Alcuni diplomatici russi sequestrati dai «maoisti »
Alcuni diplomatici russi sequestrati dai «maoisti » Alcuni diplomatici russi sequestrati dai «maoisti » Aggrediti nella loro auto (che in precedenza era stata lordata) e costretti per 16 ore ad ascoltare un altoparlante urlante frasi di Mao Gravi umiliazioni anche a specialisti sovietici provenienti dal Vietnam Mosca, lunedi mattina. A Mosca sono state diffuse con rilievo le notizie sili drammatici eventi di Pechino in occasione della' partenza di 40 cittadini sovietici avvenuta sabato e di 80 ieri — quasi tutti donne e bambini — rimpatriati a causa delle minacciose provocazioni delie «guardie rosse > nei confronti dei diplomatici e degli altri funzionari dell'Urss a Pechino. La Pravda racconta inoltre l'odissea di alcuni diplomatici russi bloccati sabato per sedici ore dalle « guardie rosse > mentre si trovavano nella sede di una agenzia di viaggi per predisporre la partenza dei loro familiari. Alla manifestazione ostile hanno partecipato anche gli impiegati cinesi dell'agenzia, 1 quali hanno gridato frasi offensive all'indirizzo dell'Urea, intramezzate a brani di opere di Mao Tse-tung. Quando 1 malcapitati sono riusciti ad uscire all'esterno e a raggiungere la loro auto (non senza essere stati ingiuriati, sputacchiati e perfino percossi sulle gambe dalle «guardie rosse»), essi hanno trovato la vettura imbrattata con scritte e macchie di vernice, mentre 1 sedili erano cosparsi di colla. Quando l'auto è stata messa in moto, i dimostranti l'hanno circondata cercando di ribaltarla, hanno colpito ripetutamente la carrozzeria ed 1 finestrini, hanno disposto sul tetto una corda che, ricadendo sul parabrezza, assumeva la foggia di un nodo scorsolo. Alcuni colleghi del diplomatici sovietici sono accorsi ma. allorquando un finestrino laterale è stato abbassato, 1 dimostranti ne hanno approfittato per introdurre all'interna un altoparlante dal quale, a volume altissimo, è cominciata a fluire una lezione sonora di indottrinamento maoista Invitati ad uscire dalla vettura, i russi si sono rifiutati. Alla fine, dopo sedici ore, la vicenda ha avuto termine quando le «guardie rosse» hanno tolto l'assedio, sostenendo di avere «conquistato una grande vittoria». Sempre secondo la Pravda, anche un gruppo di specialisti russi provenienti dal Viet nam ed in transito a Pechino è stato sottoposto ad un umiliante trattamento, venerdì. Giovani «banditi» hanno spalancato le portiere di un «microbus » sul quale i russi viaggiavano, sputando e lanciando colla contro i loro volti
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