Un quotidiano di pechino ammonisce «E' possibile un complotto anti-Mao»

Un quotidiano di pechino ammonisce «E' possibile un complotto anti-Mao»I «previdenziali» ritornano al lavoro Sospesa l'agitazione - La Camera ha modificato il decreto sugli stipendi - Il provvedimento torna al Senato - Il compromesso rinvia a giugno la soluzione definitiva della vertenza (Nostro servizio particolare) Roma, 8 febbraio. La vertenza dei previdenziali si avvia alla conclusione: la Camera ha oggi approvato la conversione in legge del decreto governativo, dopo avervi introdotto le modifiche concordate ieri tra i deputati sindacalisti e il governo; i sindacati hanno deciso di sospendere Io sciopero da domattina. L'ultimo atto della vicenda si avrà al Senato, che deve riesaminare il decreto dopo le modifiche della Camera, A Palazzo Madama già oggi è stata approvata la procedura urgentissima. Il testo approvato oggi alla Camera stabilisce che i consigli d'amministrazione degli enti previdenziali fisseranno nuovi stipendi per i loro dipendenti entro il 30 -giugno 1967. Fino a quando le nuove retribuzioni non saranno decise, la parte eccedente il 20 ',o in più rispetto agli statali sarà pagata lo stesso ai previdenziali, ma come « assegno personale », pensionabile an- che in caso di dimissioni volontarie. Questo « assegno personale » sarà riassorbito dai futuri aumenti comunque ottenuti (sia di carattere generale, sia di carattere personale), esclusi i soli scatti di scala mobile. Con questo graduale riassorbimento gli stipendi dei previdenziali dovrebbero essere portati entro il rapporto fissato dalla legge del 1945 rispetto agli statali: ossia un massimo del 20 per cento in più. Tuttavia, in pratica, le cose andranno diversamente. I previdenziali sostengono in linea dl principio che i trattamenti acquisiti non possono essere toccati. Aggiungono che mentre nel loro stipendio sono state conglobate tutte le voci e tutte le indennità, lo stesso non è avvenuto per gli statali. Pertanto, a loro giudizio, i criteri su cui si è basata la Corte del Conti nel fare il raffronto non ,.ono esatti. Essi hanno perciò chiesto ed ottenuto che una Commissione in cui la parte del previdenziali è nettamente in maggioranza (10 su 18) determini entro il 15 maggio l'entità reale delle retribuzioni dei due settori. Un'altra norma del decreto stabilisce che la capitalizzazione della pensione e il suo incasso anticipato siano ammessi soltanto nella misura del 20 per cento. Quanto alle indennità, noi) saranno più ammesse quelle « convenzionali » (campagne di guerra, ecc.) che contribuivano fortemente nel portare a cifre elevate le Indennità per gli alti gradi. . Nell'illustrare il provvedimento, il ministro del Lavoro ha detto che il governo ha cercato di attuare « un giusto contemperamento fra l'osservanza del principi di diritto, affermata dalla Corte dei Conti, e il trattamento di fatto goduto dai dipendenti previdenziali Le stesse cose sono riportate stasera in una nota ufficiosa della Presidenza del Consiglio. Alla Camera, oggi, gli emendamenti sono stati approvati da tutti i gruppi. Nel voto finale i liberal'.- pur con riserve, s! sono uniti alla posizione favorevole della maggioranza di centro-sinistra. Poi e psiup, msi e pdium hanno votato centro. In conclusione: 276 sì, 180 no. f. d. I.

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