Anche la Ferrari che vinse a Daytona alla mostra delle auto da competizione di Michele Fenu

Anche la Ferrari che vinse a Daytona alla mostra delle auto da competizione Anche la Ferrari che vinse a Daytona alla mostra delle auto da competizione La rassegna si apre sabato presso il Museo « Carlo Biscaretti di Ruffia » - Fra le novità assolute, le monoposto Dino di Formula 2 e Fiat-Abarth 2000 record - Un impiegato di banca ha elaborato un motore 500 portandolo a 35 Cv - Panorama delle migliori realizzazioni dei nostri costruttori Domani, al Museo dell'Automobile « Carlo Biscaretti di Ruma », autorità ed esponenti del mondo automobilistico sportivo italiano inaugureranno la seconda Mostra delle vetture da competizione, che da sabato sarà aperta al pubblico. Il successo della rassegna, che nel 1966 venne visitata da oltre 40 mila persone, promette di essere pieno anche quest'anno. Ne sono una prima conferma il numero degli espositori (68, di cui 38 appartenenti al settore macchine-telai-motori e 30 a quello degli accessori e parti staccate) e la presenza di tutti 1 nomi più famosi della tecnica sportiva. Vi saranno, fra gli altri, Abarth, Ferrari (e Dino), De Tomaso, Maseratl, Lamborghini, Bizzarrini, Conrero, Giannini, Facetti, ossia costruttori di auto da corsa o elaboratori, cui si aggiungono — non meno importanti — le grandi Case che hanno dedicato parte della loro produzione al settore delie « sportive », come la Fiat con le sue Dino spider e 124 Sport, la Lancia, l'Alfa Romeo e l'Innocenti. La manifestazione, che resterà aperta al pubblico sino al 5 marzo, ospita in massima parte realizzazioni italiane, ma ce n'è abbastanza per costituire un avvincente motivo di attrazione per gli appassionati di competizioni o per chi ama semplicemente osservare da vicino, in tranquillità, la splendida raffinata meccanica che 1 « purosangue » esposti offrono. Parecchie le novità assolute, fra cui spiccano la Dino-Ferrari monoposto di Formula 2, il prototipo Ferrari « 330/P4 » che, con la guida di Bandini ed Amon, vinse recentemente a Daytona Beach, in Florida, .11 primo duello della stagione con le Ford; le monoposto Fiat-Abarth 2000 record e Sporturlsmo. La Dino-Ferrari di Formula 2 è la vettura da corsa nata grazie all'accordo fra la Fiat e la Casa di Maranello. Il regolamento del Trofeo europeo della F. 2 prevede la partecipazione di macchine con motore derivato da auto di cui siano stati prodotti almeno 500 esemplari in un anno: la Ferrari, da sola, non sarebbe riuscita a tanto. L'intervento della Fiat, che decise di costruire lo spider e 11 coupé Dino, risolse 11 problema. La macchina, che sarà presentata a Torino in anteprima mondiale, dispone di un motore sei cilindri con tre valvole per cilindro, di 1596 cmc, erogante 200 CV a 10 mila girl, alimentato ad iniezione in¬ diretta, con doppia accensione. Raggiunge i 265 all'ora. La « 330-P4 » è arrivata in questi giorni a Maranello dagli Stati Uniti. La vettura — uno spider azionato da un motore 12 cilindri di 4000 cmc — è stata smontata pezzo per pezzo per le consuete operazioni di controllo che seguono ad una corsa come quella di Daytona, rimessa insieme e spedita al Museo dell'Auto. I visitatori della Mostra la vedranno come gli spettatori americani tre settimane orsono: impolverata, costellata di scritte, con il numero di gara dipinto sulla carrozzeria. Le monoposto Fiat-Abarth e Sporturlsmo sono interessanti sotto diversi aspetti. La prima è macchina da primati (sul quarto di mìglio, sul miglio, sul 500 e 1 1000 metri con partenza da fermo), la seconda è una vettura progettata e realizzata da un gruppo di donne pilote che fanno capo ad una scuderìa milanese, appunto la Sporturlsmo. La monoposto è della formula « 875 Monza », utilizza cioè gruppi meccanici della Fiat 500 giardiniera. Un posto di riguardo merita anche la Cooper-Maserati dodici cilindri. Il primo dell'anno trionfò in Sud Africa, a East London, nella prima prova del campionato mondiale di Formula 1, la manifestazione più affascinante dello sport del volante. Fra 1 motori, particolarmente ragguardevoli le elaborazioni del veneto Padoan e del torinese Lavazza. Padoan, che lavora a Mestre, ha utilizzato 11 quattro cilindri di 1098 cmc della berlina « 124 » per le gare di Formula 8. In accordo al regolamento sportivo, ha ridotto la cilindrata al di sotto dei 1000 cmc, portando la potenza a 95 CV a 9500-9600 giri. Il costruttore prevede che questo motore debba dare gli stessi brillanti risultati di quello di serie: cosi, ì nostri piloti non dovranno più indirizzarsi unicamente verso motori inglesi, ma avranno una possibilità di scelta. Lavazza si è accontentato di lavorare attorno alla 500. E' un giovane che ha Vhobb'j della meccanica. Ragioniere, contabile in una banca torinese, quando può abbandona carta e penna per rifugiarsi nel garage della sua villetta della periferia e trafficare attorno ai motori. La sua 500 ha una potenza di 35 CV (sono 18 nella versione normale) e raggiunge i 140 all'ora. Un bancario « sprint ». La Mostra osserverà 11 seguente orario: 10-12,30 e 14,30-23 nel giorni feriali e 10-23 il sabato e la domenica. Il prezzo d'ingresso, fissato in lire 300, dà diritto anche a visitare il Museo dell'Auto. E' una splendida occasione per rendersi conto — accostando passato e presente — del progressi della tecnica automobilistica, di cui le vetture da competizione sono sempre state l'avanguardia. Michele Fenu

Luoghi citati: Daytona, Daytona Beach, East London, Florida, Maranello, Monza, Ruffia, Stati Uniti, Sud Africa, Torino