ha chiesto oggi al ministro dell'Agricoltura Restivo un bilancio delle discussioni avute con gli esperti della de e del psu e ne ha quindi riferito a! vertice della maggioranza. Sembra che per la chiusura dei conti delle gestioni granarie l'accordo sia stato raggiunto, mentre per la riforma delle strutture interne dei Consorzi agrari e della Federconsorzi si sia ancora lontani da un'intesa. I socialisti hanno chiesto infatti una riforma attraverso una legge, e la Federconsorzi, l Coltivatori diretti di Bonomi e la de (tranne la sinistra e il gruppo della Cisl) hanno detto di no. I socialisti hanno discusso per conto loro e hanno dato incarico all'on. Averardi di presentare domattina presto una relazione scritta sui problemi della Federconsorzi. Di buon'ora Nenni, De Martino e Tanassi esamineranno la situazione poi andranno alla nuova riunione del vertice fissata per le 11,30 a Villa Madama, f. d. I. K SI L.

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