È morto il fisico Oppenheimer che snidò la creazione dell'atomica di Nicola Caracciolo

È morto il fisico Oppenheimer che snidò la creazione dell'atomica La scomparsa di un grande scienziato È morto il fisico Oppenheimer che snidò la creazione dell'atomica Si è spento la scorsa notte nella sua fattoria presso Princeton, non lontano dalla celebre Università dove ha insegnato fino al giugno del '66 - Aveva 62 anni, era stato colpito da un cancro alla gola - Ingegno brillantissimo e precoce, era stato scelto dal governo americano come capo del gruppo di scienziati (fra cui l'italiano Fermi), che lavorarono a Los Alamos per produrre i primi ordigni nucleari New York, lunedi matt. Robert. Julius Oppenheimer, lo scienziato americano che diresse a Los Alamos la' costruzione della prima bomba atomica, è morto ieri notte a Princeton (New Jersey), dove abitava non lontano dalla celebre università, in una vecchia fattoria che aveva fatto rammodernare quando si era ritirato dall'insegnamento. Al momento del trapasso gli erano accanto la moglie Katherine Harrison e i due figli, Peter di'25 anni e Kathe di 22. I familiari hanno velato di comprensibile riserbo la sua fine, ma si sapeva che egli era affetto da un cancro alla gola, cosi esteso ormai da non lasciar gli più speranze. Oppenheimer aveva 62 anni. Insieme ad Albert Ein stein, Niels Bohr, Enrico Fermi, egli è stato uno dei protagonisti del nostro tem po in quella rivoluzione scientifica e tecnologica che ha mutato radicalmente l'esistenza delle" nazioni civili. Ma da molto tempo, ama reggiate dalle inchieste ( dalle polemiche sviluppatesi intorno alla sua figura e al la sua attività, viveva ritirato. Nel giugno dello scor so anno si era dimesso an-' che dalla carica di direttore dell'« Institute for Advanced Study» Oppenheimer aveva questo incarico fin dal 1947, ma aveva cominciato a svolgerlo effettivamente solo dopo le scottanti inchieste di cui fu oggetto nel 1953. Ora si era dimesso, forse presentendo la fine imminente. Nel discorso di commiato aveva spiegato ai colleghi e agli allievi che « voleva dedicarsi alla ricerca pura e al tentativo di capire il significato storico e filosofico di ciò che la scienza ha dato all'uomo ». Si sa che nel suo ritiro lavorava ad un libro su questo argomento. La tremenda malattia che lo affliggeva da molti mesi, con crisi sempre più frequenti, gli ha impedito di portare a termine l'opera iniziata, la quale doveva essere una sintési delle sue esperienze e dei suoi studi. Non parlava volentieri di se stesso, nemmeno prima delle vicende (1* in chiesta della commissione McCarthy che lo accusò di filocomunismo (che sconvolsero la sua esistenza. «Mi ripugna parlare della mia vita » disse al giornalista Josep Alsop nel 1948 « perché con la miglior buona volontà è impossibile essere sincero... ». I provvedimenti decreta ti contro di lui nel 1954 ne fecero una specie di simbolo della persecuzione maccartista. Oppenheimer si era sposato tardi, nel 1940. La mo glie, Katherine Harrison, era'al terzo matrimonio; il suo, primo marito era stato Joej;.'', Dellet,, j caduto nella . guerra1- civile spagnola tra le fflNevdeiresercito repubblicano^. Appena s'è divulgata in America, annunciata dai primi bollettini della radio e della televisione, la notizia della morte del celebre scienziato, all'abitazione di Princeton sono affluiti migliaia di telegrammi di cordoglio. Nella stessa mattinata è giunto un messaggio personale di Johnson alla vedova. Il presidente americano aveva incontrato Oppenheimer nel 1963 allorché gli aveva consegnato il « Premio Fermi » di 50 mila dollari. . Nicola Caracciolo Una foto « ufficiale » di Robert Oppenheimer In un'aula dell'Università di Princeton, davanti a una tua formula

Luoghi citati: America, New Jersey, New York, Princeton