Ricattati tre possidenti sardi «O pagate o noi vi uccideremo»

Ricattati tre possidenti sardi «O pagate o noi vi uccideremo» Ricattati tre possidenti sardi «O pagate o noi vi uccideremo» Le richièste sono fra i due ed i quindici milioni - Secondo le lettere minatorie il denaro dovrà essere consegnato nei prossimi giorni ^2 Sassari, lunedì matt. Polizia e carabinieri sono in allarme per tre tentativi di estorsione da parte dei fuorilegge ai danni di altrettanti possidenti del Sassarese: i banditi hanno inviato lettere minatorie ingiungendo la consegna — pena la morte — di somme che variano dai t ai 15 milioni. La prima vittima presa di mira è il commerciante Michele Loriga di 67 anni, abitante a Sennori, industrioso centro a una decina di chilometri da Sassari, che possiede anche alcuni terreni coltivati a oliveti. Con una lettera scritta a stampatello ed imbucata a Sassari, gli è stato intimato di versare due milioni entro giovedì prossimo S febbraio. La consegna dovrà avvenire lungo un itinerario ohe il Loriga stesso, a bordo della sua auto, dovrà percorrere lungo le strade delle province di Sassari e Nuoro. I malviventi, nella lettera, invitano il Loriga a «non fare il furbo e a non denunciare il fatto al carabinieri >, cosa che invece egli ha fatto pur sentendosi minacciato assieme ai propri familiari Le altre vittime sono due facoltosi commeroianti di olio d'oliva, i fratelli Giovanni e Antonio Secchi, ohe dividono la loro attività tra Sennori, dove hanno una grossa proprietà, e Sassari, ove gestiscono uno stabilimento olivicolo. La richiesta di riscatto è stata di 15 milioni, da versare anche questa volta lungo un itinerario comprendente le province di Sassari e Nuoro: « Se parlerete, sarà la morte » dice la lettera minatorio. a. p,

Persone citate: Antonio Secchi, Loriga, Michele Loriga

Luoghi citati: Nuoro, Sassari, Sennori