L'incredibile storia della fornitura di una piccola gru alla Marina militare

L'incredibile storia della fornitura di una piccola gru alla Marina militare i-ette re ai. n i r e t toee L'incredibile storia della fornitura di una piccola gru alla Marina militare Il valore dell'apparecchio era di 198 mila lire - Le trattative ebbero inizio il 31 gennaio 1966 - Dopo otto mesi e mezzo le «pratiche» richieste dalla pubblica amministrazione costavano alla ditta torinese 66.425 lire - Ma non erano finite - Allora il titolare, giunto al culmine della pazienza, regalò la piccola gru alla Marina militare Signor Direttore, lo scorso anno la mìa ditta fu interpellata dalla Direzione della Marina Militare di San Bartolomeo, La Spezia, per la fornitura dì una gru a cavalletto dotata di paranco a mano. Si tratta, in altre parole, di un semplice e comunissimo mezzo di sollevamento. Debbo confessare che questo primo contatto con una Amministrazione Militare (mai prima d'allora, infatti, mi erano pervenute richieste) mi ha lasciato esterrefatto e dolorosamente stupito, sia per la valanga di adempimenti cui mi è stato imposto di sottostare, sia per la complessità di documenti di rito da cui sono stato sommerso e sia, infine, per il sistema anacronistico (ancorato al 1910) che regola ancor oggi — rendendole far raginose e interminabili — trattative che nella privata attività si risolvono nel volge re di pochissimi giorni e con un semplice scambio di corri Bpondenza. A parte — e a comprova delle mie asserzio ni — traccio sommariamente l'iter della trattativa. Ho voluto seguire le norme imposte, per vedere dove si sarebbe andati a finire. Ad un certo punto, tuttavia, ho dovuto arrendermi e rinunciare a proseguire un affare la cui conclusione avrebbe rappresentato non solo un onere insostenibile, ma ancora un danno reale non Indifferente che non può non preoccupare qualsiasi amministratore oculato. Desidero, qui e per inciso, far rilevare la assoluta sproporzione tra la procedura e la economicità del dispositivo che doveva essere fornito: contro le 198.000 lire del materiale, al momento di dover dare corso alla fornitura risultavano già oneri per un importo di L. 66.425 salvo conguaglio e salvo, naturalmente, le spese di trasferimento dello scrivente a La Spezia (sic!) per la stipulazione del contratto, oppure quelle della procura per delega ad altra persona. Trovo perlomeno strano e Inconcepibile che nell'anno di grazia 1966 la burocrazia amministrativa dello Stato pretenda da un eventuale fornitore di essere seguita in una prassi che non esito a definire illogica, oltre che inutile, in ordine ai controlli e alle ga ranzie che si richiedono. 31-1-1966: la direzione di Munizionamento di San Bartolomeo di La Spezia, con sua nota prot 1569 - Serv. M. Sez Tecn., chiede informazioni circa la possibilità della mia ditta in merito alla fornitura sopra indicata; 2.5-2-1966.- mancando istruzioni precise, la mia ditta inoltra in risposta, l'offerta n. 58/66 in carta libera, per materiale che ritiene soddisfi la richiesta e per un importo complessivo di L 198.000; 2-8-1966: la direzione del Munizionamento di Aulla, con nota prot. 11411/240 Uff. Amm.vo — sez. G.A.C. — dopo aver fatto rilevare che l'offerta 58/ 66 del 23/2/66 era stata redatta su carta semplice — comunica l'avvenuta autorizzazione del Ministero della Difesa (Marinarmi) Roma per l'acquisto del materiale offerto, mediante stipulazione di contratto in forma pubblico-amministrativa Richiede, quindi: nuova offerta in 3 copie, di cui una in carta da bollo, con: 1) l'indicazione precisa della ditta; 2) la dichiarazione di accettare senza riserve le condizioni generali d'appalto in vigore nella M. M. (R. D. 13/3/1910 n. 135) in quanto non modificate o in contrasto con le disposizioni del Regolamento Serv Arsenali di cui al R. D. 23/11/1939 n. 1898; 3) generalità e qualità giuridica del fornitore; 4) importo della fornitura in cifra e in lettere; 5) termini di consegna del materiale, reso franco di ogni spesa nei locali della Giunta di Ricezione dell'Arsenale Militare di La Spezia; 6) l'accettazione di stipulare il contratto in forma pubblico-amministrativa con l'onere delle spese di registro, carte bollate, copie, ecc.; 7) dichiarazione che il materiale da fornire è assolutamente nuovo e sarà accompagnato da regolare certifica.to d'origine; 8) nominativo della ditta costruttrice del materiale; 9) dichiarazione dì completa e diretta responsabilità per i diritti di esclusiva e di privativa industriale che potessero essere vantati sia dalla ditta costruttrice sia da terzi, nianlevando l'Amministrazione M. M. da ogni molestia 10) impegno di garanzia del materiale per 6 mesi dalia sua accettazione; l'offerta deve inoltre essere corredata da: a) descrizione tecnica e illustrazioni debitamente bollate presso l'Ufficio del Registro e firmate dalla ditta; b) certiflca'o ritV.u C.C.l.A con le generalità del'r. persone ohe hanno la facoltà di ri di maProportara ta gtraNgenpraonaccmedano1,chl'ofmechbobo1M.rimcoprtrariato,Iflscuotere e quietanzare nonché di impegnare, con la loro firma, la ditta; c) quietanza della Tesoreria Provinciale dello Stato, di Importo pari al 109é dell'ammontare complessivo dell'offerta, a titolo di deposito cauzionale a garanzia degli obblighi contrattuali. Nel chiedere la massima urgenza per il prosieguo della pratica, si rammentano gli oneri a carico della ditta e si accenna al fatto che il pagamento avverrà secondo le modalità stabilite dalla M.M. (ohe non vengono precisate) 1,-8-1966: aderendo alle richieste, la mia ditta inoltra l'offerta completa delle documentazioni e dichiarazioni richieste. La spesa fra carta bollata, certificati, cauzione, bolli, etc. è già di L. 31.375, 17-10-1.966: l'Ufficio Contratti M.M. di La Spezia, con riferimento all'offerta del 4-8-1966, comunica la aggiudicazione provvisoria alla mia ditta e a trattativa privata, del materiale offerto. Chiede, frattanto, il versamento di L. 35.000 (salvo conguaglio) alla Sezione della Tesoreria provinciale di La Spezia per spese di registro, bolli, copie inerenti al contratto (oltre L. 50 per bollo di quietanza) In pari tempo, mi si domanda di comunicare se alla stipulazione del contratto, da eseguirsi a La Spezia, interverrà personalmente lo scrivente poiché: «'n caso contrario si dovrà inviare, con cortese sollecitudine, la regolare procura notarile di altra persona delegata ». Duicis in fundo, si richiede di comunicare il domicilio eletto dalla mia ditta in La Spezia, ai sensi dell'art. 15 delle Condizioni Generali d'Appalto (R.D. 135 del 13-3-1910). 17-10-1966: lo scrivente si arrende e decide di regalare il dispositivo alla Marina Militare. La mia critica — rivolta non tanto alla Marina Militare quanto, piuttosto, al sistema — vuole, soprattutto, porre in rilievo l'assurdità di norme codificate in Regolamenti che nessuno conosce e incompati bili con 1 tempi, validi unicamente a inficiare la convenienza dell'affare la cui economicità può essere salvaguardata soltanto con l'esposizione nelle offerte iniziali di quotazioni che tengano conto di tutti I successivi oneri: il che non mi sembra né onesto né giusto. A riprova dell'assoluta .assenza dì considerazioni dì Interesse personale dal rilievi mossi, ho deciso — anche a dimostrazione del mio vivo attaccamento alla Marina Mili tare, di cui faccio parte tuttora come Ufficiale di S.M. di complemento Ui congedo, di donare alla Direzione del Munizionamento di Aulla i-I materiale, oggetto della mia offerta dei 23-2-1966. Confido che tale procedura inusitata possa essere accolta da codesto Ufficio Contratti e, in attesa di ricevere un cenno di accettazione della mia proposta, mi è gradito inviare i migliori saluti. Jnp. Lino Donvito S.T.V. di complemento

Persone citate: Lino Donvito S.t.v., Marina Mili