Auto schiacciata tra due camion nella nebbia uccisi padre e madre, grave il figlio di 8 anni
Auto schiacciata tra due camion nella nebbia uccisi padre e madre, grave il figlio di 8 anni La sciagura presso Poirino durante un rischioso sorpasso Auto schiacciata tra due camion nella nebbia uccisi padre e madre, grave il figlio di 8 anni Le vittime erano fittavoli della tenuta del conte Calvi a Bozzole - Andavano a Casalgrasso: la visibilità era di pochi metri - Guidava la moglie, mentre superava un autocarro si è accorta che dalla parte opposta arrivava un autotreno - Una frenata, lo schianto - La donna: « Dov'è il mio. bimbo? Voglio abbracciarlo prima di morire»; deceduta all'ospedale - Il ragazzino nel delirio ripete: «Attenta mamma, ci sta venendo addosso» In un sorpasso nella nebbia un'auto è rimasta schiacciata fra le fiancate di due camion : padre e madre sono morti, il figlio, di 8 anni, è grave. Si chiamavano Giuseppe e Luigina Bergia, 40 e 39 anni; dal 1965 ttttavoli della tenuta « Corte Grande » dei Conti Calvi di Bergolo, un vasto possedimento a Bozzole, in provincia di Alessandria. La famiglia è originaria di Ca¬ salgrasso dove abitano ancora 1 nonni materni e uno zio, Alberto Porta. I Bergia ieri erano appunto diretti à Casalgrasso. La donna e il figlio Franco si sarebbero feimatl un paio di giorni, il marito sarebbe tornato subito perché a Bozzole lo aspettavano per festeggiare l'onomastico dei fratelIL Mario e Antonio. Sono partiti a mezzogiorno aull'au- e i to acquistata due mesi fa, una « 1500 » verde acuro. Guidava la moglie che ha la patente da dieci anni. La nebbia riduceva la visibilità a pochi metri, si era formata una lunga colonna di auto. Ogni' tanto qualche schiarita: la Bergia ne approfittava per superare tre o quattro macchine. Alle 16 sono alla periferia di Poirino. Davanti a loro è un camion carico di terra. Al volante è Ermenegildo Bertagna, 45 anni, via Flnalmarina 10. Nello specchietto retrovisore nota la « 1500 i- che si sposta sulla sinistra per iniziare il sorpasso. Il Bertagna cerca di facilitare la manovra accostandosi al ciglio della strada. La macchina accelera rabbiosamente. E' a metà del camion quando nella foschia compaiono i fari di un autocarro che arriva dalla direzione contraria. E' questione di secondi: torse ,ia\Bergia tenta, di frenare e riportarsi dietro -11 camion. Ma non c'é più itèmpo. ' Dalla -riebBla Irrómpe l'autocarro, è "Una «f portaerei > che trasporta dieci « 124 . dirette ad Asti. Il guidatore, Antonio Barona, 31 anni, via Principi d'Acaja 57, scòrge la « .1500 » quando è a meno di dieci metri, i-'rena, si porta completamente sulla destra, con le ruote che .inorano l'erba del fosso. Tra 1 due camion resta un corridoio di un metro dove l'au to si infila in uno schianto di lamiere, urla, gemiti. Il Berta gna e il Barona balzano dalle cabine. Accorrono altri automobilisti. E' difficile raggiungere la macchina sfasciata. Bisogna spostare uno degli autocarri. Per primo viene estratto il Bergia: è gravissimo. Mormora « Franco, Franco ;. poi reclina il capo. Lo caricano su una i 600 -- che parte verso l'ospeda le di Chieri dove arriva alle 16,40. Muore mentre lo depon gono sul lettino del pronto soccorso. Pochi minuti dopo, su un'altra auto giunge la moglie. E' co sciente, capisce di essere In fin di vita. Afferra le mani del medico piangendo : « Dov'è Franco? voglio abbracciarlo prima di morire ». Cercano di ' calmarla - Stia tranquilla, non è grave, Anche suo figlio sta bene. Stanno portandolo qui ». Scuote capo disperata: «Non ci credo non ci credo ». La voce si affie volisce in un rantolo. E' la fine Sono passati dieci minuti dal suo ingresso In ospedale. Franco é caricato sull'auto di Rosario Cocuruzza, corso Agnel¬ ltdggnprsgblnfm li 107, che lo ha portato al Santa Croce di Moncalieri. Il medico di guardia, dott. Tornasi, gli presta le prime cure. Ha un grave trauma cranico, contusioni e ferite In tutto il corpo. La prognosi è riservata. Nel delirio grida: « Attenta mamma, ci sta venendo addosso », invoca i genitori. Le suore attorno non riescono a trattenere le lacrime. Franco non ha più genitori, non ha più famiglia. LI ha persi in pochi attimi fatali," In un sorpasso forse dettato dalla fretta, forse dall'Imprudenza. Un altro bambino solo. Un mese fa, nello scontro fra due auto a Torino, morirono Marcello e Clarice Guarniérl, unica superstite: la figlia Nadia, Anche per lei, come per Franco, la vita non ha più sorrisi. Giuseppe Sergia e la moglie Luigina sono morti all'ospedale - Il figlio Franco non sa ancora che è rimasto solo - La tragica « 1500 » sfasciata tra 1 due camion
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