Dura lotta nel governo tedesco sul trattato contro le armi atomiche di Tito Sansa

Dura lotta nel governo tedesco sul trattato contro le armi atomiche Dura lotta nel governo tedesco sul trattato contro le armi atomiche Tuttavia il ministro degli Esteri Brandt dichiara alla Camera: «Non intendiamo opporci al patto. Sarebbe contrario alla nostra politica di pace» - Adenauer (che esprime il pensiero dei seguaci di Strauss) protesta in un'intervista: «Il trattato indebolirebbe la Germania» (Dal nostro corrispondente) Bonn, 23 febbraio. Il ministro degli Esteri tedesco, Willy Brandt, ha preso oggi posizione con molta chiarezza — prima a colazione coi giornalisti stranieri, poi in Parlamento — sul progetto di trattato per la non proliferazione nucleare. « Il governo federale — ha detto il ministro — non ha l'intenzione di opporsi al concetto base di questo trattato. Ciò sarebbe in contrasto con la sua politica di pace ». Brandt ha detto che Bonn non vuole minori, bensì maggiori controlli degli arma- Willy Brandt, ministro degli Esteri tedesco (Tel.) menti e ha ricordato che la Germania federale è l'unico paese che ha rinunciato al possesso di armi nucleari. II ministro degli Esteri, che ha condotto una dura battaglia contro gli straussiani e gli adenaueriani per far accettare dal governo l'idea della necessità di firmare il trattato, ha lasciato intendere di avere ottenuto assicurazioni americane che i paesi non atomici non verranno danneggiati. Il presidente Johnson — a suo avviso — « trouerò una ria per risolvere i problemi che ci stanno a cuore ». Gli Stati Uniti sarebbero disposti a formulare una « interpretazione » del trattato, dalla quale risulti che « i vitali interessi della Repub blica federale per partecipare al pacifico sfruttamento dell'energia nucleare > non verranno pregiudicati. Il ministro è convinto di riuscir a far prevalere questo punto di vista. Tanto coi giornalisti quanto In Parlamento, Brandt si è rifiutato di prendere posizione sulle dichiarazioni del ministro delle Finanze, Strauss, e di Adenauer contro la non proliferazione nella stesura provvisoria. Ancora oggi, in un'intervista all'agenzìa Dpa, il novantunenne ex cancelliere si è opposto al patto che — secondo lui — indebolirebbe economicamente la Germania, impedirebbe il 3110 sviluppo, farebbe aumentare di molto la disoccupazione e diffonderebbe il comunismo t fino al giorno in cui Mosca si prenderebbe tutto quanto y. Brandt ha detto soltanto, accennando a Strauss, che — a quanto gli risulta — non vi è nel governo tedesco alcun mi nistro che sia sostanzialmente contrario all'idea di impedire la diffusione delle bombe atomiche e il caos nucleare che ne seguirebbe. SI è compreso dalla sicurezza dì Brandt che l'opinione degli «atlantista favorevoli alla firma ha prevalso su quella dei « gollisti ». Tito Sansa

Luoghi citati: Bonn, Germania, Mosca, Stati Uniti