Negata la liberlà a Torino ai testi francesi arrestati

Negata la liberlà a Torino ai testi francesi arrestati Negata la liberlà a Torino ai testi francesi arrestati I due, accasati di falsa testimonianza in Assise, hanno parzialmente ritrattato - I giudici decidono oggi la loro sorte e quella di un terzo incriminato e a i e di » ee. in i a u a a ln u o ò el à ne fia I due francesi che, davanti alla Corte d'Assise di Torino, per scagionare un amico imputato di furto, si sono fatti arrestare con l'imputazione di falsa testimonianza, hanno parzialmente ritrattato le loro dichiarazioni e, con ogni probabilità, potranno tornare liberi oggi In giornata. Anche il terzo testimone finito alle «Nuove», fratello di uno dei due maggiori imputati, si è dimostrato assai meno sicuro nel sostenere la sua pericolosa versione. II processo, ripreso alle 16 di ieri, si è aperto con un'eccezione della difesa. « I due cittadini francesi — ha osservato uno degli avvocati d'ufficio — chiedono di parlare con il loro Consolato allo scopo di poter scegliere un patrono di fiducia ». Jack Coche, il biondino di Lione impiegato alle Dogane, ha precisato: « L'avvocato che lei mi ha concesso, signor presidente, pub essere bravissimo, ma io preferisco farmi difendere da quellq che mi verrà indicato dal mio Console ». L'udienza è stata quindi sospesa fino a quando, chiamato telefonicamente, non è giunto in aula il signor Adolphe Garelli, vice console di Francia a Torino. E finalmente, verso le 17,30, è stato convocato, in difesa di Jack Coche e di Giselle Parizot, l'avv. Giorgio DelgrosBO. A quel punto, Romeo Monari (il giovane che, sorpreso a rubare una macchina, puntò una pistola contro la guardia di P- S. Cecere) ha chiesto la parola: «/eri — ha detto — ho mentito La notte del furto, il eo agosto, verso l'uno, non ero solo Avevo un complice, ma non era Francesco Riccobene ». Quest' ultimo, riconosciuto dall'agente Cecere su un'altra auto, che passò accanto a quel la rubata dal Monari, ha sempre sostenuto che. quella notte, era in viaggio per l'Italia, su una macchina guidata dal Coche e in compagnia della Parizot. Presidente — Allora ci dica il nome di questo complice. Monari — Si chiama Jacques Barrier ed è di Lione. Non lo vedo da parecchi mesi. Era lui sulla « Citroen » blu. Avevo anche detto di aver perso la chiave dell'alloggio dove abitava con Francesco Riccobene. ma non è vero. La chiave l'aveva Barrier Sale alla pedana Giselle Parizot « Forse mi sono sbagliata — dice —, torse partimmo per Torino non la sera del 19 agosto, ma il giorno prima Presidente - Come mai ieri era così precisaf Parizot — Jlfi .sono confusa. Ho fatto riferimento ad un sabato, giorno in cui non lavoro Presidente — Cosa è venuta a fare a Torino il 23 ottobre scorso? Parizot (sorpresa) — A trovare Francesco Riccobene. che era in carcere. Ho avuto il permesso di colloquio presentandomi come fidanzata. Presidente - E fu in t/uella occasione che Riccobene le disse di venire a testimoniare in suo favoret Parizot — No, mi disse soltanto: « Ti ricordi che sei venuta con me in Italia il 19 agosto? ». E' la volta di Coche. « Anch'io — dice il giovane — non sono sicuro della data. E' possibile, comunque, che il viaggio in Italia sia avvenuto un giorno prima ». Pietro Riccobene, il terzo testimone arrestato, conferma dapprima di aver accompagnato il fratello Francesco alla Gare de Lyon la sera del 19 agosto, ma In seguito, dopo aver parlato con il suo difensore, l'avv. Balestra, ammette di avere qualche dubbio. L'alibi di Francesco Ricco- benchdnvintrindgdpriinlete11n bene appare Sèmpre più evanescente. L'agente Cecere, chiamato ancora una volta a deporre, ripete: « Sono sicuro nel modo più assoluto di aver visto Francesco Riccobene, la notte del to agosto, sulla "Ci troen" blu che mi passò vicino in corso Bramante, nei pressi delle Molinette, mentre inse guivo il Monari ». La difesa chiede, in vista della necessità di rinviare il processo, la libertà provviso ria per t tre testimoni che, in sostanza, hanno modificato le loro dichiarazioni. La Corte respinge l'istanza e rinvia 11 processo, per la conclusione, a stamane alle 10. g. a.