I giornali di Pechino rivelano che non tutto l'esercito è con Mao

I giornali di Pechino rivelano che non tutto l'esercito è con Mao Situazione sempre confusa in Cina I giornali di Pechino rivelano che non tutto l'esercito è con Mao Nel Kweichow (Cina meridionale) i fedeli di Mao hanno preso il potere schiacciando la rivolta II «Quotidiano del popolo» esalta la vittoria come «il primo tuono primaverile» contro i nemici della rivoluzione - In altre zone le forze armate indecise: arrestati alcuni comandanti? Accolti come orci gli studenti reduci da Mosca (Dal nostro corrispondente) Pechino, 2 febbraio. Sarebbe facile, mentre seggo nel mio studio, a un tiro di sasso dalle ambasciate di Jugoslavia e di Francia, ascoltando le grida dei dimostranti, esagerare il precario stato dei rapporti tra questi due paesi e la Cina. Ma la verità è che le relazioni con Belgrado e Parigi hanno un'importanza secondaria rispetto alla lotta in corso in Cina per il potere, e alla tensione tra Pechino e Mosca, i due giganti del mondo comunista. L'ambasciata sovietica è sotto ininterrotta pressione da una settimana, e non vi sarebbe nulla di sorpren dente se sgomberasse una parte del personale, come preludio alla completa rottura dei rapporti diplomatici. Gli studenti cinesi coin volti in un incidente con la polizia moscovita mentre, si recavano alla tomba di Lenin sono stati ricevuti a Pechino come eroi reduci da una battaglia contro i Zea ders sovietici, « i rinnegati revisionisti ». Forse un mi lione di persone hanno affollato la piazza della sta zione ferroviaria e houle vard Changan, per parteci pare a quella che era in so stanza una dimostrazione contro il Cremlino. Si con cavano decine di migliaia di soldati, marinai e aviatori, un segno allarmante data la tensione russo-cinese. Gli studenti hanno lentamente attraversato la città su un pullman fornito di altoparlanti, mentre la folla urla va contro i capi sovietici oggi quasi certamente con siderati traditori e nemici Di eguale gravità per i cinesi e per il mondo è la rivelazione, fatta, dai. prin- cipali giornali di Pechino che una campagna per impadronirsi del potere è stata lanciata in zone dove la fedeltà dell'esercito di liberazione alle autorità centrali era in dubbio. Il Quotidiano del popolo, l'organo del Comitato centrale del partito comunista, ha esaltato la presa del potere nello Kweichow come « il primo tuono primaverile » su -queste province, e un « colpo duro » per tutti i leaders che avevano imboccato la via del capitalismo nell'intero Sud-ovest della Cina. Questa sembra essere la fase iniziale di una campagna per scalzare Li Cingchuan, segretario del partito del Kweichow, e Huang Sin-ting e Kuo Ling-siang, comandanti delle forze armate del distretto militare di Chengtu, nello Szechuan, tutti uomini ritenuti non de gni di fiducia nell'applica zione della linea rivoluzio naria di Mao Tse-tung. L'ex maresciallo e vice-presidente della commissione di par tito per le questioni milita ri, Holung, è stato aspramente criticato per aver appoggiato Huang e Kuo nell'opporsi a tale linea. Le notizie sullo Kwei chow, e l'articolo di fondo del Quotidiano del popolo, indicano forse quale formula dev'essere usata nelle re gioni dove l'esercito potreb be ancora estraniarsi dal conflitto tra i maoisti e seguaci dell'ex-capo dello Stato Liu Sciao-ci e segre tarlo del partito Teng Siao ping. Secondo l'articolo di fondo, l'esempio del Kweichow dimostra che allo scopo d'impadronirsi del potè rè vanno istituiti organi provvisori di comando, ap poggiati dalle masse. Tali organi sono descritti come « i nuclei » del potere, nu elei che devono adattarsi alle corltiizioni locali. « Met tete insieme le richieste del le masse rivoluzionarie, e presentate un chiaro prò grammo politico » dice l'articolo. Sei ex-leaders della prò vincia di Kweichow sono ac cusati di aver reclutato «di sertori e rinnegati » per formare cricche a protezio ne dei loro interessi perso nali, e di aver fatto inni trare «controrivoluzionari degenerati» nelle sezioni del partito e del governo. A parere del Quotidiano del po polo, essi avevano tramato per ingannare il Comitato centrale del partito e le masse, e per trasformare ilKdvhapfccdrgmPvgtosmesèdlqzaztqurS Kweichow in un regno indipendente. I « proletari rivoluzionari» della provincia hanno rivolto un appellò alla popolazione per la ripresa della produzione, la ferma opposizione agli incentivi materiali. A questo titolo, è stato chiesto l'immediato arresto di tutti i controrivoluzionari, e di coloro che si oppongono a Mao Tse-tung, al ministro della Difesa Lin Piao, e al direttivo della rivoluzione culturale capeggiato dall'ex-segretario politico di Mao, Chen Po-ta oggi membro della commissione permanente del Comitato centrale del partito, e da ^Cing Ciang (la consorte di Mao). Alla polizia è stato ordinato di procedere « conformemente alla legge» nei confronti di quanti sabotano la produzione, incitano alla rivolta armata, minano la rivoluzione culturale. Analogo trattamento è prescritto per quanti attaccano soldati, o usano armi o munizioni, o rubano e svelano segreti di Stato. David Oancia Copyright «Globe and Mail», Toronto e per l'Italia de «La Stampa»