Roquepine trionfa a Parigi

Roquepine trionfa a Parigi €»• d'Amérique: la trattutrice truneese damina come nel '€»#» Roquepine trionfa a Parigi Successo completo di Henry Levesque: il famoso allevatore ha portato alla vittoria Roquepine, mentre secondo si è piazzato un altro suo cavallo, Oscar RL - La scuderia ha incassato più di 50 milioni di lire - Terzo City Lights, guidato da Sergio Brighenti - Quasi 9 miliardi di scommesse sulla corsa DAL NOSTRO INVIATO Parigi, lunedì mattina Roquepine s'è imposta per la seconda volta nel Grand Prix d'Amérique, la più affascinante corsa al trotto del mondo. Nessuno dubitava delle doti della giumenta di monsieur Levesque, e la cavalla non ha tradito l'unanime fiducia. Il trionfo della casacca gialla e nera dell'ormai popolarissimo allevatore, proprietario, allenatore, guidatore normanno è stato completato dal secondo posto di Oscar R.L.: i due cavalli hanno complessivamente incassato oltre 400 mila nuovi franchi, cioè più di 50 milioni di lire italiane. Nella sua carriera, che proseguirà di sicuro almeno fino all'* Amérique » dell'anno prossimo, Roquepine ha già vinto due milioni e 112 mila nuovi franchi (circa 270 milioni dì lire). Una giornata calda, un sole splendente in un cielo dì un azzurro tersissimo, solo una leggera bava di vento: ben di rado Parigi offre in gennaio un clima così mediterraneo: ciò ha voluto dire una vera marea di folla nelle ampie tribune di Vincennes. A mezzogiorno i « metros » hanno cominciato a scaricare a Charenton ed a Chàteau de Vincennes migliaia e migliaia dì persone che decine di autobus, facendo una continua spola, hanno portato al campo di corse. Le auto private hanno invaso tutti gli anfratti del «bois»; due ore prima dell'* Amérique» non si trovava un posto per parcheggiare a meno di un chilometro dai cancelli dell'Ippodromo. E la folla continuava ad arrivare. A Chàteau de Vincennes migliaia di persone in "una coda lunga centinaia di metri attendevano di poter salire sugli autobus. Un controllore invitava a sbrigarsi nell'acquisto del biglietto e ripeteva l'incitamento: « Alle?, allez voir le festival de Roquepine ». Battuta felicissima, perché l'« Amérique» del 1937 è stato veramente un trionfo di questa cavalla che non manca ognr volta di stupire. Su di lei tutto è già stato detto, tutti gli aggettivi usati. Ogni volta si va alle corse convinti di assistere ad un suo nuovo trionfo ed ogni volta Roquepine riesce a fare qualcosa di più di quanto si pensasse, a meravigliare, a sbalordire. Ieri è stato ancora una volta così, perché Roquepi¬ ne è balzata avanti a tutti non appena l'autostart ha richiuso le sue grandi ali e ci è rimasta sino al palo d'arrivo. Henry Levesque era sul sulky della sua campionessa. La sua casacca giallonera aveva già' conosciuto due volte il trionfo nell'« Amérique» (nel 1961: con Masina, nel 1966 con Roquepine), ma non le guidava lui. Quest'anno ha voluto sfidare l'emozione e raggiungere la vetta più alta alla quale un uomo di cavalli possa aspirare: far nascere, preparare e portare al successo un suo prodotto nella gara europea più importante dell'anno. La cronaca della corsa è presto narrata: Roquepine al comando della corsa dalla partenza all'arrivo, Oscar R.L. a farle da spalla per tutto il percorso, per accom- pagnarla poi in dirittura al suo trionfo. I momenti più belli sono stati quello iniziale, quando Roquepine ebbe uno spunto impressionante (cronometri privati dicono che la cavalla abbia coperto i primi 200 metri con un passo inferiore all'1'11" al chilometro) e poi Io stacco sulla piegata finale, Con onore hanno corso l'italo americano City Lights e Fiesse. Quest'ultimo sesto all'arrivo. Il primo terzo malgrado le incertezze sulla sua salute: dopo l'ultimo allenamento, che era stato eccellente, il cavallo aveva accusato un gonfiore ad un arto posteriore. Roquepine ha pagato al totalizzatore 1,10 per ogni franco di scommessa: un guadagno irrisorio, il più basso dividendo mai registratosi nella storia della corsa. Sul « tierce » sono stati scommessi circa 7 miliardi di franchi (quasi 9 miliardi di lire, record assoluto). Il Gran Premio si è chiuso con un gesto simpaticissimo: Roquepine ed il fido Oscar R.L. avevano appena passato il traguardo quando si è visto Henry Levesque allungare la mano destra, stringere la sinistra di Jean René Gougeon, il driver di Oscar R.L. ed i due insieme, così uniti, proseguire sullo slancio per circa duecento metri: Gougeon e Levesque, i due grandi « interpreti » di Roquepine: un anno fa, infatti, era stato Gougeon a portarla al successo. Elvio Rossi Ordine d'arrivo del Grand Prix d'Amérique (2600 metri): 1. Roquepine (H. Levesque), di Mr. Henry Levesque; 2. Oscar R.L. (J. R. Gougeon); 3. City Lights (S. Brigh'enti); 4. Petit Amoy F (M. Riaud); 5. Axx Qu e rido II (R. Baudron); 6. Fiesse (A. Fontanesi). Diciottb partenti. Tempo al km. l'19"7/10. Totalizzatore (per 1 franco di scommessa): vinc. 1,10, piazz. 1,10, 2,20, 5,50; acc. 8,40. Roquepine taglia vittoriosamente II traguardo del Grand Prlx d'Amérique precedendo Oscar RL e City Lights (Telefoto)

Luoghi citati: Fiesse, Parigi