II fratello della ragazza che si gettò sotto il treno denuncia madre e patrigno per istigazione al suicidio

II fratello della ragazza che si gettò sotto il treno denuncia madre e patrigno per istigazione al suicidio NUOVO PENOSO CAPITOLO DEL DRAMMA DI ASTI II fratello della ragazza che si gettò sotto il treno denuncia madre e patrigno per istigazione al suicidio Ha scoperto un diario della sedicenne e lo ha presentato al magistrato che conduce l'inchiesta sulla tragica vicenda - La madre e l'uomo con il quale conviveva avrebbero maltrattato la giovane - Il «patrigno» avrebbe anche abusato di lei quando aveva appena undici anni - I due respingono le accuse - Si fece maciullare da un convoglio sulla Asti-Torino la mattina del 21 febbraio scorso (Dal nostro corrispondente) Asti, 7 marzo. Un diario scritto da Rosanna Amabile Viola, la sedicenne che si tolse la vita il SI febbraio scorso gettandosi sotto un treno della linea Asti-Torino, è stato rinvenuto nascosto in un baule della sua abitazione di via Balbo 18, dal fratello Fortunato, di 21 anni. Il diario è stato subito consegnato al giudice istruttore del nostro Tribunale, dott. Bozzola, che conduce l'inchiesta, per accertare i motivi che hanno indotto al suicidio la sedicenne. Il contenuto di tale diario non è stato rivelato, essendo coperto da segreto istruttorio, però dovrebbe contenere delle gravi accuse su alcune persone che avrebbero abusato della ragazza. Nessuno conosceva l'esistenza del diario prima d'ora, neppure la madre della suicida. Il fratello della vittima non ha voluto rivelare il contenuto di tale diario, sul Quale la sorella, da un certo tempo, annotava fatti a lei accaduti. Il fratello stesso della suicida, dopo averlo consegnalo al giù- dice istruttore, ha inoltrato, tramite un legale, denuncia al Procuratore della Repubblica dott. Paviglianiti. Ecco il testo della denuncia: t II sottoscritto, raccolte e vagliate testimonianze ineccepibili, presenta denuncia per istigazione al suicidio della sorella Rosanna ad opera della madre Giulia Rossi vedova Viola e Luigino Ferretto, convivente con lei. Contro Luigino Ferretto per lesioni (di cui esiste '■irtifìcato medico) in danno della povera Rosanna, prima del suicidio; per violenza carnale, ad opera sempre di Luigino Ferretto, ai danni di Rosanna Amabile Viola ». Nella denuncia sono indicati come testi le zie di Rosanna, Raffaella Lissandrin, residente a Portacomaro Stazione, e Maria Viola, residente a Scurzolengo d'Asti, e Luciano Prevarin, fidanzato di Rosanna. Le zie sarebbero a conoscenza dei mofii;i che avrebbero determinato il suicidio. Il fratello di Rosanna, quindi, ha denunciato la madre e l'uomo che convive con la donna, accusandoli di aver indotto al suicidio la giovane, in seguito a una serie ininterrotta di maltrattamenti. Il Ferretto è accusato di aver usato violenza sulla giovane, quando questa aveva appena 11 anni. Si crede che Fortunato Viola sia giunto a queste conclusioni appunto in seguito alla scoperta del diario. Non si sa se nel diario sono contenuti i nomi del Ferretto o di altre persone. Il Ferretto era già stato denunciato da Rosanna due giorni prima che la stessa si togliesse la vita: la ragazza aveva detto che l'uomo l'aveva picchiata la sera precedente, perché rincasata tardi. Nella denuncia, la giovane aggiunse un particolare di estrema gravità, e precisamente che il Ferretto, che chiamava « zio », aveva appunto abusato di lei cinque anni prima. In seguito alla denuncia la questura aveva iniziato subito indagini, interrogando sia la madre che lo « zio ». Quest'ultimo ha respinto recisamente l'accusa. Tocca ora al giudice istruttore accertare la verità, vagliando la denuncia della suicida, quella del fratello, ed il risultato delle indagini svolte dalla polizia. Il suicidio dì Rosanna Amabile Viola avvenne la mattina del 21 febbraio scorso; verso le 9, la giovane uscì di casa e si recò nell'abitazione del fidanzato Luciano Prcvarin, presidente del circolo dei beats c Abramo », sito in piazza Roma. Così ha raccontato lo stesso Prevarin: «Ero a letto, ed ho sentito Rosanna che parlava con mia sorella Giulia, di 15 anni. Dalla mia camera le ho detto di ritornare a casa, e che l'avrei rivista nel pomeriggio. Rosanna mi salutò attraverso la porta ». Un'ora dopo il Prevarin scorse su un tavolo della sua abitazione un biglietto scritto dalla fidanzata: «Non sono degna di te. Ti lascio ed un giorno ci rivedremo ». Era evidente che lo scritto, vergato sul retro di una busta, era di Rosanna. Il Prevarin cono sceca molto bene la sua cai ligia fla. La giovane uscì dall'abitazione del fidanzato, raggiunse la periferia della città, e precisamente la zona di Santo Spirito. Senza essere vista scese giù da una scarpata che porta ai binari della linea fer roviaria Asti-Torino. Qui, attese l'arrivo di un treno. Erano le 10,1,5. Quando il convoglio fu a pochi metri, la gio vane con un salto si gettò in mezzo ai binari. Il suo corpo rimase sfracellato. L'identificazione dei poteri resti avvenne da parte del dot tor limo Ferraris, medico della famiglia Viola. Due giorni dopo, avvenivano i funerali, alla presenza del fratello Fortunato e del fidanzato. Assenti invece la madre e lo « zio », rimasti nella loro abitazione per tutto il tempo delle cse quie. La donna, il giorno pri ma, era stata colta da malore, ed il medico le aveva consi gliato di non recarsi ai fune rali. Attualmente, la madre di Rosanna si trova presso pa renti nel Veneto, mentre il Ferretto è rimasto nella no stra città. Vittorio Marchisio Rosanna Amabile Viola, la sedicenne morta ad Asti Giulia Rossi vedova Viola e Luigi Ferretto denunciati dopo il ritrovamento del diario della figlia della donna

Luoghi citati: Asti, Portacomaro, Scurzolengo D'asti, Torino, Veneto