Strage presso Nuoro: uccisi due cognugi con il nipotino

Strage presso Nuoro: uccisi due cognugi con il nipotino Strage presso Nuoro: uccisi due cognugi con il nipotino I banditi sono entrati in casa di un fabbro di 58 anni a Ollolai - Hanno abbattuto a colpi di fucile e raffiche di mitra la donna, l'uomo e il bambino di undici anni - Quindi sono fuggiti: vana finora la caccia - Si tratta certamente di un regolamento di conti dell'eccidioT Su questo, come già abbiamo detto, non ci sono dubbi. Francesco Pira infatti era nn uomo dalla coscienza non del tutto tranquilla. Aveva un passato burrascoso e più volte aveva avuto che fare con la giustizia, ma negli ultimi anni aveva condotto una vita tranquilla. Aveva definitivamente abbandonato Gavoi (paese che dista appena due chilometri da Ollolai) e si era costruito la casa nella quale ha trovato tragicamente la morte. La vendetta lo ha raggiunto ugualmente e non ha risparmiato neanche i suoi familiari. C3 "' ■■" Cagliari, lunedì mattina Un paese della Sardegna, Ollolai, ha trascorso in lutto il Capodanno. Sabato sera, alla periferia dell'abitato, tre fuorilegge hanno compiuto un feroce crimine, uccidendo tre persone: un operaio, la moglie e un bambino di undici anni, nipote dei due coniugi. Sono stati trucidaci tutti. e tre nella loro aMìàzione, mentre si preparavano al cenone di San Silvestro. I fuorilegge hanno agi- Feroce vendetta nella notte d'anno Mario Guerrini rari — Tianno fatto irruzione nella casa con le armi spianate. Uno di essi, armato di mitra, ha trovato la moglie dell'operaio in uno sgabuzzino, che preparava un capretto per la cottura. Il bandito non ha avuto la minima esitazione: ha aperto il fuoco, crivellando di pallottole la donna. Nello stesso istante, un altro fuorilegge sorprendeva nella cucina Francesco Pira. Il bandito era armato di fucile. Ha esploso un solo colpo, ma straordinariamente preciso, tanto che l'operaio è caduto a terra, fulminato. Il piccolo Michele Podda (non si sa bene in che punto della casa si trovasse al momento dell'irruzione dei banditi) ha cercato scampo nella fuga, ma la mano omicida che aveva già ucciso lo zio ha premuto una seconda volta il grilletto e una fucilata, anch'essa incredibilmente precisa, ha colpito al viso il bimbo, uccidendolo all'istante. La furia dei fuorilegge tuttavia non si era ancora placata. Il bandito che aveva ucciso a colpi di mitra la moglie dell'operaio, sopraggiunto a sua volta nella cucina, ha infierito sui corpi dell'operaio e del nipotino con altre decine di proiettili. / due fuorilegge, sollecitati probabilmente dal terzo bandito, che sarebbe soltanto rimasto di guardia alla porta di casa, si sono dati quindi alla fuga. Nessuno li ha visti. Al momento della strage, alcuni bambini si recavano dai Pira per guardare lo televisione. Hanno udito gli spari e sono fuggiti di corsa urlando. E' stato così dato l'allarme e i carabinieri si so7io precipitati immediatamente nella casa di Francesco Pira. Ormai però non c'era più niente da fare. C'è la vendetta all'origine Michele Podda, di 11 anni, con la sorellina (Telefoto) to con fredda determinazione. Hanno fatto irruzione nella casa e hanno falciato a raffiche di mitra o a colpi di fucile da caccia le tre vittime. I carabinieri sono giunti sul luogo della.strage dopo non più di quattro o cinque mimici. Lo spe'tacolo era raccapricciante.. Tracce di sangue dappertutto, le pa\%reti crivellate di proiettili, i tprpi senza vita e sfigurati dille tre vittime. Nella casa c'era un silenzio agghiacciante, rotto soltanto dalla voce della radio: parlava il presidente della Regione, on. Dettori, che pronunciava il discorso di fine d'anno tramite l'emittente regionale della Rai-tv per le popolazioni dell'isola, parte di quel discorso riguardava anche il fenomeno della delinquenza, del banditismo ' ■ I fuorilegge, compiuto il crimine, si sono allontanati precipitosameìite. /n' pochi intontì hanno raggiunto la campagna, che, disia alcune decine di metri; e:si sono così praticamente méssi al sicuro. Si sa sin d'ora.- che hanno agito per vendetta, una resa di conti. I banditi volevano sicuramente colpire l'operaio, il cinquantottenne Francesco Pira, nativo di Gavoi e da anni residente ad Ollolai, ma hanno dato sfogo al loro odio an' che contro la moglie, Francesca Podda di sessantanni, e un bimbo. Michele Podda di undici anni, loro nipote. La strage è avvenuta verso le l'J,',3. L'abitazione di Francesco Pira sorge quasi alle soglie di Ollolai. E' una casa a due piani, in parte circondata da un cortile limitato da un muretto di cinta. L'aspra campagna della Barbagia, ricca di zone inaccessibili, nelle quali trovano sicuro rifugio i latitanti, dista non più di cinquanta metri. La porta dell'abitazione era socchiusa. I Pira non avevano figli e la sera ospitavano volentieri i bambini del vicinato, per guardare assieme la televisione. Avevano un grande affetto per il loro nipotino Michele Podda, un bimbo buono e gentile — così lo ricordano gli abitanti del paese — che frequentava la quinta elementare. Il piccolo trascorreva mólte ore nella casa degli zìi, i quali non avevano voluto rinunciare alla sua compagnia neanche per la sera di Capodanno. Il bimbo era orfano della madre, morta sette anni fa per avvelenamento. Il padre si era risposato Sabato sera, à malincuore, i genitori di Michele Podda avevano acconsentito a che il piccolo andasse dagli zii. La loro disperazione f> oggi inconsolabile Trovata la porta aperta, i tre fuorilegge — non si sa neanche se fossero masche-

Luoghi citati: Cagliari, Gavoi, Nuoro, Ollolai, Sardegna