Tassista cuneese aggredito per rapina da un bandito che gli spara e poi fugge

Tassista cuneese aggredito per rapina da un bandito che gli spara e poi fugge Drammatico episodio nella notte di fine d'anno Tassista cuneese aggredito per rapina da un bandito che gli spara e poi fugge La vittima (cinquantenne, padre di 7 tìgli) non è grave: la fucilata lo ha raggiunto al viso di striscio - Il malvivente, sui 20-22 anni, si fa portare da Cuneo a Bernezzo - Al momento di pagare, punta l'arma e intima: «Fuori i soldi! » Subito dopo fa fuoco - L'autista, benché ferito, si scaglia su di lui e ingaggia una lotta: ma il criminale riesce a dileguarsi C2 C2 T3y Cuneo, lunedi mattina. Un taxista cuneese, Giuseppe Revello di SO anni, padre di sette figli e residente in frazione Madonna- delle Grazie, è stato aggredito poco prima di mezzanotte di sabato da un giovane cliente che, dopo avergli intimato la consegna del denaro, gli ha sparato a bruciapelo una fucilata, ferendolo al volto per fortuna in modo leggero. Il Revello, coraggiosamente, si è gettato sul malvivente per disarmarlo. I due sono rotolati, avvinghiati, per una ventina di metri lungo un pendio, ma il bandito è riuscito a fuggire, abbandonando il fucile, una doppietta a canne mozze, lunghe trenta centimetri, che può essere anche caricato a lupara. Il grave episodio è accaduto alle zsjo, in una zona isolata sulla provinciale che da Bernezzo conduce alla frazione di Sant'Anna. Il Revello aveva caricato il rapinatore a Cuneo in corso Nizza angolo via Statuto, dove è situato il suo posteggio. «Era un giovane sui 20-22 anni — ha raccontato più tardi il taxista — senza paletò, piuttosto male in arnese, piccolo, bruno. Mi pare Il taxista Giuseppe Revello, aggredito e ferito con una fucilata. Ha 50 anni ed ò padre di sette Agli avesse l'accento ligure. MI ha chiesto di portarlo a Bernezzo. L'ho fatto salire e sono partito. Durante il viag- gio non ha pronunciato parola, benché io abbia cercato di sollecitare la conversazione. Mi ha solò risposto con un " sì " quando gli ho chiesto se andava a casa a salutare l'ormai imminente inizio del nuovo anno. «Giunto In paese, mi sono fermato nelle vicinanze della chiesa parrocchiale, avvertendolo: ** Siamo arrivati ". Mi ha risposto: "Vada più avanti, sulla strada di Sant'Anna". Ho oltrepassato le ultime case di Bernezzo e il giovane allora mi ha detto: "Fermi pure qui". Ho obbedito e contemporaneamente gli ho detto il prezzo della corsa: 1500 lire. Il giovane non ha risposto ed è sceso sulla strada. Cosi ho fatto anch'io. Ci slamo trovati davanti al cofano della macchina, a faccia a faccia. Il giovane impugna il fucile, che 3ul momento ho scambiato per una pistola. " Che cosa fa? ", gli ho chiesto. " Non mi fàccia del male, io ho sette figli ". " Fuori 1 soldi ", mi ha intimato. Stavo per consegnargli quello che avevo in tasca (12 mila lire) quando l'altro ha sparato. «Ho visto una vampata, ho sentito la detonazione e subito dopo là .pelle del volto che bruciava, Ancora stordito, terrorizzato, ma con la forza della disperazione, mi sono scagliato contro il malvivente per disarmarlo, perché ero certo che voleva uccidermi. Siamo rotolati a terra e io intanto gridavo: " Aiuto, aiuto, che mi aramàzzanoli". Ma nelle vicinanze n'on c'èrano case e nessuno potè purtroppo sentirmi. « Sempre avvinghiati, abbiamo lottato per qualche secondo. Siamo scivolati sul terreno in pendìo, ma le forze mi hanno abbandonato e il bandito ne ha approfittato per fuggire. E' scappato attraverso i campi in direzione di Bernezzo ». Pochi minuti dopo, il Revello risaliva sull'auto e tornava indietro. A Cervasca si fermava presso un'osteria, dove raccontava la paurosa avventura, rinfrancandosi con un liquore. Tornava quindi a Cuneo e si recava immediatamente a sporgere denuncia ai carabinieri. Venivano subito mobilitati la squadra investigativa, il nucleo radiomobile e la stazione dei carabinieri di Caraglio, al comando del maresciallo Davi. Mentre il taxista veniva accompagnato al « Santa Croce » — dove i medici gli riscontravano ustioni e abrasioni multiple al volto, giudicandolo guaribile in sette giorni, — un vasto rastrellamento era attuato nella zona, ma del rapinatore nessuna traccia. E' stato invece trovato il fucile e la cartuccia di calibro li, che pare non fosse però caricata a pallini. Il Revello è rimasto infatti ferito dallo scoppio del detonatore e per ti fatto che Parma era puntata ad appena trenta centimetri dal suo viso. I carabinieri presumono che l'aggressore sia del posto, perché ha dimostrato una buona conoscenza della zona. In serata si è appreso che gVinquirenti avrebbero raccolto nelle ultime ore indizi che potrebbero consentire entro oggi l'identificazione e l'arresto del malvivente. Gianni De Matteis

Persone citate: Gianni De Matteis, Giuseppe Revello

Luoghi citati: Bernezzo, Caraglio, Cervasca, Cuneo, Parma