«Non escludo che il pilota sia stato ucciso dichiara il Procuratore di New Orleans di Nicola Caracciolo

«Non escludo che il pilota sia stato ucciso dichiara il Procuratore di New Orleans (Dal nostro corrispondente) Washington, 23 febbraio. Continuano le indagini sula morte di David Ferrie, l'ex pUota che secondo u procu- ratore distrettuale di New Orleans sarebbe stato compiice nell'assassinio di Kennedy. Garrison si è detto convinto « ^ sl 8Ìa ucclso. n suicidio sarebbe provato da un biglietto (senza data) trovato al suo letto, che dice: « M**f,l ""^ "II". * per me una dolce prospettiva. Non trovo niente in esSa che sia desiderabile ». Un altro funzionario interessato all'inchiesta, il coroner .. ,. ' . . Chetta, sostiene Invece che è altrettanto probabile che la morte di Ferrie, deceduto per un'emorragia al cervello, sia atata ^Meritale, Garrison successivamente con una diesarazione ha reso la sltuazione ancora più confusa: «Non voglio essere dogmati00, ~ ha «J6"0 ~ fon Pos»0 quindi escludere che Ferrie sjo s(af0 assassiMat0 v Altro elemento misterioso è l'ora della morte di Ferrie. I me- dlci legali hanno stabilito che essa risale alla serata di mar tedì. Un giornaii8ta del Wash ington Post, George Lardner, LE INDAGINI SUL «COMPLOTTO DI DALLAS» «Non escludo che il pilota sia stato ucciso» dichiara il Procuratore di New Orleans Ma potrebbe trattarsi di suicidio 0 di morte accidentale: il decesso è dovuto ad emorragia cerebrale - La vittima ha scritto un biglietto che dice: «Lasciare questa vita è una dolce prospettiva» - Il pilota nel '63 fu accusato di complicità nell'uccisione di Kennedy: avrebbe dovuto far fuggire in aereo da Dallas gli assassini del Presidente - Ma in seguito fu interrogato dall'Fbi che lo rilasciò è rimasto con lui a parlare fino alle 4 della mattina di mercoledì. Il procuratore di New Orleans ha commentato: « E' un'altra delle cose che non riusciamo a spiegare». Ferrie era stato arrestato dalla polizia dì New Orleans nel novembre del '63 e accusato di essersi trovato con un suo aeroplano privato, il giorno della morte di Kennedy, a Dallas allo scopo di far fuggire gli assassini del Presidente. E' stato successivamente interrogato dal Fbi (la polizia federale) che però non ha trovato nessun elemento che desse corpo al sospetti della polizia di New Orleans. Quando tre mesi fa il procuratore di New Orleans ha riaperto il caso, Ferrie è stato interrogato di nuovo. Egli è stato il primo ad informare 1 giornali di New Orleans che il procuratore distrettuale della città aveva riaperto le indagini sulla morte di Kennedy. Garrison dal canto suo continua a dichiararsi convinto che ci sia stato un complotto per uccidere Kennedy e ohe il rapporto Warren sia andato completamente fuori strada, c Finora — ha detto alludendo a informazioni che il suo ufficio dovrebbe aver raccolto, ma che non sono state ancora rese pubbliche — non ci sono dubbi in proposito». «Non ci sono prove invece — ha aggiunto — che Oswald abbia davvero sparato su Kennedy ». Come si vede la polemica contro la Commissione Warren e contro l'Fbi non potrebbe essere più dura. A chi gli chiedeva perché la polizia di New Orleans rifiuta di associare alle sue indagini l'Fbi Garrison ha risposto: «A che servirebbe chiedere l'aiuto federalet Forse a ritardare le indagini di altri tre anni? Con poca gente abbiamo fatto più noi in tre mesi che il governo in tre anni con cinquemila persone -. Con le dichiarazioni di oggi Garrison s'è tagliato dietro tutti i ponti. Egli deye entro poco tempo riuscire a rendere pubblico qualcosa di concreto oppure è destinato ad essere travolto dal ridicolo. La sua reputazione come procuratore di New Orleans è seria, almeno Snora. E' stato efficiente nella lotta contro la mafia e 11 gangsterismo, e ha fama di essere incorruttibile Nella sua carriera d'altra parte ha sempre cercato occasio ni di farsi pubblicità. Va no tato che nella sua azione egli è appoggiato dal senatore delisuo Stato (la Louisiana) Long, uno degli uomini più influen-ti del Senato e anche uno dei più prudenti. Oggi Long ha proposto che per fare luce sulle circostanze della morte di Kennedy lo Stato offra un premio a chi farà rivelazioni importanti di circa centomila dollari (62 milioni di lire). Altrimenti, ha detto, risulterà quasi impossibile sfondare il muro dei timori e delle complicità. Si vede facilmente in che direzione Garrison stia orientando le sue indagini. Verso un ambiente di piccoli avventurieri che vivevano ai margini del mondo degli esiliati cubani. Un ambiente inquieto, torbido, legato politicamente all'estrema destra americana (alle società segrete tipo John Byrch e Mtnufemen) e con rapporti continui con i servizi segreti di vari Paesi. Un altro particolare non privo di importanza: Ferrie era un omosessuale ohe per questa ragione aveva spesso avuto guai con la polizia. I suoi amici erano della stessa risma Tutta gente — nell'ipotesi che un complotto ci sia veramen te stato — facilmente ricattabile e controllabile A Washington fonti autore voli dicono che non c'è nessun bisogno di riaprire il ca- so dato che l'FBI a suo tem po indagò sulle possibilità di un complotto a New Orleans giungendo a conclusioni ne gative. Ferrie stesso parlando con giornalisti sia sabato che poche ore prima della sua morte ha escluso d'aver avu to qualsiasi rapporto con la morte di Kennedy. Il procu tore di New Orleans comunque non vuole correre rischi Ferrie è morto. Un altro testimonio Inter rogato dalla Procura, David Lewis, un ex detective privato che affermava di sapere molte coBe su tutta la faccenda, è scomparso da casa sua questa mattina. Pareva si fosse nascosto mettendosi sotto la protezione della polizia. Ma stasera sl è presentato all'ufficio di Garrison, dichiarando che, « per quanto ne so, Fer rie non era uno dei responsabili del complotto di Dallas» Lewis ha aggiunto di essersi nascosto perché si sentiva mi nacciato: conosceva 1 nomi di quattro o cinque persone coinvolte nella « congiura. » e li aveva rivelati al Procuratore distrettuale. Nicola Caracciolo