La Samp battuta dal Lecco dopo I calci di rigore: 4 a 5 di Bruno Bernardi

La Samp battuta dal Lecco dopo I calci di rigore: 4 a 5 Le due squadre di testa della serie B eliminate dalla Coppa Italia La Samp battuta dal Lecco dopo I calci di rigore: 4 a 5 La partita si chiude sull'I a 1 (autorete del lombardo Bacher e goal di Bonfanti) - Nei tempi supplementari il ligure Francesconi colpisce un palo - Nella gara dei «penalties» Azzìmonti è più bravo di Tentorio è Frustalupi - A Marassi i sampdoriani non perdevano da un anno (Dal nostro Inviato speciale) Genova, 15 febbraio. Risultato a sorpresa a Marassi: il Lecco ha battuto la Sampdoria per S a 4 qualificandosi nei quarti di finale di Ooppa Italia. Centoventi mtnuti di gioco non sono stati sufficienti a designare la squadra vincente; ci sono voluti i calci di rigore. I tempi regolamentari si erano infatti chiusi in parità, un goal per parte. Entrambi segnati nella ripresa: autorete del giocatore lombardo Bacher (19') e pareggio di Bonfanti (22') con l'unico tiro indirizzato verso la porta dei liguri nel corso della partita. A reti inviolate la successiva mezz'ora supplementare. Decisione, dunque, ai calci di rigore. Sei per parte. Dal dischetto, la mezz'ala blu-celeste Azzimonti, è stata più abile degli « Specialisti » sampdoriani, Tentorìo e Frustalupi. Azzimonti ha trasformato 4 « penaltie3 », gli altri due li ha parati Matteucci. Tentorio ne ha realizzati tre di seguito, suscitando vane illusioni, poi ha colpito un palo e si è visto, deviare da Meraviglia a quinto. Frustalupi ha indirizzato il tiro decisivo sul montante (totale: S a 4 per il Lecco). La Sampdoria, unica squadra àncora imbattuta fra le trentotto della serie A e B, ha perso così il primato che deteneva da lungo tempo. Da un anno esatto nessuna squadra riusciva ad espugnare Marassi: L'ultimo insuccesso risale al 22 maggio scorso, a Torino, nella gara co* elusiva del torneo 1965-66 contro la Juventus. Quel giorno i blu-cerchiati persero per Baie un goal di Menichelli li condannò alla sèrie B. . Il Lecco, « fanalino di' Coda» della serie A, si è dunque prèso. il lusso di affermarsi, sia pure con i rigori, sulla capolista della serie B, che tutti pronosticano avviata versò' sicura promozione. Il direttore tecnico Ber¬ lino del rigori realizzati dal sampdoriano Tentorio nella partita contro il Lecco (Tel:) nardini, alla vigilia dell'incontro, aveva dichiarato Ohe ta sua squadra, prima dèlia sèrie addétta, avrebbe dovuto dimostrare di « essere all'altezza dell'ultima di serie A ». Le speranze del tecnico romano sono andate deluse: l'orgoglio del Lecco, 'con l'aiuto della fortuna, ha fatto il « oolpo gobbo ». I blu-cerchiati, scesi in campo nella formazione vittoriosa a Pisa, con l'unica variante rappresentata da Matteucci fra i pali al posto di Bottata, avevano cominciato la partita con un po' di prudènza. Il Lecco, dal canto suo, ricuperava due pedine importanti: Clerici e Angelillo. Lo slancio di Crietin. smanioso di ben figurate, era frenato dall'irruente Bacher, che non esitava a commettere falli pur di bloccare il pericoloso antagonista. Dopo un quarto d'ora, trascorso sènza emozioni, il Lecco, quasi si trattasse di un incontro valevole per la salvezza, si rinchiude nella propria metà campo, lasciando al vivace Canella, al confusionario Clèrici e a incerti il compitò di impensierire la difesa avversarla. La Sampdoria progressivamente prendeva il sopravvento e con la regìa dell'ottimo Frustalupi — calato nel finale dopo aver sovrastato nèttamente Xngelillo — e il massacrante lavoro di spola del tecnico Vieri minacciava sovente la porta di Meraviglia, sterile comunque l'offensiva dei locali, che chiamano al lavoro Meraviglia un paio di volte, con Vieri (to') e Frustalupi (28'). Tiri di Francesconi, Tentorio, Cristin e ancora Vieri terminavano sul fondo. Matteucci era praticamente inoperoso. Nella ripresa il Lecco apportava- una variante: Bonfanti e non Incerti (rimasto negli spogliatoi) all'ala de-:, stra. Premeva sempre la Sampdoria senea riuscire a sfondare. L'esperto « libero » Malatrasi, Schiavo, Bacher e i due terzini tamponavano le azioni dei liguri. Timidi t contropiedi dei lecchesi. Al 17', sul fronte opposto, una indecisione di Vincenzi per poco non provocava un serio pericolo,, fortunatamente Clerici non era il solito opportunista e l'azione non aveva esito. Dopo questo scampato pericolo, la Sampdoria si portava in vantaggio. Un errore di Azzimonti permetteva a Cristin, nella posizione di ala destra, di effettuare, quasi sulla alinea di fondo, un forte traversone al centro. Il pallone, respinto da Meraviglia, era raccolto, appena dentro l'area di rigore, da Francesconi, che calciava in porta oon decisione. La spaccata di Bacher correggeva la traiettoria spiazzando Meraviglia. Uno a zero. Un autentico infortunio. Tutti si aspettavano il raddoppio, invece il Lecco aveva un'immediata reazione e pareggiava. Era il 88': Del/Ino atterrava sul fondo Bonfanti. Punizione. Batteva Angelino. Vincenzi respingeva di testa, sulla palla si avventava Bonfanti scaraventando alle spalle di Matteucci. Uno a uno. Tutto da rifare. Al 87' Canella segnava un altro goal per il Lecco, giustamente annullato per fuori gioco. La Samp insisteva, ma erano inevitabili i tempi supplementari. Questi vedevano il Lécco più fresco, che, giocando sulla difensiva per novanta minuti, ei era risparmiato. Da segnalare, al 6' del primo tempo supplementare, un'irresistibile discesa del ligure Francesconi che sferrava un tiro che colpiva in pièno il montante sinistro. Nessun altro goal, poi i rigóri ohe Costavano l'eliminazione della Sampdoria dalla Coppa Italia 1966-1961. Bruno Bernardi

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