Ciclisti italiani e francesi domani nel G.P. di Monaco

Ciclisti italiani e francesi domani nel G.P. di Monaco Felice Gimondi riuscita si riallaccia ad un'altra corsa, nella speranza di uguale fortuna. E' stato divertente il Trofeo Laigueglia di domenica? Ebbene, ecco che la curiosità, risvegliata, si proietta sul Gran Premio di Monaco, che figura in tabellone domani e che dovrebbe vedere alla partenza, dal più al meno, gli stessi protagonisti della gara italiana. Diciamo « dovrebbe », Queste sono competizioni che hanno il pericolo di qualche forfait a sorpresa. Ma, ancora ieri, Pezzi ha confermato la presenza di Gimondi e di Zilioli al comando dell'intera Salvarani, ed altrettanto certa si considera l'adesione della Molteni, con Balmamion, della Vittadello, con Dancelli, e della Filotex con un Bitossi dal morale alle stelle per il trionfo di domenica. Contro gli italiani, parecchi stranieri: della partita, Poulidor, Janssen, Guyot, Jourden, tanto per citare nomi famosi. La corsa è discretamente impegnativa e si snoderà su un circuito di 40 chilometri da ripetere quattro volte, un circuito costellato di salite magari brevi, ma dalla secca pendenza, in modo da lasciar campo libero alle iniziative dei meglio preparati. E, se da un lato sarà interessante vedere all'opera soprattutto quel Bernard Guyot che domenica a Laigueglia non ha potuto allinearsi al via perché gli mancava la regolare licenza della sua Federazione, dall'altro lato gli italiani potrebbero una volta ancora imporsi grazie ad un allenamento che sembra destinato a dare notevoli frutti. Bitos3i è in grado ài metter a profitto la sua abilità nello scegliere il momento giusto per piazzare lo scatto risolutivo, mentre Gimondi e Zilioli, che quest'anno difendono gli identici colori, rappresentano una coppia de-.tìnata a giocar un ruolo importante nell'arco dell'intera stagione. Il bergamasco mai è stato cosi in forma al mese di febbraio e domenica ha condotto una corsa di sorprendente autorità, mentre Zilioli, quando si è scatenato sulla salita di Testico, ha lasciato « surplace » Anquetil ed Aimar, in modo da soddisfare pienamente Luciano Pezzi, l'abile direttore sportivo della Salvarani. Pezzi ha avuto parole di franco elogio per il suo nuovo atleta che, da parte sua, sta benissimo nell'ambiente fraterno della «casa» di Baganzola. E c'è da ritenere che Italo non perderà tempo per dimostrare in pratica che Pezzi ha scelto con saggezza quando l'ha voluto in squadra accanto a Gimondi. Dopo il Gran Premio di Monaco, le «forze» del ciclismo si divideranno. Taluni corridori, tra cui Gimondi e Zilioli, si fermeranno sulla costa per disputare domenica la Nizza-Genova, il resto invece, o in aereo o via mare, dirotterà verso la Sardegna, dove domenica si svolge il circuito di Alghero e lunedì comincerà il Giro che durerà sino al S marzo L'elenco degli iscritti alla manifestazione sarda è nutrito: con la Bic (Anquetil), la Salamini (Adorni), la Televizier (Kartstens), la Germanvox (Taccone), la Romeo (Plankaert), la Vittadello (Dancelli), la Molteni (Motta) e la Filotex (Bitossi) sarà in campo pure la Salvarani, che solo ieri ha raggiunto l'accordo con gli organizzatori. Un'ultima buona notizia. E' nata una nuova squadra, la Max Meyer, che avrà come « general manager » Alceo Moretti, il dirigente che già, a suo tempo, si interessò della Tricoflliìia - Coppi, della Springoil e della Filotex, La nuova formazione avrà come responsabile tecnico Gastone Nencini ed assumerà una decina di atleti. Drago e Galbo sono già sicuri del t posto » e per gli altri corridori si fanno i nomi di Cucchietti, di Manza, di Vendemmiati e di Sambi. Gigi Boccacini Ciclisti italiani e francesi domani nel G.P. di Monaco Felice Gimondi, Zilioli, Dancelli, Balmamion e Bitossi contro Poulidor, Jourden, Guyot - La corsa si svolge su un circuito di 40 km da ripetere 4 volte - I prossimi impegni dei corridori 71 ciclismo, quest'anno, ha avuto un ottimo avvio e sono stati sufficienti i risultati d'un giorno solo per ridestar l'ambiente dal relativo disinteresse abituale nei mesi di riposo. Domenica si sono corse due gare, una (di ciclocross) a Zurigo e l'altra a Latgueglia. A Zurigo, Longo ha conquistato il quinto titolo mondiale della sua bella carriera, a Laigueglia, invece ha vinto Bitossi, e, nella scia del toscano, si sono brillantemente comportati Gimondi, Zilioli e Dancelli, da parte nostra, ed Anquetil. Janssen ed Aimar, tra gli stranieri. Ora, se il campionato di ciclocross rappresenta una manifestazione a se stante, che non proietta conseguenze nel futuro, la gara di Laigueglia, presentando molti fuoriclasse già in discrete condizioni di forma, è servita ad accendere un'improvvisa fiammata d'entusiasmo, sottolineando le 'abitudini nuove del ciclismo che, ormai, al di qua ed al di là delle frontiere, più, non aspetta la Milano-Sanremo per presentare spettacoli di convincente attualità. Il ciclismo, in altre parole, anticipa la primavera, ed il programma subito è ricco, poiché gli atleti affrontano ogni corsa con una sbalorditiva garanzia d'impegno. Forse è un male, questo severo impiego di energie alle primissime battute di una intensa stagione; comunque, pur se tale ordine d'idee è discutibile, la realtà resta Quella che è e trasforma avvenimenti una volta di second'ordine in avvenimenti di discreto richiamo, nei quali la lotta divampa né più né meno | che in gare della vecchia tradizione. Nessuno vuole esagerare, ed ingigantire il valore, di vittoria o di sconfitta di queste scorcio iniziale. Ma l'attenzione dei- tifosi, in un certo senso, è una reazione a catena, che da una corsa