L'imposta cedolare all'esame del Governo

L'imposta cedolare all'esame del Governo Riunione ristretta, presieduta dall'on. Moro L'imposta cedolare all'esame del Governo Colombo: "Non abbiamo ancora deciso" - Si parla di una proroga del regime attuale, in attesa delia riforma delle società per azioni (Nostro servizio particolare) Roma, 15 febbraio. far. ba.) Sotto la presidenza di Moro ha avuto luogo stamane a Palazzo Chigi una riunione interministeriale dedicata alla questione della cedolare. Il ministro Colombo, a riunione finita, ha tenuto a precisare ai giornalisti che era stato fatto «un esame prevalentemente tecnico dei problemi connessi alle società per azioni e alla cedolare». Alla domanda se «1 due provvedimenti sono già stati messi a punto», il ministro del Tesoro si è limitato a rispondere: «Non ancora. Siamo alla fase d'esame ». Una decisione non può peraltro tardare. La modifica provvisoria del regime tributarlo viene infatti a scadere Il 23 febbraio. Poiché è da escludere il ritorno puro e semplice alla formula lni- ziale dell'Imposta unica del 15 per cento (d'acconto per i residenti In Italia e «secca» per l non residenti), occorre in ogni caso un provvedimento del governo; esso assumerà, inevitabilmente, la forma di un decreto-legge. Quanto al contenuto, l'ipotesi più verosimile è sempre quella di una proroga con qualche modifica rispetto alla situazione vigente. Si tratterebbe di un compromesso tra ta tesi socialista, favorevole al ritorno alla cedolare d'acconto del 15 per cento salvo chfl per gli stranieri e ì piccoli redditieri, e la tesi attribuita oggi a Colombo di una proroga pura e semplice di sei mesi in attesa di poter collegare il nuovo regime della cedolare ad uno «stralcio» della riforma delle società per azioni.

Persone citate: Governo Colombo

Luoghi citati: Italia, Roma