Il nuovo stabilimento del giornale in fase avanzata di costruzione

Il nuovo stabilimento del giornale in fase avanzata di costruzione Alla fine di quest'anno incomincerà e funzionare Il nuovo stabilimento del giornale in fase avanzata di costruzione Il nuovo palazzo de « La Stampa », nelle vicinanze dì Torino - Esposizioni, tra i corsi Dante e Galilei, sta crescendo rapidamente. E' già pronto il grande salone sotterraneo per le rotative ed il magazzino della carta, e si delineano le strutture del corpo fuori terra. L'area del cantiere si estende per 7000 metri quadrati ed occupa l'intero isolato tra le vie Marenco, Tiziano, Correggio e Chiabrera. Su questa superficie si va sviluppando una costruzione di 28 mila metri quadrati con un volume di 138 mila metri cubi. Il salone, vasto come un teatro, scende sotto il livello stradale per 9 metri e mezzo, mentre fuori terra si innalza un fabbricato composto da due blocchi affiancati; uno sarà di tre piani, l'altro di sei e raggiungerà l'altezza di 23 metri e mezzo. Si è sfruttato tutto lo spazio consentito dalle norme del piano regolatore. I progettisti hanno tenuto presenti due criteri: massima funzionalità della intera costruzione, e « flessibilità » che permetta in futuro di introdurre gli inevitabili miglioramenti tecnologici e una automazione degl'impianti sempre più completa. II tempo ha favorito l'o¬ pera dei muratori e dei carpentieri: i mesi d'in- ' verno, i più temuti, sinora non hanno portata neve o pioggia e,la temperatura poche volte è scesa sotto zero. Così si è potuto procedere con maggiore sveltezza. Tra breve i tecnici cominceranno ad installare le rotative, venti gruppi di stampa su due file, ma c'è lo spazio pei una terza fila. La capacità è prevista per un milione di copie di giornale al giorno. Il magazzino carta può contenere 4700 bobine, pari alla scorta per un mese. La disposizione degl'impianti segue il principio della maggior velocità con il minimo spostamento del personale. Le pesanti bobine di carta (in media 800 chili l'una) vengono scaricate dagli autocarri con ventose a vuoto, portate al peso elettronico, fatte scendere nel magazzino con montacarichi e trasportatori automatici, poi introdotte nelle rotative »con corredi su binari. Il movimento richiede poca partecipazione dell'uomo e nessuna fatica fisica. Convogliatori aerei prendono le copie di giornale dalle bocche delle rotative e le depongono sui tavoli della spedizione, al piano del cortile. Un quadro di comando con semaforo trasmette gli. ordini da questo reparto alle rotative per mantenere un flusso rapido ed ordinato. Automatico infine il trasporto dei pacchi confezionati agli automezzi (il garage ne può ospitare duecentosessanta ) che provvederanno alla distribuzione. Sempre al piano terra, dal lato dell'ingresso principale (a sinistra nella foto del plastico), si trovano i locali per i laboratori fotografici e all'ammezzato il moderno or-, chivio. Sull'intero primo piano del palazzo sono la direzione, la redazione, i servizi radio, stenografi, telescriventi, telefoto (in grado di ricevere 160 fotografie per turno) la zincografia, la tipografia. Ossia su uno stesso piano è raccolta la « fabbrica » del giornale, dalla ricezione della notìzia alla pagina in piombo per la stereotipia. Nella tipografia vi saranno 36 linotypes con un bancone per gli impaginatori lungo cento metri. Al secondo piano del « blocco» più alto ci sono i saloni per le proiezioni, le conferenze, e altri locali di redazione; nei piani superiori i servizi amministrativi e tecnici. Invece al terzo e ultimo piano del « blocco » più basso gli spogliatoi, le docce, il bar ristorante. In ogni ufficio' e repanto funziona, la posta pneUrnàtica, mentre dodici ascensori cól- ' legano i vari piani. Impianti centrali di acclimazione, ventilazione controllo umidità garantiscono in tutto il palazzo le migliori condizioni di lavoro in ogni stagione. E tre motori Diesel sono pronti a produrre elettricità sufficiente ai vari reparti, con scatto automatico, appena dovesse interrompersi o ridursi l'erogazione esterna. Per la sola costruzione edile si è calcolato che occorreranno 500 mila ore lavorative con l'impiego dì 80 mila quintali di cemento e di 25 mila quintali di ferro. Le facciate del palazzo saranno in cemento martellato con parti in muratura a vista, il cosiddetto « cotto », e fasce di serramenti in duralluminio e cristalli. L'insieme s'intonerà nella signorile zona in cui sorge, una delle più nuove e ridenti della città, a due passi dal Po, sul limitare del Valentino, non lontano dal centro e nello stesso tempo fuori dall'intenso traffico. Si è pensato anche ai lettori che vorranno vedere come si fa il giornale: passerelle e scale panoramiche, isolate con cristalli, li porteranno dalla tipografia, alla rotativa, .alia spedizione. Il giorno del trasferimento dalla vecchia alla nuova sede non è più lontano. Nel tardo autunno di quesfanno incomincerà a «girare » il primo gruppo di rotative; il trasloco completo è previsto entro Vesta- te del 1968

Persone citate: Chiabrera, Galilei, Marenco

Luoghi citati: Correggio, Torino