Vasta azione per identificare i compiici dei bandito che uccise nella banca di Ciriè
Vasta azione per identificare i compiici dei bandito che uccise nella banca di Ciriè Le indagini sul tragico assalto del 16 gennaio Vasta azione per identificare i compiici dei bandito che uccise nella banca di Ciriè Nella notte cento agenti bloccano un isolato della barriera di Orbassano, perquisiscono decine di allòggi e cantine - Un cuoco, la sua amica e i proprietari di un ristorante invitati a Milano - Interrogati per sapere se, nei giorni delle rapine, c'era stato nel loro locale un francese - Nel Bergamasco fermato Guido Bergamelli - Non è riconosciuto dagli impiegati delle banche, la donna presa in ostaggio è incerta - indagini sulla Costa Azzurra La polizia è giunta alla conclusione che i rapinatori di Ciriè, Alpignano, Rivarolo e piazza Rivoli sono francesi o italo-francesi. E' in atto una vasta operazione per catturare Il loro capo, «Albert il corso », e per identificare i complici, i favoreggiatori, il « basista ». Quattro torinesi sono stati «invitati» a Milano dalla questura, perché potrebbero risultare utili alle indagini. Nel Bergamasco è stato « fermato » Guido Bergamelli, l'italo-francese che fu arrestato per la rapina di via Montenapoleone, condannato a tre anni, scarcerato per un condono. A Milano si diceva ieri che uno del sospettati —, Gilbert Bonifaci, nato in Corsica — era stato rintracciato a Nizza. Ma questa notizia non ci è stata confermata dalla polizia francese, anzi ci è stata smentita. Altri, invece, affermano che egli è stato veramente interrogato a Nizza, ma poi rilasciato perché risultato estraneo alla vicenda. Queste contraddizioni non devono stupire: -finché un'operazione di polizia non è conclusa, alcuni nomi e particolari sono tenuti nel vago, affinché le indagini non siano intralciate da precise indiscrezioni. Dì certo, finora, c'è questo i banditi sono venuti dalla Francia; uno di loro, « Albert il corso», è stato riconosciuto da alcuni testimoni delle rapine ; si cerca il « basista quello che ha dato informazioni e rifugio alla banda — nella zona Santa Rita-Barriera di Orbassano. Abbiamo pubblicato 1 giorni scorsi come si è giunti alla conclusione che i banditi erano arrivati dalla Francia e come si era localizzata la loro « base » nella periferia sud di Torino. Qui, ieri mattina, un centinaio di agenti venuti da Milano hanno circondato una !casa, hanno perquisito alloggi e cantine. Sono state svegliate 480 persone, che hanno vis. suto ore di .apprensione e di curiosità La casa è- in corso -Cosenza 142. Nòve piani,-tre scale. La polizia è arrivata alle 6, era] ancora buio: Al rumore di tante auto — veloci « pantere » con 11 faro azzurro sulla capote e jeep — si sono accese le prime luci, gente assonnata si è affacciata per vedere cosa avveniva in strada. Poliziotti con mitra ed elmetto circondavano l'edificio, altri infilavano le scale, bloccavano le uscite. E presto tutte le finestre della casa, e di quelle vicine, si sono accese. Nessuno ha più potuto dormire e nessuno sapeva con precisione che cosa stava, accadendo. poliziotti hanno perquisito decine di alloggi, hanno esplorato parecchie cantine. Ma non hanno trovato nulla. Si è poi 'saputo che cercavano Umberto Titonel, 29 anni, cuoco del ristorante « Città Giardino», che si trova io via Guido Reni, nello stesso Isolato della casa perquisita. Egli abita In corso Cosenza 144, ma non era rincasato per dormire, nel suo alloggio non c'era nessuno. Dov'era 11 Titonel, nessuno sapeva dirlo. La perquisizione nel caseggiato è durata fino alle 10. Mezz'ora do po 11 cuoco è arrivato al ristorante, come tutti 1 giorni alle 10,30. Egli è stato «invitato » a Milano assieme a Giovanni e Rina Rabino, 1 ge renti della «Città Giardino» e alla sua amica: Luigi Luigia Cassinelli, 29 anni, corso Marche 8, un ex sergente del Genio diventato donna. Mentre si svolgeva l'opera zione di Torino, altri agenti sono andati a Pradalunga, un paese a 20 chilometri da Bergamo, hanno fermato e accom pagnato a Milano Guido Bergamelli, 33 anni, e la moglie Il fratello di Guido, Albert, in carcere con altri italo-fran cesi e francesi per avere assa lito nell'aprile del '64 l'orefl ceria Colombo di via Monte napoleone a Milano. Le Inda gin! su questa rapina avevano portato all'arresto anche d Guido, una figura di secondo plano nella «banda del tran cesi », che il fratello Albert detto «bocca di pietra», giù dicava molle e « con scarsa ab s ] titudine alla delinquenza ». Per a la rapina di via Montenapoleone Albert assegnò a Guido un incarico di scarsa importanza. Al processo, 1 maggiori responsabili ebbero una condanna di otto anni e Guido di tre. Per un 'condono, è tornato libero il 12 luglio scorso, è venuto a Torino, è stato allontanato con foglio di via» ed è andato al paese dove era nato, Pradalunga, si è sposato e fa il boscaiolo. Ieri sera a Milano 11 capo della polizia criminale del Nord Italia, dott Nardone, ha spiegato l'operazióne di Torino e quella di Pradalunga. Parecchi particolari fanno ritenere che 1 banditi-che vengono dalla Francia trovino assistenza e rifugiò in Barriera di Orbassano. Qui hanno abbandonato le auto delle rapine, qui aveva alloggio Bergamelli. E, nel giorni degli assalti alle buusrtdpesGBanEndAar«gcb banche di Cine e di Alpignano, un gruppo di persone tra cui un francese sospetto sarebbero stati visti pranzare nel ristorante di via Guido Reni. Ora, la polizia vuole appunto sapere dai proprietari e dal cuoco se ricordano quelle persone. Sembra che quando era a Torino il Bergamelli fosse stato cliente del «Città Giardino». Interrogato, Guido Bergamelli, dice: «Sono stato a Torino parecchie volte, ma non nei giorni delle rapine ». Effettivamente, la, sua posizione era stata controllata l'Indomani delle imprese di Ciriè;, Alpignano dalla polizia ed egli aveva fornito un alibi, "apparentemente inoppugnabile. Perché si è giùnti ora al suo «fermo»? Sembra che la ragione per la quale egli è stato condotto a Milano sia da attribuirsi soprattutto alla cono¬ scenza che egli avrebbe della malavita italo-francese. La polizia ha fatto ieri anche un « confronto all'americana » tra il Bergamelli e alcuni (estimo, ni (gli impiegati Boi-elio e Beretta di Ciriè, gli impiegati Lemmi e Brozzi di Alpignano e la signora Braidotti, presa In ostaggio). I quattro uomini non l'hanno riconosciuto, la donna ha avuto qualche perplessità, tuttavia anche 11 suo riconoscimento è stato incerto. Guido Bergamelli è tranquillo, sicuro di sé. Sarà accompagnato a Torino per essere messi) a confrontò con altri testimoni. I quattro torinesi .invitati a Milano per collaborare nelle indagini sono ritornati nella notte a Torino. Il cuoco Titonel ci ha detto: «Mi hanno fatto vedere delle fotografie segnaletiche, ma non ho riconosciuto nessuno ». - t — a i i Da sinistra: Guido Bergamelli; il cuoco Umberto Titonel e la sua amica Cassinelli; la signora Rina Rabino
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