Sei persone travolte sul marciapiede da un'auto di Alessandria che sbanda

Sei persone travolte sul marciapiede da un'auto di Alessandria che sbanda A Genova, di notte, sotto la fitta pioggia Sei persone travolte sul marciapiede da un'auto di Alessandria che sbanda Il pilota della vettura è fuggito a piedi • Morto a Firenze un brigadiere dei vigili urbani: è stato travolto da un corridore ciclista mentre tratteneva la folla - A Bergamo un quindicenne fugge da un istituto di rieducazione, ruba un'auto e travolge due ragazzi Pensionato di Santhià ucciso da una macchina con tre giovani che tornano da una festa - Mortali disgrazie a Cuneo e a Ivrea Genova, lunedi matt. Sei persone che si trovavano sul marciapiede in attesa dell'autobus sono state travolte e ferite da un'auto di Alessandria che aveva improvvisamente sbandato. Il pilota sì è dato alla fuga a piedi ed è ricercato dai carabinieri; soltanto una delle vittime è grave. L'incidente è ai: venuto a Genova nella notte tra sabato e domenica in via Piacenza. A causa della fitta pioggia che rendeva molto viscido il fondo stradale, una « Giulietta » targata Alessandria 96568 è slittata piombando sul marciapiede dove sostava un gruppo di sei persone. 1 feriti — soccorsi qualche minuto dopo da un automobilista di passaggio dato che l'investitore, abbandonata la macchina, s'era dato alla fuga — sono stati portati all'ospedale di San Martino. Soltanto uno è stato ricoverato: il signor Giuseppe Saba, di 61 anni, che ha riportato la frattura dell'emibaolno sinistro e ferite in varie parti del corpo. La prognosi è di 60 giorni. Gli altri cinque sono stati medicati e dimessi con prognosi che vanno dai cinque ai dieci giorni. Subito dopo sono cominciate le indagini per identificare il responsabile dell'investimento. Sulla « Giulietta » è sfato rinvenuto il libretto di circolazione intestato a Giancarlo De Regibus, abitante ad Alessandria in Dia Verona S. Rintracciato dalla « Stradale », il De Regibus ha detto: « L'auto non è più mia. L'ho venduta tempo fa al signor Teresio Testina, di Predosa ». Quest'ultimo, interrogato, ha confermato la circostanza precisando di aver successivamente ceduto la « Giulietta » ad un'altra persona. A questo punto le cose si sono complicate: è in- fatti risultato che l'auto era passata nelle mani di un quarto acquirente; poi d'un quinto (una donna) e di un sesto (un funzionario) die l'aveva venduta a un autosalone genovese. L'indagine, ieri sera, s'è fermata qui: il titolare dell'autosalone, assente da Genova, verrà interrogato oggi. Firenze, lunedi mattina. Un brigadiere dei vigili urbani di Scandicci (Firenze), Carlo Meoni di lt8 anni, è stato travolto ed ucciso da un giovane corridore ciclista mentre stava cercando di tenere indietro alcuni spettatori della gara. L'incidente è accaduto ieri a San'Colombano di Scandicci durante lo svolgimento di una corsa per dilettanti. Al venticinquesimo giro del circuito il corridore Renzo Minchioni si è sganciato da un gruppetto di concorrenti per vincere la volata di un traguardo a premio. In quel momento il brigadiere Meoni ha attraversato di corsa la strada per mandare indietro alcuni spettatori che la stavano invadendo. Il Minchioni, ormai lanciato, non 6 riuscito ad evitare il brigadiere e ambedue sono caduti rovinosamente a terra. Mentre il giovane corridore riportava escoriazioni non gravi il Meoni ha dovuto essere trasportato d'urgenza all'ospedale di Firenze dove, per le gravi fratture alla testa, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. In serata, attorno alle 82, il sottufficiale è spirato senza aver ripreso conoscenza. Bergamo, lunedi mattina. 71 quindicenne A. A., di Villa di Serio (Bergamo), fuggito da una casa di rieducazione, ha rubato una veloce auto sportiva lanciandosi a pazza corsa ma ha investito e ferito due ragazzi. Poi è fuggito. Il Quindicenne, che si trovava ricoverato in un istituto di Brescia, nella stessa città si era appropriato di una «Giulia G. T.» di proprietà di Domenico Meola. Con l'auto si dirigeva nella nostra provincia, imboccava la strada della valle Seriana e, giunto a Calzate, travolgeva due scolari — Giorgio Aferezi di 15 anni e Francesco Abrami di 11 — che a piedi sfavano recandosi al catechismo. Gettati a terra i ragazzi sentivano il giovanissimo pilota della vettura gridare: «Prendete il numero della targa, sono assicurato ». Poi l'automobilista scompariva. Le vittime venivano soccorse da alcuni passanti e ricoverate al ufeino ospedale di Gazzaniga con prognosi di una decina di sforni. / carabinieri istituivano un posto di blocco, nel quale il quindicenne incappava al ritorno dall'alta valle. I carabinieri, dopo averlo interrogato, l'hanno riaccompagnato al riformatorio di Brescia. Santina, lunedì matt. 71 pensionato cinquantottenne Giovanni Santhià, residente a Santhià e investito sabato notte da im'auto. è spirato ieri mattina all'alba, senza aver ripreso conoscenza, per la frattura della base cranica e delle gambe. Il pensionato, verso le 83, sotto la pioggia, stava rientrando a casa a piedi. Sembra c)ie il Santhià, spostandosi sulla sinistra, abbia improvvisamente attraversato la strada. In quel momento arrivava una « 1100 » pilotata dall'agricoltore ventenne Piero Sarasso, abitante a Tronzano Vercellese alla cascina « Colombaro » che. con le sue due sorelle, Giuseppina e Maria Grazia, di 11 e 1S anni, era reduce da una festa da ballo a Carisio. L'investimento era inevi¬ tabile. Con un'auto ohe seguiva e sulla quale viaggiavano alcuni amici dei Sarasso, anch'essi di ritorno dalla serata danzante, il pensionato veniva trasportato all'ospedale di Santhià, dove il medico lo giudicava con prognosi riservata. Nelle prime ore del mattino, malgrado le sollecite cure, il Santhià spirava. Cuneo, lunedi mattina. L'agricoltore Spirito Barberis di 70 anni, è stato travolto e ucciso da un'auto sulla provinciale Cuneo-Mondovì, mentre in bicicletta stava -, .srolur,uio a sinistra per immettersi su una strada comunale. L'incidente è accaduto sabato sera nei pressi di Pianfei. L'investitore, Tino Malcagno, da Cuneo, ha provveduto a soccorrere la vittima: il Barberis è spirato mentre veniva trasportato all'ospedale. Ivrea, lunedì mattina Un operaio di Bollengo, Giuseppe Prola, di lt9 anni, è morto ad Ivrea in seguito ad un incidente stradale avvenuto nella notte fra sabato e domenica mentre una fitta nebbia riduceva la visibilità a pochi metri. Il Prola, che in ciclomotore era diretto verso casa, è stato investito alle spalle dall'auto guidata dal quarantaseienne Pietro Molinaro, di Palazzo Canavese. Subito dopo il mortale in-/ cidente un'altra auto, guidata dal ventinovenne Carlo Cappello, di Ivrea, è piombata sulla vettura del Molinaro, ferma in mezzo alla strada: l'urto, fortunatamente, si è concluso senza ulteriori conseguenze.