Un operaio e una cameriera videro il Bergamelli a Torino ?
Un operaio e una cameriera videro il Bergamelli a Torino ? Un operaio e una cameriera videro il Bergamelli a Torino ? Nel giorno delle rapine alle banche di Ciriè ed Alpignano - Ora l'imputato è a Monza, ma verrà presto messo a disposizione della magistratura torinese (Nostro servizio particolare) Milano, 14 febbraio. Scaduti 1 nove giorni di fermo, Guido Bergamelli, ritenuto dalla polizia uno dei rapinatori delle banche di Ciriè e Alpignano, è stato trasferito dalla questura milanese alle carceri di Monza. Ora è a disposizione della procura della Repubblica di quella città per essere interrogato su un altro episodio: l'assalto all'istituto di credito di Carueate. Dopo gli accertamenti del magistrato sarà forse trasferito a Torino. Alla Procura della Repubblica torinese sono stati trasmessi intanto gli indizi a suo carico raccolti dalla polizia di Milano. « Più che di indizi — ha precisato 11 dott. Reale capo della Squadra mobile milanese — si tratta di precisi elementi di responsabilità *. Alle prove raccolte nei giorni scorsi (il Bergamelli sarebbe stato visto a Torino nel ristorante di via Guido Reni: lo conferma una cameriera, sia pure con qualche esitazione; e il riconoscimento di Teresa Paravani in Braidotti, uno degli ostaggi dei banditi: la donna ha successivamente ritrattato, ma, secondo la polizia, soltanto perché spaventata da una lettera anonima) si sono aggiunte Ieri altre importanti conferme, La prima è il crollo dell'alibi presentato proprio dal Bergamelli. Egli dichiarò che il 16 gennaio, nell'ora delle rapine era andato in montagna a far legna con il cugino Samuele Questi ricorda l'episodio ma non è stato in grado di precisare la data. Una zia aveva invece detto ai carabinieri che Guido era rimasto tutto il giorno al capezzale di una parente malata. Ma sbagliava giorno: il 16 gennaio la parente era già ristabilita. Altra nuova testimonianza è quella di un giovane operaio Giovanni Gorna, 19 anni, di Caselle. Egli avrebbe dichia rato che il giorno della rapina alle 8, mentre andava al lavo ro in bicicletta (è operaio nel la fabbrica di carpenteria Fer roldi a Borgaro) vide ferma davanti al distributore dell'Ari una « 1300 » amaranto A bordo vi erano tre uomini Il Gorna si sarebbe chinato a guardarli. Quello al volante sarebbe stato Bergamelli. Il giovane riferì ì suoi sospetti alla polizia soltanto una settimana fa, spinto dal fratello più giovane, Giuseppe, d: 17 anni. Giuseppe ha aggiunto che da parecchio tempo aveva notato in paese una « 1300» i-ossa, con a bordo un tipo basso, tarchiato (il Bergamelli però è alto 1,90) e di essersi insospettito dopo aver letto l giornali. La «1300> continuerebbe a girare .nella zona L'ultima volta è stata vista sette giorni fa. Non si tratta dunque della macchina usata dai banditi che la polizia ha ritrovato ormai da dieci giorni Giovanni Gorna si è allontanato da casa venerdì Dice la madre: « E' un buon ragazzo, ma non ha tanta voglia di lavorare. Dopo un mese o due si stufa e va in giro in cerca di avventure, poi, quando non ha più soldi torna a casa Dell'auto rossa ha parlato anche a me, ma siccome dice tante bugie non gli avevo dato retta*. Mentre Guido Bergamelli veniva trasferito In carcere, la moglie Anna Maria Altana fa ceva ritorno a Pradalunga. Era triste, sconvolta: «Guido non c'entra niente in questa storia Non si è mai mosso da Pro dalunga ». Le sue dichiarazio ni sono state confermate da parecchie persone, tutte pron te a sostenere che il 16 gen naio Guido Bergamelli si tro vava in paese. Fra gli altr. Battista Moioli, proprietario del bar tabaccheria di via May zlni: «Quel giorno, fra le 9 le 11, Bergamelli e suo mogli* entrarono nel mio negozio So no sicuro della data perché mi chiesero dei cacciatorini eh' avevo esaurito. Li ordinai in quello stesso pomeriggio » c. s.
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