Nella villa di un poliziotto francese fabbricavano 30 chili d'eroina al giorno

Nella villa di un poliziotto francese fabbricavano 30 chili d'eroina al giorno Nella villa di un poliziotto francese fabbricavano 30 chili d'eroina al giorno Il processo della droga a Roma - Il racconto di uno dei 33 imputati ha messo in luce la perfetta organizzazione dei trafficanti che in 9 anni hanno introdotto negli Stati Uniti 500 kg di stupefacenti (Nostro servizio particolare) Roma, 3 febbraio. La perfetta organizzazione dei trafficanti di 'stupefacenti è venuta oggi in luce al processo in corso a Roma contro i trentatré imputati che, In nove anni, introdussero negli Stati Uniti mezza tonnellata- di eroina, guadagnando quasi 15 miliardi dì lire. Come è noto dei 33 imputati solo 14 sono in carcere; 9 in Italia; 5 in altri Paesi stranieri. Le rivelazioni sono state fatte ai giudici da Alberto Maraziti, 62 anni, uno degli imputati. Egli ha spiegato che nel giro di ventiquattro ore, in una fabbrica sotterranea e modernissima, impiantata nella villa di un funzionario di polizìa alle porte di Marsiglia, sì riusciva a produrre trenta chili di eroina purissima. c Nell'estete del 19S8 — ha raccontato al Tribunale — il mio amico Angelo Di Cosimo mi prospettò la possibilità di realizzare qualche milione. Mi disse che conosceva due persone che avevano un grosso giro' d'affari. Fu così che mi presentò Giuseppe Provenzano e Ger landò Ferruggia. Provenzano sosteneva di essere un possidente terriero e si vantava di avere compiuto " grossi colpi " in America insieme col cugino Vincenzo Todaro. Dna volta era sbarcato a Genova con novantasei milioni nascosti in una cinta, che erano destinati al mar¬ sigliese Eduard Giriboni. Provenzano confidò a Maraziti che la fabbrica di Giriboni si trovava ad una ventina di chilometri da Marsiglia; si trattava di un laboratorio sotterraneo, con impianti costosissimi, nascosto nella villa di un capo della polizia. Poteva raffinare trenta chili di eroina, ai, giorno. « Provenzano, Di Cosimo e Ferruggia, -— ha proséguito Marazìtl — decisero di acquistare una partita di droga dall'organizzazione francese. Senza ohe fossi messo al corrente della oo3a, un giorno portarono nel mio ufficio romano Giriboni e altri esponenti della banda di Marsiglia, tra cui figurava un certo Antoine Cordoliani, conosciuto come 1' "anziano". « Successivamente Provenzano, Di Cosimo e Ferruggia mi chiesero dei soldi per andare a Sanremo, città in cui dovevano incontrarsi con i francesi per concludere l'affare. Al ritorno mi dissero dì aver ordinato dieci chili di eroina; il sua prezzo ammontava a diciotto milioni». Al termine di questo racconto, il Presidente del Tribunale Salvatore Giallombardo ha ricordato all'imputato Marazìtl che proprio in quell'epoca egli acquistò un albergoristorante alla periferia di Palermo. «Lei spese — ha detto il magistrato — ventiquattro milioni. Non si trattò ' forse dei guadagni realizzati con il traffico di stupefacenti? ». Marazlti, allargando le'braccia, ha risposto: «Signor Presidente, come può pensare una cosa del genere! ». g. g-