Prorogato il fermo di Guido Bergamelli
Prorogato il fermo di Guido Bergamelli le indagini sulle rapine di Ciriè e Alpignano Prorogato il fermo di Guido Bergamelli Secondo la polizia, l'ex gregario della rapina di via Móntenapoleone pur non avendo partecipato ai "colpi", ne conoscerebbe gli autori - Inoltre egli avrebbe un nascondiglio a Savona dove si è recato spesso in questi ultimi tempi Le indagini sulle rapine alle banche di Cirlè e di Alpignano sembrano ferme al punto in cui erano all'inizio della settimana. Lo scorso mercoledì abbiamo pubblicato che la polizia lavorava su una pista: 1 rapinatori erano venuti dalla Francia; il loro capo era un pregiudicato còrso; avrebbero trovato complicità nella zona di Santa Rita. Questa non era una conclusione, ma sembrava più di un'ipotesi e la polizia vi era arrivata con un lavoro di pazienza e d'intelligenza. À questo punto si è inserita la vicenda di Guido Bergamelli, un italo-francese che fu elemento secondarlo nella rapina di via Móntenapoleone: catturato e condannato, tornato liberti, viveva con la moglie a Pradalunga presso Bergamo. Subito si era pensato che la polizia si interessasse a lui, perché poteva fornire indicazioni sulla malavita francese oppure per accertare se egli avesse conservato rapporti con 1 banditi d'Oltralpe. La polizia sospettava, invece, che Bergamelli avesse avuto una parte nelle due rapine del 16 gennaio. Egli ha negato recisamente, ha detto di essere rimasto quel giorno ' a Pradalunga, parecchie persone .hanno confermato il suo alibi. E' stato messo a confronto con sei impiegati delle banche rapinate e con Teresa Braidotti, che fu presa in ostaggio dai banditi. Nessuno degli uomini ha riconosciuto con certezza il Bergamelli. La signora Braidotti — donna emotiva, che dal 16 gennaio vive di paura e ha 1 nervi scossi — dapprima ha negato che il Bergamelli fosse uno del rapinatori, poi lo ha ammesso. Il giorno seguente Ha clamorosamente ritrattato: «JVon è uno dei banditi, sono sicura» E ha detto 1 motivi che la facevano così sicura. Ma, allora, perché il giorno prima lo aveva accusato? La signora spiega lo sconcertante comportamento in questo modo: t Djgii oltre quattro ore ero .in questura. Due volte ero stata sul.punto di svenire. Ero sfln'ta,' sconvolta. All'improvviso, senea che me ne rendessi conto, ho detto che lo riconoscevo. Poi ho firmato il verbale ». La polizia ha cercato anche di stabilire se il Bergamelli era venuto a Torino il giorno della rapina Egli ha insistito nel suo alibi, tuttavia alla Squadra Mobile milanese era giunta voce che egli aveva pranzato con due francesi — in un giorno Imprecisa» di gennaio — al ristorante « Città Giardino» delia barriera di Orbassano. Proprietari e dipendenti del locale sono stati invitati a Milano e messi a confronto con il Bergamelli Ma sembra che nessuno dì loro abbia visto l'ex gregario della banda di via Montena poleone il 16 gennaio. Un ca meriere lo avrebbe visto, ma alcuni giorni prima. Ieri la polizia milanese ha confermato il c fermo» per Guido Bergamelli. Si ritiene che — se anche non ha avuto parte attiva — può sapere qualcosa sulle rapine del 16 gennaio. Inoltre, si sospetta che egli abbia un nascondiglio. L'ipotesi nasce da questo fat to: durante la perquisizione nella casa di Pradalunga sono stati trovati soltanto due paia di calzoni eppure Bergamelli aveva un discreto guardaroba Testato scorsa, quando è uscito dal carcere. Dove so no gli altri vestiti? Si pensa che siano in un recapito segre to, che dovrebbe trovarsi a Sa vona, località dove Bergamelli si sarebbe recato spesso, ne gli ultimi mesi. Per ottenere la proroga del suo « fermo », la polizia ha chiesto l'autorizzazione al procuratore della Repubblica di Monza, che l'ha concessa. La Squadra Mobile milanese vuo le ora indagare sulla rapina avvenuta l'autunno scorso a Carugate — località che di pende appunto dal distretto giudiziario di Monza i- dove alcuni banditi assaltarono una banca e fecero un bottino di un milione. A Guido Berga meli! per questo colpo non sono state fatte accuse spedii che, ma la polizia vuole Inter rogarlo su alcune circostanze Sarebbero già stati convocati alla questura di Milano /leu ni testimoni della rapina "dì" Carugate, ma nessuno avrebbre riconosciuto il Bergamelli Anche 1 carabinieri indagano sulle rapine di Clriè-Alpignano. Uno specialista è stato inviato a Torino dal comando generale dell'Arma e, lavorando per più di cinque ore con 1 principali testimoni del 16 gennaio, ha tracciato 11 ritratto di uno del banditi, quello indicato come il capo. Centinaia di' riproduzioni fotografiche di questo ritratto (che 1 testimoni giudicano assai preciso) sono state inviate alle questure, alle stazioni dei carabinieri di tutta Italia e ai posU di frontiera. c. 8, mgtlslrsttnmzqslttv«tStsdlMmntsvauctvuèMuarfsdtc Il ritratto del capobanda disegnato dai carabinieri miiiiiimiiiiiiiiiiminiiiiiiimiiiiiimiiiiiiiiliiimiH^
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