Così vedono lo sport del calcio cinquanta pittori e scultori

Così vedono lo sport del calcio cinquanta pittori e scultori Così vedono lo sport del calcio cinquanta pittori e scultori L'originale mostra, organizzata per i settanta anni della Juventus, si apre oggi a Torino - Interessante fotomontaggio sulle espressioni del gioco e del «tifo» Non mancano il « quasi goal » ed il « calcio d'angolo » - Le opere dl scultura Due opere esposte.alla mostra torinese che si inaugura oggi: a sinistra «Calciatore», scultura in cartapesta dorata di Franco Garelli; a destra una « Composizione » di Achilie Martelli in cui si rilevano: le figure dei calciatori, |a partecipazione della folla e, soprattutto, l'ansia sul volto del tifoso mentre incita la squadra (Moisio) Per la gara indetta fra gli artisti italiani dulia* Juventus* nel 70" anno di fondazione e dal * Ciròolo degli artisti» che ne espone da oggi i risultati nelle sue sale, non scomoderemo il Pindaro degli epinici in onore degli atleti d'Olimpia, di Delfi, di Nemea, né il Bacchilide cantore delle panelleniche, e nemmeno il nostro Leopardi della canzone (non delle sue più belle) A un vincitore del pallone. Ma non è detto che il * magnanimo campion » e « l'echeggiante arena » e « il popolar favore » del poeta de\le Ricordanze, non ritornino quali soggetti eterni in queste immagini ispirate al più popolare degli sport. Il cuore dell'uomo non muta nei secoli; le sue passioni si ripetono uguali. Muta invece la fantasia artistica,,.mutano i gusti e i linguàggi: Ed è così che per queste 6.'f opere di 47 artisti invitati a interpretare il gioco del calcio sia come tecni- ca sportiva sia come mito di sterminate folle «ti/ose», occorre usare un metro capace di misurare contemporaneamente sia la reazione dell'artista di fronte al tema che gli è stato proposto, sia la legittima richiesta dell'osservatore che — dato appunto il tema del « calcio » — vuole nell'immagine trovare un evidente rapporto con quella e non con un'altra realtà. Potremo allora dire che l'opera è tanto migliore quanto meglio sa conciliare le due esigenze; quella di un'arte che vuol riuscire autonoma, e quella di uno sport ohe vuole esser rappresentato con chiarezza. Esempi di questa riuscita non mancano nell'interessante mostra. Il finissimo Stadium di Paola Pitzianti, ridotto quasi a un « balletto » bianco-grigio, è una delle, evocazioni più convincenJ ti, anche se manca dell'energia e vivezza che Franco Garelli ha invece saputo imprimere alla sua dinamica scultura. Di eccellente effetto per la limpidezza della composizione sono il Bianco e nero (allusione ai famosi colori della squadra) di Emprin, il bel fotomontaggio quasi alla pop di Martelli, l'originale Calcio d'angolo di Volterrani, diviso in due pannelli che vanno accostati proprio ad « angolo », il Goal di Fico, il Duetto di Deangelis, la sculturetta di Zucconi, i dipinti di Bertola, Gros, Martinengo, Giu-Pin, ed altri; e particolarmente suggestivo nella sua donatelliana impostazione lo snello Futuro campione col volto soffuso di speranza, che Roberto Terracini ha collocato sull'ingresso accanto all'autoritratto con cui tanti anni fa lo scomparso Domenico Maria Durente volle dichiararsi prima « campione di calcio» e poi * pittore»: tanto può la passione sportiva anche in un artista. Ma coi quadri di Ramano Campagnoli, Maria Salomone, Sandro Muzio, con la scultura polimaterica dl Corderò, l'equilibrio è rotto, il soggetto si fa illeggibile. Romelia si sforza di riaccostarvisi con un compromesso che ci mostra il solo « pallone» in una cornice cromatica, e il simbolismo del Quasi goal di Caiazzo, col suo inserto picassiano, rasenta l'ingenuità. Piace invece .a cordialità narrativa intrisa di nostalgia nel suo Derby 1910 di Massimo Quaglino, ' ottimo concreto narratore in tutte le occasioni: un motivo ripreso da Monti con la Vecchia Juventus, da Taliano con II calcio di ieri e di oggi. Il gusto grafico di Ezio Gribaudo non si smentisce nel Juventus Inter 1 a 0, eh'è poi nient'altro che un ilan di « Stampa Sera », compresa l'istantanea in cliché della agognata rete. Buoni esiti, infine, quelli di Gamero, Delleani, Giovanna Perno, Buretta. Manca ancora un quadro di Guttuso che giungerà, si spera, oggi e sarà festeggiato come i dodici premiati i cui nomi saranno resi noti durante l'inaugurazione della mostra.

Luoghi citati: Caiazzo, Torino