Il «padre dell'atomica» americana si era ritirato per darsi alla filosofia di Nicola Caracciolo
Il «padre dell'atomica» americana si era ritirato per darsi alla filosofia Il «padre dell'atomica» americana si era ritirato per darsi alla filosofia Nel giugno scorso, tormentato dai dubbi, si dimise da direttore dell'Istituto di Princeton - In una lettera scrìsse che intendeva "chiarire in sede filosofica e storica il contributo della scienza alla vita dell'uomo" (Dal nostro corrispondente) Washington, 20 febbraio. Robert Oppenheimer, considerato da molti 11 padre della bomba atomlcai è morto dl cancro alla gola a Princeton, dove era direttore dell'Jnstitu te for Advanced atudy. La sua carriera e il corso del suol pensierl negli ultimi venti anni hanno fatto dl lui uno del per sonaggi più enigmatici nel m0ndo dei fisici che hanno creato le armi nucleari. E' sta to a volta a volta idolatrato come uno dei pochi scienziati cne abbiano avuto 11 coraggio di affrontare le conseguenze morali della scoperta dell'ener già atomica e come un oppor tunlsta desideroso soltanto dl fare carriera Nel 1954 nel periodo del mac cartismo, la Commissione ato mica americana decise che, sebbene non yi fossero prove della sua scarsa lealtà verso gli Stati Uniti, le sue associa zioni con comunisti « andavano molto al di là dei limiti di una prudenza tollerabile*.1 L'anno scorso invece un suo amico di gioventù, Hakon Chevalier, in ™ libro che Oppenheimer ri flutò dl commentare sostenne che * scienzato si era prestato Per conquistarsi la fiducia del servizl investigativi americani a dare informazioni sui suol - Nel 1963 la Commissione atomica americana decise di fare ammenda per le accuse . lanciate nove anni prima coni te0 oppenheimer. Gll diede 11 - «Ferml Award», un'onorlfl a cenza per merm scientifici al a o e o a o tissimi, cioè «per i suoi contributi nel campo della fisica teorica e dell'organizzazione scientifica e amministrativa ». In particolare venne onorato « per i suoi studi sullo sviluppo l'uso e il controllo del l'energia atomica ». Il premio gli venne dato dall'allora vice presidente Johnson. La ceri monta aveva qualcosa dl slm b1ccriasvcsmncqNdea a e o o e bollco. Oppenheimer era stato 11 più conosciuto e discusso caso negli Stati Uniti dl «caccia alle streghe ». La sua carriera era stata spezzata non in base ad accuse precise e a un giudizio obbiettivo, ma semplicemente perché in gioventù aveva avuto delle amicizie in ambienti dl estrema sinistra. Il giudizio della Commissione atomica americana nel '54 lo aveva escluso dal campi di ricerca scientifica ai quali egli era più interessato. Nel 1963 conferirgli con grande pompa 11 « Premio Fermi » era un modo per dir chiaro al mondo che l'America rinnegava il maccartismo. Oppenheimer era stato messo Botto inchiesta nel 1952 dall'amministrazione Truman, che però non aveva preso nessun provvedimento contro di lui. E* stato sotto l'amministrazione Eisenhower che Lewis Strauss, presidente , della Commissione atomica americana, ordinò di nuovo un'inchiesta in seguito alla quale il presidente gli Impedì di lavorare in campi scien tifici che avessero importanza militare. Poco dopo lo scien ziato fu nominato direttore dell'istituto di Princeton, dal quale si dimise nel giugno scorso per proseguire per conto proprio gli studi allo scopo di chiarire — cosi disse in una lettera — «in sede storica e filosofica db che le scienze hanno portato alla vita umana ». Quanti lo conobbero da vicino sono convinti che per lo meno da qualche anno Oppenheimer era tormentato da dubbi su quello che era stato il suo ruolo nel costruire le bombe atomiche che distrussero Hiroshima e Nagasaki Fu lui tra il '43 e il '45 a dirigere 1 laboratori di Los Alamos, dove vennero effettuati 1 primi esperimenti nucleari americani e — secondo il parere dl molti — Benza le Bue capacità è dubbio che la borri ba atomica sarebbe stata costruita così presto. L'ultima parte della sua vita èncpmcC è stata dedicata a questo genere di problemi: come riconciliare la ricerca pura in campo scientifico con esigenze di moralità e di responsabilità collettive. Nicola Caracciolo
Persone citate: Benza, Chevalier, Eisenhower, Johnson, Lewis Strauss, Oppenheimer, Robert Oppenheimer
Luoghi citati: America, Hiroshima, Nagasaki, Stati Uniti, Washington
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