Gilas, appena scarcerato compare alla tv italiana

Gilas, appena scarcerato compare alla tv italiana Gilas, appena scarcerato compare alla tv italiana « Tv 7 » annuncia per stasera sul Primo Canale un'intervista con lo scrittore jugoslavo - Per il Secondo Canale: Gino Cervi nei panni di «Peppone» nel film «Don Camillo» - Ieri sera la seconda puntata dei «Promessi Sposi» Stasera, sul Nazionale: dopo TV 7 esordisce una nuova eerie di telefilm americani cui seguirà l'inchiesta Gii italiani nel mondo. Il Secondo Canale, a conclusione del ciclo dedicato a Gino Cervi, presenterà 11 noto film Don Camillo. * * TV 7 annuncia un < pezzo > di vivo interesse: l'intervista con il cinquantacinquenne scrittore Milovan Gilas, ex vice presidente del Consiglio jugoslavo, scarcerato per amnistia l'ultimo giorno del '66 dopo quattro anni e mezzo di prigione. Braccio destro di Tito per lungo t.empo, nel '56 cominciò la sua «sfortuna» politica: opponendosi all'autoritarismo dell'antico compagno di lotta egli era diventato fautore di un regime di socialismo moderato e democratico. Nel corso della trasmissione vedremo inoltre un reportage dal titolo II pane del duemila dedicato alle ricerche compiute in Svezia sulle proprietà nutritive di particolari sostanze marine U cui sfruttamento su larga scala potrebbe allontanare lo spettro della fame nel mondo; inchieste sui tragici fatti di Ollolai in Sardegna e sulle condizioni degli equipaggi delle navi che battono bandiera panamense e liberiana * * Alle 22 Arrivederci: filmetto di mezz'ora la cui principale curiosità è di avere come protagonista Sammy Davis jr., in una parte oltremodo patetica; alle 22,30 Ettore Della Giovanna presenterà 11 suo documentario sull'industria e il lavoro italiano nel mondo, un panorama generale delle imprese sorte negli ultimi anni in Russia come in Argentina, Brasile ecc. e con dati, cifre e immagini Illustrative sull'apporto che le Équipes italiane hanno dato alla costruzione di opere imponenti. * * Sul secondo canale, alle 21,15, l'ultimo film con Gino Cervi. La rassegna dedicata a questo popolarissimo attore non è sembrata nel complesso troppo soddisfacente. Si potevano scegliere pellicole più significative o almeno trasmettere tutte quelle annunciate, n che non è avvenuto. Il Don Camillo di Julien Duvivier, in onda stasera, è il più noto dei film di Cervi: tratto come si sa dal libro di Guareschi è stato girato nel '52 ed ha Wer• nandel a fianco del nostro attore. A distanza di anni le avventure di Peppone e Don Camillo, legate ad un particolare momento politico e ad un ambiente, possono sembrare facilmente sfuocate. Resta comunque la felice caratterizzazione dei due protagonisti. * * Il secondo episodio del Promessi sposi, trasmesso ieri sera, ha confermato nel complesso la favorevole impressione dell'esordio, pur essendo affiorata questa volta qualche incertezza nella narrazione che non era apparsa la scorsa settimana. Stabilito di portare il testo « sacro » sul video, probabilmente non si poteva fare più di cosi: umiltà e fedeltà alla pagina manzoniana ma senza troppe soggezioni, paure o impaccio; toni non paludati e solenni, anzi un'atmosfera distesa, quasi affettuosa. La ricerca di Bacchelli e Bolchi della semplicità e della chiarezza è il primo e fondamen tale punto di merito di una trascrizione che vuole essere un invito ad una più diretta conoscenza del libro ma do veva, soprattutto, tradursi in dignitoso spettacolo. Gli autori sono stati aiutati dal, Manzoni medesimo. Se alla puntata iniziale lo spettatore ha avuto il primo incontro con i personaggi-chiave del romanzo, ed ha visto gli episodi famosi di Don Abbondio con i bravi, Renzo dall'Azzeccagarbugli, Fra Galdino che racconta il miracolo delle noci, non meno denso di avvenimenti, Imbrogli e colpi di scena era 11 brano di ieri; il che convince, se pur ve ne era bisogno, di quanto sia «teatrale» la vicenda di Renzo e Lucia. L'incontro di Fra Cristoforo con Don Rodrigo, il tentativo del matrimonio di sorpresa e quello, pure fallito, di rapire Lucia, la partenza dei due promessi e di Agnese, l'uno per Milano, le altre per 11 convento di Monza con il celeberrimo « Addio, monti sorgenti », sospirato da Lucia mentre la barca si allontana sul lago nella notte (e che è stata la sequenza conclusiva della trasmissione) sono altrettante scene « madri » di sicuro effetto. Quasi tutte andate a segno anche se a- fvremmo voluto un Fra Cri(stoforo più vigoroso, un Don Rodrigo meno opulento, Renzo, Lucia ed anche Agnese più veri. Mentre Don Abbondio e Perpetua sono stati sino ad ora ammirevoli. Lo spettacolo c'è comunque, tale da soddisfare 11 grosso pubblico mentre gli esigenti non potranno trovar¬ vi alcuna offesa. Né dimentichiamo le difficoltà per gli attori di rappresentare personaggi che, quasi tutti, hanno un volto da lungo tempo cristallizzato nella nostra memoria. * * Con una brillante ripresa, è andato in onda il primo numero della «Domenica spor¬ tiva» 1967, trasmissione che rimane tra le più avvincenti della giornata festiva. Sul secondo, un recital operistico di Jolanda Meneguzzer e Amilcare Braffard ed un telefilm di una nuova serie « gialla > con protagonista Ben Gazzara, attore di vasta notorietà ad Hollywood m. a.

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Hollywood, Milano, Monza, Ollolai, Russia, Sardegna, Svezia