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Tonella, spavaldo e sicuro di sé rievoca i «colpi» ed elogia i compagni Tonella, spavaldo e sicuro di sé rievoca i «colpi» ed elogia i compagni Ad una contestazione del presidente ha replicato: « Noi abbiamo cercato sempre di evitare la violenza. Qualche volta abbiamo sparacchiato, ma a scopo intimidatorio» - Dopo la rapina alla Banca di Novara a Milano, abbandonarono l'auto e si mescolarono con la folla - Il bandito ha parlato anche della sua relazione con Franca Chiarvesio cor la quale si stabilì a Torino dove venne arrestato (Dal nostro corrispondente) Milano, 15 febbraio. E' continuato oggi davanti ai giudici della Corte d'Assise il processo contro i tre componenti della banda del lunedì che devono rispondere dì 17 rapine con un bottino di 170 milioni. L'intera giornata è stata occupata dall'interrogatorio di Franco Tonella. Il viso sempre sorridente, un atteggiamento sereno veramente Insolito per un'aula d'Assise. « Riprendo il mio racoonto di ieri — ha esordito oggi il Tonella. — Dopo la terza rapi na alla Cassa di Risparmio di Camatore io e Itagagnin "la varammo" da soli Ci "facemmo" due banche, a Sfilano il 16 luglio '62 e a Rivanazzano, in provinola di Pavia, il ti no vembre successivo ». Presidente — No, di questi <colpi» parleremo più avanti Parliamo, invece, della rapina alla Cassa Rurale di Caravag gio, del 16 gennaio 1963. In quell'occasione foste presenti tutti e tre... Tonella — Si, agimmo con le solite modalità, lo e Magagnin noleggiammo a Milano una « 1100 ». Non avevamo un obiettivo preciso. Passammo da Caravaggio e adocchiammo quella banca. Io scesi ed entrai per cambiare al cuni franchi svizzeri. Cosi eb bi modo di dare un'occhiata all'ambiente. Riconsegnammo la « 1100 ». Il 15 gennaio a Bergamo rubammo una Giù lietta. Fu possibile il furto con il nostro solito sistema: for zando il deflettore. Poi Magagnin sostituì alla Giulietta il blocco dell'avviamento. Di que sti particolari tecnici, si preoo capava sempre il Magagnin. Lui era il tecnico, perché ave va lavorato come meccanico alla General Motors. Franco Tonella è passato poi a rievocare la rapina alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di Genova (4 marzo '63 bottino diciannove milioni e mezzo). v Tonella — Non ci fu bisogno di alcun sopralluogo, i locali della banca si vedevano' bene anche dall'esterno. Rubammo una Giulietta a Pavia e la sera prima del -e colpo » dormipimo tutti e tre sull'auto, alla periferia di Genova. Il Magagnin entrò in banca con occhiali e cappello, il Brentan a viso aperto. Nella banca di Genova un impiegato, Tito Maestri Pieri fu colpito alla testa con 11 calcio della pistola. Tonella — Secondo me l'impiegato non deve aver riportato ferite gravi, cosi come risulta negli atti. Noi abbiamo sempre cercato di evitare la violenza. Qualche volta, è ve ro, abbiamo sparacohiato: ma sempre a scopo intimidatorio Presidente — Si, d'accordo ma quando si spara non si sa mai doi'e possono andare a finire i proiettili... Tonella (indignato) — Signor Presidente, noi abbiamo sempre fatto attenzione, sape vamo dove andavano le nostre pallottole. Presidente — A un certo momento voi avete avuto disposizione dei mitra... Tonella — Si, due li rubam mo ad Albenga, nella caserma dove il Magagnin aveva fatt il servizio militare come art gliere. Era pratico del posto e sapeva dov'era il magazzino Li rubammo nella notte tra il 89 e il SO gennaio '61/. Altre armi le acquistammo nell'està te del 'Gli a San Marino. Ma molte non le usammo: l'ho già detto, io sono un appassionato tanto che alcune avrei voluto denunciarle. Continuando nella serie del le ammissioni, Franco Tonell ha poi confessato altri due «colpi»: Credito Italiano di Genova (27 agosto '63. quindici milioni secondo il bandito, d ciassette e rotti secondo patrono di parte civile avvo cato Tardivo) e Banco di Na poli di Sampierdarena (6 marzo 1964, due milioni). In quest'occasione usarono per I prima volta un mitra. Tonella ha quindi raccon tato fra l'altro gli attimi che seguirono all'aggressione alla Banca Popolare di Novara di viale Regina Margherita a Milano. « Appena effettuata la rapina salimmo sull'auto e svoltammo per la prima trasversale. Abbandonammo la macchina accanto al marciapiede e ci allontanammo a piedi tranquillamente, senza fretta» Prima dì concludere la rievocazione delle sue imprese. Tonella ha ricordato i particolari del suo legame con Franca Chiarvesio. un'ex-bai lerina di night. La. conobbe a Stresa, la segui a Roma, a Tu nisi, a Torino, ad Alassio, a Sanremo e a Milano Marittima Qui la coppia ospitò per alcuni giorni Bruno Magagnin L'intrusione del complice fu motivo di un aspro litigio Franca Chiarvesio si lamentò infatti perché la presenza del Magagnin turbava la serenità della vacanza al mare. Franco Tonella e Franca Chlarve sio si stabilirono quindi definitivamente a Torino, in vla MacdoagseTotonostadInisicoimzideIMNaappafapropliil«ddnvdztaucCsdLhlesmdinstirT1fsDnaudphtnpRdalptsCPiBlacv Morghen 9 (l'appartamento fu acquistato per nove milioni) dove venne arrestato. Quindi 11 processo è stato aggiornato al pomeriggio ed proseguito fino a tarda sera sempre con l'Interrogatorio del Tonella. Dopo ore e ore di interrogatorio avverte stanchezza ma non perde 11 suo spirito caustico che lo ha spinto spesso ad elogiare 1 suoi compagni. In questa seconda fase delinterrogatorio l'approfondita meticolosa indagine del Presidente mira chiaramente a costruire pezzo per pezzo la imputazione finale di associazione per delinquere a carico del tre banditi. Presidente — Nella rapina lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMllllllllll di Rho venne sparato un colpo. ( Tonella — Mi pare sia stato il Brentan. Presidente — Nello stessa rapina il Magagnin ha colpito il direttore alla testa con uno sfollagente. Tonella — L'ho letto sui giornali: io non l'ho visto. Presidente — Allora le mostro il certificato medico: parla di lesioni alla testa guaribili in 5 giorni. Tonella — Ad essere sincero non posso precisare con esattezza: sono stanco ed ho in testa una tale confusione che lei nemmeno immagina. Con questa battuta l'udienza è stata tolta e 11 processo aggiornato a domani. g. m,