L'uomo ucciso e fatto a pezzi ad Asti avrebbe insidiato la figlia quindicenne

L'uomo ucciso e fatto a pezzi ad Asti avrebbe insidiato la figlia quindicenne ^^^^ * Squallidi retroscena di un allucinante episodio L'uomo ucciso e fatto a pezzi ad Asti avrebbe insidiato la figlia quindicenne La ragazza per due volte si sarebbe rifugiata dai vicini per sfuggire al padre ubriaco - Ieri il Procuratore della Repubblica ha interrogato in carcere la moglie e il figlio diciassettenne autori dell'orrìbile delitto - Il ragazzo non si rende conto della mostruosità del crimine - La madre appare allucinata - Era già stata ricoverata due volte in manicomio - Ricostruito «'agghiacciante massacro: l'uomo è stato soppresso con due colpi di martello in testa dal figlio - La moglie non Io ha accoltellato (Dal nostro inviato speciale) Asti, 11 febbraio. Il procuratore della Repubblica, dott. Paviglianitl, ai è recato oggi in carcere per interrogare Gina Carolo e il figlio diciassettenne Silvano, i protagonisti del feroce delitto di.cui è rimasto vittima Francesco Zanetti, di 44 anni, l'uomo ucciso e tagliato a pezzi. Il ragazzo non sembra nemmeno rendersi conto del tremendo gesto compiuto: ha assassinato suo padre a martellate, insieme con la madre ba fatto a pezzi 11 cadavere con una furia selvaggia, agghiacciante. E non pare sconvolto. Ieri sera, quando l'hanno condotto In prigione, si guardava d'attorno con una espressione quasi assente: c'era in quello sguardo un vuoto pauroso. Sua madre, che gli camminava al fianco in mezzo agli agenti di polizìa, appariva allucinata: occhi duri, taglienti, il viso irrigidito in un atteggiamento di disprezzo. In passato era stata ricoverata per due volte in manicomio; ora in carcere sta ancora dando evidenti segni di squilibrio mentale. E' probabile che il magistrato disponga che questa donna venga sottoposta ad una perizia psichiatrica. Gli inquirenti hanno ricostruito nei particolari il crimi ne. E' la sera di martedì grasso, l'ultima di Carnevale. Francesco Zanetti rincasa piuttosto tardi: c'è festa in giro, s'è fermato in qualche bar, ha be vuto Darecchi bicchieri di vi- [' no ed ora è ubriaco. Gli ac cadeva alquanto spesso di tornare a casa alticcio. Comincia a litigare con la moglie, una delle tante scenate. I-figli dormono. La ragazza maggiore Margherita di 15 anni, è' nel la trattoria dove lavora come domestica. La discussione fra mai-ito e moglie si fa subito aspra, violenta. Ad un certo momento c'è del trambusto, la donna grida. Silvano balza dal letto. Dirà poi di aver sentito la madre esclamare: «No, non farlo!». Forse il marito stava per aggredirla. Il giovane afferra un martello da muratore e piomba alle spalle del padre. Colpisce rabbiosamente due volte al capo. L'uomo stramazza sul pavimento rantolando; muore in pochi istanti. (Smentita quindi la notizia che ia moglie abbia Infierito a coltellate). Madre e figlio si chinano su quel corpo, si guardano l'un l'altro e non sanno ancora che fare. Ma non sono atterriti, conservano una freddezza incredibile. Cominciano a parlottare. E' uh colloquio sinistro, mostruoso: stanno decidendo di fare a pezzi il cadavere. Silvano va in cucina e prende un'accetta, quella che serviva per spaccare la legna. Sarà lui a sezionare il corpo. La madre lo aiuterà. E iniziano l'orrendo scempio nel cuore della notte. Quando hanno finito la donna raccoglie i resti e li avvolge in pezzi di carta. Poi con questo macabro fardello apre la porta e ai' affaccia sulla soglia: in cortile non c'è nessuno. Raggiunge rapida il bidone delle spazzature e vi getta quel fagotti, insanguinati; poi torna indietro, va a prendere della cenere e un mucchio di patate marcite, butta tutto nel bidone, per coprire. Silvano decide di stare fuori per questa notte: andrà a dormire ih una pensione. La madre resta in casa, cerca di fare sparire le tracce: con uno straccio strofina il pavimento, le pareti della camera da letto. Le macchie di sangue impallidiscono, prendono un colore rossastro, ma non scom- scdms - paiono. Saranno queste chiazze a dare agli inquirenti la certezza che l'uomo è stato ucciso In questa stanza. Al mattino la madre dice ai bambini: c Se qualcuno vi chiede dov'è papà, voi dite che è ammalato ». La famiglia in cui è sfociato [questo dramma è sempre sta'ta immersa In un cupo squallore. Francesco Zanetti veniva da Chiarano, un paese in provincia di Treviso: là si era sposato, gli erano nati tre Agli. Non aveva un'occupazione fissa, lavorava a giornata quando ce n'era. Sei anni fa decise di trasferirsi con la famiglia a Casotto, una frazione a pochi chilometri da Asti: vi abita una lontana parente. Vi rimasero per poco tempo. Poi Francesco Zanetti pensò di andare a stabilirsi a Castell'Altero. Aveva saputo di una fornace che stava sviluppan do l'attività e forse intendeva trovare là un posto stabile. S'era messo da parte un po' di soldi e comperò una vecchia casetta, poche stanze malandate. Ma continuò a lavorare a giornata come muratore o arrangiandosi alla meglio in qualche altro mestiere. Qui nacquero gli altri due figli, Loredana e Giampiero. « Nei primi tempi — dicono in Paese — sembrava una famiglia come tante altre, abbastanza tranquilla, con un certo decoro anche se modesta » Qualche volta Francesco Zanetti si faceva vedere in giro con la moglie: pareva una coppia affiatata.- Ma erano degli sbandati. Lui beveva, si tratteneva spesso all'osteria e fra una partita alle carte e l'altra 1 bicchieri di vino erano parecchi. Gran parte del poco denaro che era rimasto se ne stava andando a quel modo. Lei non era in condizioni psichiche normali, le crisi l'avevano portata due volte in manicomio. L'atmosfera in casa degli Zanetti andava facendosi sem- pre più torbida: sembra che per due volte, rientrato ubriaco, il padre abbia tentato di insidiare la figlia maggiore; la, ragazza sarebbe stata costretta a rifugiarsi presso alcuni vicini. Circa tre mesi fa Francesco Zanetti riuscì a farsi assumere come addetto ad uno spaccio, ma poco dopo venne licenziato. E ormai i debiti si erano Ingrossati. Dovette ven¬ dere la casetta e decise di andarsene anche da quel posto. Vennero a sistemarsi ad Asti, in quell'alloggio di tre stanze in vìa della ' Cattedrale 13. Il padre si mise in una nuova attività: la vendita e il noleggio del blgliardini, che gli erano stati affidati da un socio. Ma ne ricavava ben poco. Le due figlie più grandi si occuparono come domestiche. Sil¬ vano cominciò a fare il cameriere, anche lui a giornata, ora in un locale, ora in un altro. Ma in casa le liti continuarono con ossessiva frequenza fino alla tragica notte di mar-, tedi grasso. Non si sa quando si svolgeranno 1 funerali di Francesco Zanetti. Finora non è venuto nessun parente. Giuliano Marchesini Silvano Zanetti, di 17 anni, arrestato con la madre per il delitto di Asti

Luoghi citati: Asti, Chiarano, Treviso