Il preside accusato dalle alunne assolto per insufficienza di prove

Il preside accusato dalle alunne assolto per insufficienza di prove La sentenza pronunciata dal Tribunale di Milano Il preside accusato dalle alunne assolto per insufficienza di prove I reati erano atti osceni e libidine - Il P. M. afferma che la sua figura non esce indenne dal processo, ma che le testimonianze non danno garanzia di colpevolezza (Nostro servizio particolare) Milano, 1 marzo Il processo contro 11 preside della scuola media Calriara prof. Sandro Costa, di 56 an ni, si è concluso con un'assolutoria per insufficienza di prove dai reati di libidine e atti osceni nei confronti del le sue alunne, e con l'applica zione dell'amnistia per il reato di linguaggio contrario alla pubblica decenza Nell'udienza di oggi sono stati sentiti alcuni testi, poi ha preso la parola il p.m dott Di Miscio il quale ha nevicato i fatti partendo dalla de mincia presentata al provveditorato e alla magistratura da un insegnante della stessa scuola, il prof Pietro Stoppani, nel maggio del 'fiB Alla prima udienza 1*11 gennaio scorso (il processo si è svolto a saltelloni, di rinvio in rinvio) un gruppo di allieve si era costituito parte civile con il patrocinio dell'avv Escobedo. Ma. interrogate dal presidente del Tribunale, alcune avevano insistito nelle accuse, altre le avevano ritrattate. Tra gli insegnanti una parte si era schierata ad aperta difesa del preside, l'ai tra contro di lui Stamane il p.m. dott Di M' scio, esaminando i singoli ad debiti, ha rilevato la lacunosità e la contraddittorietà delle descrizioni dei fatti forni le descrizioni dei fatti forni te dalle ragazze «Sono testi-monianze da prendere con te pinze — ha detto il rappre sentante della pubblica accusa — niente è sicuro in questo processo. Le deposizioni vanno ridimensionate perché a mio giudizio sono intervenuti oltretutto fattori di sugne..Ilanobilita ». « La figura del preside — ha proseguito — non esce com pletomente limpida da questo processo, ma comunque, non sono convinto di niente. Non ho raggiunto la prova né della colpevolezza, né dell'innocenza del professor Costo. E' indubbio che le deposizioni so no state contraddittorie, confuse, tali comunque da lascio re più che perplessi. E' altresì noto come la psicologia femminile, specialmente nei primi anni della pubertà, sia portata a. essere suggestionabile e a ingigantire determinati fatti ». Anche il linguaggio contrario alla pubblica decenza, se è comunque censurabile in un educatore, probabilmente si de ve riferire, a descrizioni di esperienze di vita che avevano anche un valore educati vo. «Cionondimeno, il professor Costa ?ion ne esce inden ne, da questo vicenda — ha ripetuto il magistrato — perché un educatore deve tenere sempre un linguaggio e un atteggiamento correttissimi. In ogni caso, poiché questo tur piloquio è stato attribuito al professor Costa tino al SI gennaio dello scorso anno, l'amnistia lo cancella a tutti gli effètti ». A favore del prof. Costa, secondo il p.m. sta il fatto che è mancata una violenta reazione delle famiglie delle alno ne e che contro di lui sono state formulate accuse sicuramente «guidate, curate e coordinate, do un gruppo di professori » Il Tribunale per decidere si è trattenuto in camera di consiglio un'ora I difensori, avv Costa, Mazzola Salinari ascoltata la sentenza, hanno annunciato che presenteranno ricorso in appello per ottenere assolutoria piena II preside ha sempre sostenuto la piena innocenza g. m-

Persone citate: Miscio, Pietro Stoppani, Salinari, Sandro Costa

Luoghi citati: Milano