Il Bergamelli a confronto con il teste che lo accusa

Il Bergamelli a confronto con il teste che lo accusa Giornata decisiva per l'istruttoria sul delitto di Ciriè Il Bergamelli a confronto con il teste che lo accusa Francesco Bonoldi giunge oggi da Milano - Un controllo disposto dal magistrato rafforza la posizione della proprietaria del ristorante Città Giardino Il magistrato incaricato dell'istruttoria sulle rapine di Ciriè e di Alpìgnano ha convocato oggi Francesco Bonoldi, ritenuto dalla polizia uno dei testi-chiave dell'accusa. Il Bonoldi (35 anni, operaio, via dei Gigli 11-15, Milano) conosce bene Guido Bergamelli: per tredici mesi è stato con lui nel carcere di San Vittore. Tornato libero, ha trovato un impiego ed ora, per conto di una grande fabbrica, sistema condizionatori d'aria in molte città deU'slta Italia. Nel gennaio scorso era impegnato in un lavoro a Torino. Il giorno 13, tre giorni prima della rapina, capitò nel ristorante «Città Giardino », in via Guido Reni, della signora Caterina Rlgardo in Rabino, ora in carcere per falsa testimonianza. Il Bonoldi afferma che su una porta del ristorante era appeso un cartello « riservato »; nella saletta appartata c'era l'ex-compagno dì detenzione, seduto ad \ \ tavolo con tre o quattro giovani. Incuriosito, l'operaio sostò un attimo sulla soglia è udì che il gruppetto parlava in francese. Fece per entrare nella stanza, ma la proprietaria lo allontanò. Sempre più incuriosito, il Bonoldi si fermò sotto un pergolato fuori del locale e, dopo mezz'ora, vide due degli uomini, che poco prima erano con il Bergamelli, salire su una «Jaguar» color marrone, a quattro posti, e su una « 1300 » amaranto. L'operaio milanese annotò i numeri della targa e si allontanò. L'auto usata dai banditi di Ciriè aveva la stessa targa della «1300», notata quel giorno dal Bonoldi. Questa la sua deposizione. niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiD Il teste giunge oggi a Torino accompagnato da due agenti della Mobile di Milano. Il suo confronto con il Bergamelli e la sua deposizione rivestono la massima importanza perché contro le sue asserzioni stanno quelle dei compaesani del Bergamelli, che affermano di, averlo visto in quei giorni a Pradalunga, e della signora Rabino, che dice di non aver affatto visto il Bergamelli nel suo ristorante, la sera del 13 gennaio. Il figlio, Eraldo Rabino, ha riferito al magistrato che quella notte, verso le 23, egli e sua madre si trovavano in piazza S. Rita dove era avvenuto un incidente stradale. Ieri la circostanza è stata controllata dal sostituto Procuratore che ha svolto indagini presso la polizia e l'ospedale dove furono rico. verati 1 feriti. Francesco Destefanis, un cameriere del ristorante « Città Giardino » interrogato ieri, ha detto che passando in pullman quella sera, in piazza Santa Rita, vide un gruppo di persone riunite nel luogo dove era avvenuto l'incìdente notato dai Rabino. Con il Bonoldi, oggi viene pure sentito Giovanni Corna, di Caselle. Egli dice di aver riconosciuto il Bergamelli mentre 1 banditi facevano rifornimento ad un chiosco di benzina a Borsaro. Il giovane ha precisato che fu una donna a servire gli automobilisti. Il benzinaio, Teodolindo Balassina, titolare del dlstrìbutorio, afferma Invece che l'operazione è stata da luì compiuta, perché sua moglie, al mattino, non si muove mai di casa. Martedì il magistrato ascolterà i funzionari della Mobile di Torino e di Milano. Il teste giunge oggi a Torino accompagnato da due agenti della Mobile di Milano. Il suo confronto con il Bergamelli e la sua deposizione rivestono la massima importanza perché contro le sue asserzioni stanno quelle dei compaesani del Bergamelli, che affermano di, averlo visto in quei giorni a Pradalunga, e della signora Rabino, che dice di non aver affatto visto il Bergamelli nel suo ristorante, la sera del 13 gennaio. Il figlio, Eraldo Rabino, ha riferito al magistrato che quella notte, verso le 23, egli e sua madre si trovavano in piazza S. Rita dove era avvenuto un incidente stradale. Ieri la circostanza è stata controllata dal sostituto Procuratore che ha svolto indagini presso la polizia e l'ospedale dove furono rico. verati 1 feriti. Francesco Destefanis, un cameriere del ristorante « Città Giardino » interrogato ieri, ha detto che passando in pullman quella sera, in piazza Santa Rita, vide un gruppo di persone riunite nel luogo dove era avvenuto l'incìdente notato dai Rabino. Con il Bonoldi, oggi viene pure sentito Giovanni Corna, di Caselle. Egli dice di aver riconosciuto il Bergamelli mentre 1 banditi facevano rifornimento ad un chiosco di benzina a Borsaro. Il giovane ha precisato che fu una donna a servire gli automobilisti. Il benzinaio, Teodolindo Balassina, titolare del dlstrìbutorio, afferma Invece che l'operazione è stata da luì compiuta, perché sua moglie, al mattino, non si muove mai di casa. Martedì il magistrato ascolterà i funzionari della Mobile di Torino e di Milano. Francesco Bonoldi, Il teste