Morto uno degli agenti di ps feriti dai banditi a Nuoro in un conflitto

Morto uno degli agenti di ps feriti dai banditi a Nuoro in un conflitto ta sanguinosa sparatoria tra Mamoiada e Saruie Morto uno degli agenti di ps feriti dai banditi a Nuoro in un conflitto La vittima, di 22 anni, era nativa di Benevento: le raffiche di mitra e le schegge di bombe a mano lo avevano raggiunto a un polmone, allo stomaco e al fegato - Migliorano le condizioni degli altri tre poliziotti - Mille nomini delle force dell'ordine (con elicotteri e pattuglie radio-collegate) impegnati in una gigantesca battuta in tutta la provincia: dei quattro fuorilegge ancora nessuna traccia (Dal nostro inviato speciale; Nuoro, 24 febbraio. Michele Servodidio, l'agente di Pubblica Sicurezza rimasto ferito ieri pomeriggio, assieme ad altri tre commilitoni, nel corso d'un violento conflitto a fuoco con quattro fuorilegge nelle campagne nuoresi tra Mamoiada e Saruie, è spirato stasera all'ospedale « San Francesco » di Nuoro. Aveva 22 anni, celibe; era nativo di San Martino Sannita, un paesino di 2000 abitanti ad 11 km. da Bene vento. Vani Fono stati tutti i disperati tentativi dei medici di strapparlo alla morte Il giovane agente era sta to ferito da un proiettile che, penetrandogli nella scapola, gli aveva leso un polmone, lo stomaco, il duode no e il fegato. Le sue condizioni erano apparse subì to gravissime. Immediata mente dopo il ricovero i me dici lo avevano sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che si era prò tratto per parecchie ore. Le speranze di salvare Michele Servodidio, al quale venivano praticate continue trasfusioni di sangue, erano fievolissime anche dopo l'atto operatorio. Stasera alle 19 l'agente si è spento senza aver ripreso conoscenza. Al suo capezzale vi erano alcuni parenti giunti nel pomeriggio. Il giovane aveva perso mesi fa il padre: sua madre vive ormai sola a Prato Sannita. Sono migliorate invece le condizioni degli altri tre feriti nella sparatoria: la guardia di P. S. Vincenzo Patterà, di 26 anni, da Ve glia (Lecce) e i brigadieri Vittorio Moi, di 40 anni da Cagliari ed Ernesto Testa, di 39 da Caserta. Nella giornata ingenti forze dell'ordine (oltre 1000 uomini fra carabinieri e agenti) hanno condotto una vasta ope razione di rastrellamento nella zona in cui ieri è avvenuto il conflitto, appoggia ti da elicotteri, cani poliziotti e pattuglie radio-col legate. Nel corso della battuta è stato accertato, sulla base del ritrovamento dei bossoli, che i banditi, oltre a lanciare le bombe a ma no, hanno sparato contro gli agenti un centinaio di colpi di mitra e una ventina di fucilate. L'operazione di rastrellamento, che non ha portato alla scoperta di una traccia dei fuorilegge, proseguirà domani. Sono stati ricostruiti particolari della sparatoria Viene posto in risalto il co raggio dimostrato dall'agen te Stefano Calvanese, di 24 anni, l'unico rimasto illeso e che, pur essendo armato soltanto di moschetto an ziché di mitra come i suoi compagni, ha tenuto a bada i criminali quando già questi avevano colpito i quattro agenti. La sua accanita re sistenza ha impedito che malviventi infierissero sui feriti allo scopo di finirli per impossessarsi delle armi automatiche di cui erano dotati. La sparatoria durò una decina di minuti prima che i banditi si ritirassero La località teatro del con flitto a fuoco si raggiunge percorrendo una mulattiera che, partendo dal km 41 fapechPsanseptosnfcI mzfemvgdcdlts«scplvdftszdtalpsi della strada provinciale fra Mamoiada e Saruie si inerpica per circa due chilometri in un terreno collinoso e boscoso fino a raggiungere un piccolo falsopiano. La pattuglia composta dai cinque agenti, quattro dei quali appartenenti alla squadra speciale anti-banditismo e il quinto, il Calvanese, appartenente invece ai reparti di Pubblica Sicurezza già da tempo di stanza in Sardegna, era partita ieri mattina dal capoluogo per effettuare un normale servizio di perlustrazione nelle campagne tra Mamoiada e Saruie. A quattro chilometri e mezzo da Mamoiada gli agenti hanno notato quattro individui apparentemente armati di fucili da cac- eia scendere da una collinetta. Gli sconosciuti, giunti sul falsopiano, si sono seduti all'ombra d'un grosso albero che si erge a pochi metri da un corso d'acqua. Gli agenti si sono avvicinati cautamente ma, all' improvviso, i fuorilegge hanno aperto il fuoco con i mitra, i fucili e il lancio di 7-8 bombe a mano. Non è stato possibile accertare se uno dei fuorilegge sia davvero rimasto ferito dai colpi sparati dagli agenti. Nessuna traccia di sangue è stata ritrovata nella zona dalla quale i banditi hanno sparato. Gli agenti tuttavia sostengono di avere visto uno dei banditi barcollare e allontanarsi sostenendosi ad un compagno, g. f. Michele Servodidio, l'agente ucciso In Sardegna (Tel.)

Persone citate: Calvanese, Ernesto Testa, Michele Servodidio, Sannita, Stefano Calvanese