Per il pugile Scorda è finito un incubo: i medici lo hanno autorizzato a tornare sul ring

Per il pugile Scorda è finito un incubo: i medici lo hanno autorizzato a tornare sul ring Per il pugile Scorda è finito un incubo: i medici lo hanno autorizzato a tornare sul ring L'atleta torinese era stato colpito da malore sabato pomeriggio - Appena dimesso dall'ospedale, ha voluto sottoporsi ai controlli necessari per accertare la sua idoneità alla boxe - Il rassicurante verdetto del Centro di medicina dello sport Un verdetto emesso dal Centro torinese di medicina dello sport, ha chiuso nel più soddisfacente del modi la emozionante e sfortunata vicenda del pugile Armando Scorda. Il trentenne atleta torinese, colpito da malore sabato pomeriggio mentre si trovava solo in casa, era stato dimesso domenica mattina dall'ospedale delle Molinette in buone condizioni fìsiche per quanto riguardava la possibilità di riprendere Il suo lavoro al di fuori del ring. Scorda, però, ha voluto sottoporsi a tutti i controlli necessari per accertare la aua efficienza fisica in campo sportivo, nella preoccupazione che 11 malessere da cui era stato colpito fosse da mettere in relazione con la sconfìtta per abbandono subita il 10 febbraio a Livorno. Accompagnato dalla sorella, Armando Scorda si è presentato ieri sera alle 18 al Centro medico-sportivo torinese. Ne è uscito dopo un'ora e mezzo, completamente rassicurato circa il suo avvenire di pugile. Gli scrupolosi controlli a cui lo hanno sottoposto il professore Wyss ed i suoi collaboratori hanno fatto svanire l'incubo che da due giorni 10 tormentava. Scorda, se vorrà, potrà continuare a salire sul ring. Al termine dei controlli sanitari, il prof. Wyss ha rilasciato, in proposito, questa dichiarazione ufficiale, che tronca ogni dubbio sull'idoneità di Scorda a continuare il suo duro mestiere di boxeur: < L'esame clinico del pugile Scorda permette di escludere che 11 recente episodio morboso presentato sia conseguenza diretta dell'ultimo incontro sostenuto a Livorno. Dal 10 sera al 18, l'intervallo di tempo è già notevole e rassicurante di per sé. Inoltre In questi otto giorni tutte le attività della vita di relazione e vegetativa del pugile si sono svolte in maniera del tutto regolare. Egualmente regolari appaiono oggi, a 48 ore dalla crisi. «La crisi stessa è piuttosto da considerare come un episodio a se stante. Al momento, sulla base dei dati anamnesici raccolti presso 11 soggetto ed i suoi familiari, rimane difficile stabilire se nel malore abbia avuto maggiore peso il quadro di dispepsia acuta già avvertita da Scorda nella mattinata, oppure una lenta intossicazione da ossido di carbonio proveniente da una cattiva combustione della stufa, o la sia pure non eccessiva dose di cognac bevuta nel pomeriggio oppure com'è probabile, il concorso di tutti questi fattori ». « Comunque — cosi conclude 11 prof. Wyss — si può affermare che Scorda è in grado di tornare alla boxe », g. Pig¬ li pugile Scorda, a sinistra, e il prof. Wyss dopo la visita

Persone citate: Armando Scorda, Scorda, Wyss

Luoghi citati: Livorno