Gli statali rinunciano agli scioperi in febbraio

Gli statali rinunciano agli scioperi in febbraio Dopo l'incontro con il governo Gli statali rinunciano agli scioperi in febbraio I sindacati hanno esposto le loro richieste al ministro Bertinelli - Il colloquio è durato fino a tarda notte - Una nuova riunione fissata per lunedì - Possibile un compromesso senza forti oneri finanziari per Io Stato fino al 31 dicembre '68 (Nostro servizio particolare) Roma, 8 febbraio. Fra governo e statali et sarà una « tregua » di venti giorni; In questo periodo si tenterà di trovare un accordo per la riforma amministrativa e per il riassetto delle retribuzioni e delle carriere di oltre un milione e mezzo di pubblici dipendenti. Fino al ? marzo non vi saranno scioperi nelle amministrazioni civili dello Stato, nelle ferrovie e nelle poste. E' questo il risultato dl una lunga riunione svoltasi fra i ministri Colombo (Tesoro), Pieraccini (Bilancio) e Bettinelli (Riforma) ed i rappresentanti delle confederazioni dei lavoratori e delle organizzazioni di categoria. L'incontro è stato inframmezzato da colloqui del ministri con delegazioni ristrette dl sindacalisti, che hanno consentito dì superare notevoli difficoltà emerse durante la discussione collegiale. Ad un certo punto si era, anzi, determinato un dissenso così vivace da far ritenere possibile una sospensione dei negoziati e, quindi, la proclamazione del preannunciato sciopero di 24 o 48 ore in ogni settore della amministrazione pubblica. Ma alla fine è prevalso un orientamento moderat" Il governo e le organizza zloni sindacali — ha dichiarato il ministro Bei-tinelli al termine dell'incontro — hanno convenuto di ritrovarsi lunedi prossimo c per entrare nel merito della trattativa, al fine di\ I definire, entro venti giorni un ^pr^g^Wm^'plurlènHàìif'peir' il\riassetto fUneionale a partire dal 1967, fissando i tempi e gli oneri relativi > Questa intesa dl massima consentirà soltanto di discutere con più calma i problemi e gli oneri del riassetto. Nella sostanza, infatti, rimane immutato l'atteggiamento rigido" del governo, soprattutto per l'assunzione dl oneri nel blen nio 1987-68, a parte i 25 mi liardl residui dal conglobamento. Bertinelli ha ricordato che il governo ha dovuto rendere disponibili 700 miliardi per la recente alluvione. Colombo, ribadendo quanto affermato più volte negli ultimi mesi, ha sot tolineato come il governo ed il paese abbiano realizzato una generale ripresa dell'economia contribuendo a mantenere una sostanziale stabilità dei prezzi: fatto assai importante — ha detto — soprattutto in riferimento alle condizioni degli altri paesi europei. Ogni sforzo dovrà quindi essere compiuto con senso di responsabilità a tutti 1 livelli — ha aggiunto il ministro del Tesoro — per contenere l'ulteriore dilatazione della spesa pubblica. I rappresentanti della Cgil, della Cisl e della UH si sono dichiarati favorevoli al princìpio della trattazione globale delle questioni dei pubblici di pendenti e della gradualità della spesa. Ma hanno sostenuto l'esigenza di prevedere fin dal 1967 uno stanziamento superiore ai 25 miliardi per assicurare subito ai dipendenti pubblici un miglioramento retributivo. g. f- Sle7dminosntninnalatssilcÌaslcrvetngsdr■cLastgCge1c2v

Persone citate: Bertinelli, Bettinelli, Pieraccini

Luoghi citati: Roma