Con un'officina mobile smontavano di notte nel bosco le macchine rubate

Con un'officina mobile smontavano di notte nel bosco le macchine rubate U. Venaria, nei pressi della tenuta Ballotta Con un'officina mobile smontavano di notte nel bosco le macchine rubate I cinque complici sorpresi sul fatto dai carabinieri in piena notte e catturati - Proseguono le indagini per la sparatoria di Grugliaseo: l'orefice ferito è tornato nel suo negoaio Quattro ladri d'auto sono stati arrestati e uno denunciato dai carabinieri di Venaria. Non è ancora stato accertato di quanti furti sono responsabili: sembra di parecchi, perché la bàrtda era attrezzata Con un'officina mobile, per smontare na-:. pi.damente )e.. vetture, ^rubate. I cinque sonò: Celestino Crescenzo. 28 anni, via Barletta 114: Mario Carbone. 26 anni, sposato e padre di due figli, operaio, residente a Venaria. via Del Bonis 90: suo fratello Claudio, 19 anni, operaio, abitante con lui: Franco Di Stefani, 19 anni, via Venaria 5 e Giorgio Musumeci, 17 anni, operaio, via Lanzo 233. Le indagini erano iniziate circa due settimane fa: durante un pattugliamento nel pressi della caseina Bellona, presso La Mandria, i carabinieri avevano scoperto bulloni e viti sui prati. Si decideva di sorvegliare la zona: ogni notte, una pattuglia si appostava nei prati mentre altri carabinieri attendevano sulle camionette luogo la strada. Cosi fino all'altra notte quando la trappola è scattata Sono le 22.30. Il freddo è intenso. Alla incerta luce dei fari un camioncino avanza traballando lungo una sconnessa strada di campagna, si ferma accanto.ad un boschetto: scendono due giovani che vengono raggiunti quasi subito da altri tre con un secondo furgone. I cinque si mettono all'opera. Nascosta nel folto, mimetizzata con frasche, c'è una « Giulia »: in pochi minuti ne smontano le ruote, la radio, il motore. Con l'ausilio dell'officina in miniatura, allestita sul camioncino. I ladri lavorano alacremente con abilità. Ma nel momento In cui caricano il motore sul furgone. ntervengono i carabinieri. Gri-da. imprecazioni: tre complici scappano per 1 campi; il Crescenzo e il Di Stefani, balzano sul camion-officina ma sono raggiunti e arrestati. Di Stefani confessa di avere rubato la « Giulia » in piazza Vittorio. Appartiene a Luciano Capello, 35 anni, via Filadelfia 31. Sul camioncino, di proprietà del Crescenzo, vengono trovate parti di autovetture. Frattanto i carabinieri, attraverso il nume¬ ro di targa del furgone abban- 1 donato nel bosco, identificano 'il proprietario: Mario Carbone, giovane viene fermato ieri II mattina in casa: ha appena denunciato H furto del veicolo al commissarialo Madonna di Campagna. Un ingenuo tentativo per fabbricarsi un alibi. Con lui viene fermato anche il fratello. Infine si scopre l'identità del quinto complice. In serata il Crescenzo, i fratelli Carbone e il Di Stefani sono rinchiusi alle Nuove con l'imputazione di furto aggravato e associazione per delinquere. II Musumeci, in considerazione della sua minore età, è stato denunciato a piede libero. — Proseguono serrate le in daglni per identificare i due rapinatori che giovedì scorso hanno assaltato l'oreficeria di Guido Bonetti a Grugliaseo, ferito con il calcio della pistola 11 proprietario e con una raffica di mitra suo figlio Antonio. I prolettili hanno sfiorato la madre; l'altra figlia Paola è stata ferita a un occhio da una echeggia di vetro. Ieri Gu|do Bonetti, uscito dal Maria Vittoria, è tornato a casa. Pei prima cosa ha vi luto sostare nel negozio dove è avvenuta la sparatoria e dove i vetri infranti e i buchi lasciati dai proiettili testimoniano la selvaggia aggressione. I vicini sono andati a fargli visita e a congratularsi con lui. Il Bonetti ha dato notizie dei figli ancora ricoverati e ha soggiunto : r. Stiamo tutti bene, grazie a Dio *. o i o a I giovani sorpresi nel bosco scaricano la loro officina nella caserma di Venaria

Luoghi citati: Venaria