A un altro industriale vinicolo notificato il mandato di cattura

A un altro industriale vinicolo notificato il mandato di cattura Nuovi sviluppi per In repressione delle frodi alimentari A un altro industriale vinicolo notificato il mandato di cattura E' Bruno Ferrari, di 64 anni, da Persico Dosimo (Cremona ) - Per ora non può essere incarcerato perché infermo - Secondo l'accusa, assieme al figlio arrestato ieri, avrebbe messo in commercio vini ricavati con sofisticazioni (impiego di zucchero, acqua, fecce e altri ingredienti) - In totale sono stati eseguiti 15 arresti; otto persone denunciate a piede libero (Nostro servizio particolare) Ascoli Piceno, 11 febbraio. Un altro arresto e due mandati di cattura emessi dal giudice istruttore dott. Fusco rappresentano gli .ultimi sviluppi della vasta operazione per la repressione delle frodi vinicole in corso nella provincia di Ascoli e che ha avuto diramazioni nel nord Italia: l'industriale Bruno Ferrari, di 64 anni, nativo di Cremona e residente a Persico d'Osimo (padre dell'industriale arrestato ieri), titolare di una nota ditta vinicola, si è visto notificare il mandato di cattura, non eseguibile però perché l'interessato è attualmente infermo. E' stato invece arrestato Renato Cameli, di 39 anni, di San Benedetto del Tronto, contabile di Fabio Lanciotti, già arrestato, mentre è ricercato Delio Vitellozzi, di 43 anni, nei confronti del quale è stato emesso mandato di cattura. Sulla situazione è intervenuto il magisti^tto, con questa dichiarazione ai giornalisti : « II sostituto Procu ratore della Repubblica di Ascoli dott. Eugenio Fusco al quale sin dal 2 febbraio 1967 è stata affidata l'i struttoria del procedimento penale avente per oggetto plurime associazioni per de linquere allo scopo di prò durre e commerciare vini sofisticati, precisa che al termine della prima fase processuale sono state imputate 25 persone ed emessi 17 ordini di cattura di cui cinque a conferma di arresti eseguiti dal nucleo antisofisticazione in sede di indagini di polizia giudiziaria. Circa altre catture eseguite in questi giorni ed ìflipfóprìamehì'è ' nfer'itè' al procedimento in corso, precisa che sono state effettuate per mandato del giudice istruttore di Ascoli Piceno su conforme richiesta del Pubblico Ministero nell'ambito di un altro processo precedentemente promosso!». In sintesi sono stati arrestati: Fabio Lanciotti di 44 anni, residente a San Benedetto del Tronto; il fratello Mauro di 37 anni abitante a Martinsicuro (Teramo ) ; i fratelli Luigi e Giuseppe Gregori rispettivamente di 40 e 24 anni di San Benedetto ; Luigi Roncacé di 32 anni di Sant'Egidio di Teramo; Giorgio Talamonti di 28 anni di Pedaso; Ago stino Guerra di 36 anni nato a Malnate e residente a Roma; Camillo Marchei di 42'anni di San Benedetto; Vitaliano Massi di 66 anni di Mosciano Sant'Angelo di Teramo; Mario Bernabei di 62 anni di Castorano; Fernando Nucci di 29 anni di San Benedetto; Angelo Pe , rini di 37 anni di Montecchia di Crosaro (Verona) ; Nello Carlini di 38 anni dì Montalto Marche; Giuseppe Ferrari di 35 anni nato a Cremona residente a Persi co Dosimo; Renato Cameli di 37 anni di San Benedetto A piede libero sono stati denunciati: Attilio De An gelis di 34 anni di San Benedetto ; Adriana Testa, moglie del Bernabei, di 54 an ni, di Castorano, e i figli Francesco e Paolo Bernabei rispettivamente di 34 e 32 anni; Geremia Beghetti di 47 anni di Grottammare; Pasquale Acciarri di 25 anni di Montalto; Achille Mon tino di 32 anni, nato a Je solo e residente a San Be nedetto; Bruno Giordani di 41 anni di Montebello Vi centino. In. totale nei confronti delle 25 persone implicate nella vicenda, sono stati formulati 21 capi d'accusa che. vanno dalla associazio ne pei' delinquere allo scopo di preparare per il commercio vino adulterato, al com mercio clandestino di zuc chero necessario alla sofisti cazione, alla costituzione di società vinicole nelle quali veniva prodotto il vino adul terato, ecc. Gli industriali Bruno Giuseppe Ferrari sono accu sati di aver promosso « una associazione per delinquere — tra loro e con persone non identificate — allo eco plinbnbsctdtLvrmmlbocB2cGtmItcddcdDpp po di commettere più delitti inerenti alla produzione e alla vendita di vini bianchi e rosati ricavati nella cantina D.V.N. di Fabio Lanciotti, da vini sofisticati con impiego di zucchero, acqua, fecce ed altri ingredienti; partecipando alla fornitura dei capitali, cooperando con Fabio Lanciotti nell'opera direttiva inerente a tutte le operazioni di produzione e commercio di vino sofisticato e mettendo a disposizione la loro organizzazione per l'imbottigliamento e per le operazioni preparatorie del commercio al minuto ». (Ansa)