«So chi ha ucciso Kennedy prima o poi li arresto tutti»

«So chi ha ucciso Kennedy prima o poi li arresto tutti» Il Procuratore di New Orleans insiete «So chi ha ucciso Kennedy prima o poi li arresto tutti» Jim Garrison non ha tuttavia fornito prove - Si scatenano le polemiche - Il magistrato accusa l'FBI e la Commissione Warren di « inefficienza assoluta » nelle indagini - Un deputato repubblicano definisce il giudice un «irresponsabile» - Un cubano coinvolto nel «complotto di Dallas» minacciato di morte? (Dal nostro corrispondente) Washington, 24 febbraio. Totale è la confusione sull'inchiesta del procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison per l'uccisione di Kennedy. Garrison oggi ha detto d'essere certo che un complotto per assassinare il Presidente ci fu, e di conoscere i nomi dei congiurati, ma non ha fornito alcuna ■prova. Il leader del repubblicani alla Camera Gerald Ford — uno dei membri della Commissione Warren che ha Indagato su] delitto di Dallas — accusa Garrison di essere un irresponsabile. Se la Procura di New Orleans ha veramente appurato qualcosa di nuovo — sostiene — deve informarne le autorità federali. Quest'ultime — il ministero della Giustizia e l'Fbi — rimangono sulle loro posizioni. Non c'è nulla da indagare. Tutto è .già stato chiarito dal rapporto Warren. Garrison questo pomeriggio ha promesso in una conferenza stampa l'arresto di tutti 1 componenti di un gruppo non meglio specificato che avrebbero architettato ed eseguito — secondo lui — l'assassinio di Kennedy. Garrison è riuscito a trovare degli appoggi a New Orleans. Un gruppo di uomini d'affari ha deciso di finanziare — la legge dello Stato curiosamente lo consente .— le sue indagini. L'iniziativa aiuta il procuratore distrettuale per due motivi. In primo luogo i mezzi di cui dispone la polizia di New Orleans sono limitati. Oltre a ciò la legge lo obbliga a rendere •pubbliche immediatamente le sue spese e ciò — ha detto oggi Garrison — gli Impedisce di mantenere Intorno alle indagini il necessario segreto. Alla domanda quanto sarebbe durata l'inchiesta, Garrison si è rifiutato di rispondere. Ha lasciato intendere che il suo lavoro potrebbe andare avanti forse anche per mesi. E' questo per incìso il punto debole della sua posizione. II rapporto Warren è stato criticato in passato duramente da vari autori, però Garrison è il primo pubblico f funzionario che conduca una inchiesta parallela a quella fatta a suo tempo dalla Commissione e che abbia sostenuto pubblicamente — ieri per esempio, e con tono assai polemico — che sia la Commissione che la polizia federale sono state di un'assoluta inefficienza. Non è concepibile che accuse di questo genere possano essere lanciate senza prove. Garrison è politicamente obbligato, entro un tempo non troppo lungo, a spiegare su cosa fondi la sua convinzione che l'assassinio di Kennedy sia stato preparato da un gruppo di congiurati a New Orleans. II coronar (medico legale) di New Orleans Nicholas Chetta ha detto che dall'autopsìa risulterebbe che Ferrìe è morto di morte naturale per una emorragia al cervello. David Ferrie, pilota, è stato trovato morto nella sua stanza a New Orleans tre giorni or sono. Ferrie. secondo la procura di New Orleans, era legato al complotto. Sempre secondo la polizia di New Orleans, un altro personaggio immischiato nel complotto, Miguel Torres, un esiliato cubano, sarebbe stato minacciato di morte per telefono. Nicola Caracciolo rio elvetico, e che giorni fa gli aveva fatto scivolare nella tasca una busta contenente duemila franchi (circa 300 mila lire) e un bigliettino in cui era scritto: «Questo è il compenso per alcune informe«ioni di cui avrei bisogno », Tuttavia il funzionario svizzero denunciava immediatamente la cosa alla polizia federale, che dopo avere svolto una breve inchiesta comunicava all'ambasciata sovietica a Berna che il diplomatico in questione non era più considerato persona gradita. Pertanto allo straniero non rimaneva altro che far le valige e tonnare in patria. Si apprende che la partenza del diplomatico accusato di spionaggio è avvenuta stamane, per via aerea. Quanto al funzionario svizzero avvicinato dal sovie¬ tico viene comunicato che il suo comportamento è stato corretto, per cui egli non incorrerà in alcuna punizione.