Dalida (in coma da quattro giorni) aggravata per complicazioni polmonari
Dalida (in coma da quattro giorni) aggravata per complicazioni polmonari Dalida (in coma da quattro giorni) aggravata per complicazioni polmonari Si sperava che mercoledì notte riprendesse conoscenza; lo stato comatoso è invece continuato, anche a causa delle nuove complicazioni - Non ancora perse le speranze di salvarla - La cantante preparava da un mese il suicidio: i parenti, pur senza presagire il peggio, la sorvegliavano - E' riuscita a sfuggire al controllo simulando una partenza per l'Italia La madre e ■ iiiiiiiiiiiiiiimiim il fratello lasciano la clinica dove è ricoverata Dalida (Telefoto A. P.) (Nostro servizio particolare) 1 l'ungi, 2 marzo. L'annuncio ufficiale che Dalida è salva è stato ancora rinviato. I medici, che sin dal primo giorno sono stati molto prùdenti ben sapendo c'ie certe complicazioni sono sempre possibili, dichiarano di non potersi ancora pronunciare definitivamente. Una delle temute complicazioni, infatti, è sopraggiunta e gli specialisti devono lottare contro di essa. E' di carattere polmonare. I polmoni, il cuore ed il cervello sono i tre organi dai quali può venire il pericolo, secondo una dichiarazione fatta dal professore LevraA, di Lione, specialista nelle cure contro le intossicazioni. Quando Dalida è stata scoperta priva di sensi, lunedi scorso, aveva ingerito i barbiturici da ventiquattro ore. In simili casi le intossicazioni sono quasi sempre mortali perché il sistema nervoso è profondamente colpito, i riflessi sono soppressi, il centro della respirazione è notevolmente paralizzato e bisogna praticare la respirazione artificiale. E' quel che hanno fatto i medici dell'ospedale Fernand Widal, praticando la tracheotomia. Ma da tre giorni essi rima?idano la dichiarazione che annuncerà la guarigione di Dalida, e sorvegliano attentamente la paziente sperando che manifesti la sua vitalità con qualche movimento delle gambe o delle palpebre. Ieri queste si alzarono leggermente, a varie riprese, ma la speranza che Dalida avrebbe ripreso i sensi nel corso della notte non si è realizzata. Dalida è tuttora in coma, ed i medici ritengono che questo stato possa prolungarsi a causa della complicazione polmonare. Sebbene il coma troppo lungo induca al pessimismo, gli iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiiiiiiiiiiaiiiiriiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiTiiiiiiiiiiiiiiiii liiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiio specialisti osservano che non sono rari i casi in cui un intossicato è rimasto una settimana senza conoscenza. Perciò non vogliono disperare. La cantante preparava^ da un mese il suicidio. Certi suoi atteggiamenti nelle ultime settimane lo rivelano sempre più. I due fratelli, la mamma, gli amici infimi come l'ex marito Lucien Morisse e Christian de La Mazicre si era?io messi d'accordo per far si che uno di loro fosse sempre accanto a Dalida, avendo capito il suo stato d'animo, e ogni giorno che passava lo consideravano una vittoria pensando che il tempo avrebbe finito col cicatrizzare la ferita. In realtà, segretamente, Dalida metteva in regola le sue carte, aveva fatto il testamento senza dirlo a nessuno, e rifiutato alla Casa discogrufica di Eddie Barcluy di rinnovare sin d'ora il contratto che scadrà nel 1989. Venerdì scorso, per la prima volta, Dalida alzò la voce parlando con la mamma e coi fratelli. Era tornata dall'Italia dove aveva interpretato « Ciao amore, ciao» alla televisione. E considerando probabilmente di essere oramai pronta alla realizzazione del progetto maturato nella sua mente, volle ricuperare il minimo di libertà indispensabile: « Sono stufa di essere sorvegliata continuamente » disse ai suoi. Sabato scorso Dalida si alzò tardi. Era rimasta a letto per rileggere tranquillamente tutte le lettere degli ammiratori ricevute dopo il xPalmarès de la chanson » nel quale aveva interpretato la canzone bocciata a Sanremo. Poi partì per Metz dove cantò la sera ad uno spettacolo di gala, alla fine del quale accettò che i tifosi salissero sul palcoscenico per abbracciarla: «Come sono bravi », rficei;a la cantante. Voleva lasciare a tutti un buon ricordo di sé. L'indomani, dopo aver finto di partire per Torino, si recò nell'albergo dove aveva prenotato la camera sotto falso nome, e si avvelenò. L. Mannucci f medici preoeeu pa ti per le eantliziani «felici cantante
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