Bonn appoggerà gli inglesi perché siano ammessi nel Mec

Bonn appoggerà gli inglesi perché siano ammessi nel Mec Conclusi i colloqui Kiesinger-Wilson Dc Bonn appoggerà gli inglesi perché siano ammessi nel Mec Ma l'incognita è De Gaulle - 1 tedeschi non hanno promesso di fare opera di persuasione sul Generale (Dal nostro corrispondente) Bonn, 16 febbraio. L'incontro anglo-tedesco tra il premier Wilson e il Cancelliere Kiesinger e i ministri degli Esteri Brown e Brandt ha avuto risultati inferiori a quelli sperati dagli inglesi, ma non cosi negativi nome si era temuto tre giorni fa, dopo la visita di Klesingur a Londra Bonn ai è dichiarata favorevole all'ingresso della Gran Bretagna nel Mercato Comune e il Cancelliere Kiesinger ha detto che il suo governo « si esprimerà ancor più che in passato per appoggiare la richiesta inglese». Tuttavia Bonn non ha promesso di fare quell'opera di mediazione presso il generale De Gaulle che era quanto Londra si attendeva dagli amici tedeschi. E' stato lasciato intendere agli ospiti inglesi che spetta a loro stessi far mutare opinione al Presidente francese. Da quanto il Premier inglese ha detto stamane ai gior nalisti dopo la conclusione del- i e n e o . , i a i l'incontro e da quello che nel pomeriggio ha spiegato il por tavoce del governo tedesco Von Hase, si ricava che l'incontro è consistito in un'espo sizione di problemi concreti, in un approfondito esame di tut te le questioni tecniche, men tre sono state evitate con cura le scottanti questioni politiche che avrebbero potuto gettare un'ombra sulla buona atmo sfera. Wilson ha detto che le con versazioni sono state « straordinariamente utili », ma non ha voluto dire se ora, dopo ia quarta tappa del suo « giro d'Europa » (Roma, Parigi, Bru xelies, Bonn) le probabilità di un'adesione inglese al Mec sia no aumentate o diminuite. Ha detto, e il portavoce tedesco lo ha ribadito più tardi, che la Gran Bretagna aspira «in assoluta serietà » ad entrare nel Mercato comune come partner che accetta tutti gli accordi, aggiungendo tuttavia subito dopo- «se i più importanti interessi della Gran Brc tayna, anzitutto in relazioni' con il Commonwealth, verranno salvaguardati ». Per quel che riguarda il futuro, Wilson non ha voluto esprimersi, né ha voluto dire quando sarà possibile aspettarsi che la Gran Bretagna avanzi la richiesta ufficiale dì aderire al Mercato comune. W"son ha detto, e Brown che gli sedeva al fianco annuiva, che bisogna dar tempo al tempo compiere un passo dopo l'altro. Entro febbraio egli si recherà a Lussemburgo e all'inizio di marzo in Olanda per concludere il giro d'orizzonte europeo. Soltanto più tardi '1 governo inglese deciderà, 'n stretto contatto con i paesi del Mec e con quelli della Zona di libero scambio, i quali nel frattempo si saranno consultati fra di loro, se « dopo lo scacco delle trattative nel gennaio 1963 » sia venuto 11 momento di rinnovare la richiesta inglese di adesione al Mercato comune europeo. Ogni previsione, sia positiva che negativa, è prematura, ha detto diverse volte il Primo ministro inglese, lasciando intendere — senza dirlo — che la grande incognita rimane sempre il Presidente francese. t. s, pNNdp—tvfap

Persone citate: Brandt, Brown, De Gaulle, Kiesinger, Von Hase, Wilson Dc Bonn