L'imposta "cedolare,, in Italia e all'estero

L'imposta "cedolare,, in Italia e all'estero Il comportamento del fisco nel confronti dei dividendi azionari L'imposta "cedolare,, in Italia e all'estero La ritenuta viene applicata all'origine in Gran Bretagna (41,25 in Germania (25 90), in Svizzera (30 9^) - Gli azionisti possono chiederne il rimborso nella dichiarazione dei redditi; se non lo fanno, la trattenuta funziona come un'imposta «secca» - Anche in. Francia, con il nuovo sistema del «credito di tassa», il contribuente ha in definitiva la scelta, come in Italia, tra il pagare di più, conservando l'anonimo, o denunciare il possesso dei titoli, e pagare di meno L'imposta cedolare sui titoli azionari, di cui si fa tanto parlare in questi giorni, è attualmente, in" Italia, del tipo « misto ». Le cedole possono essere infatti riscosse in due modi: a) mediante una trattenuta del 30,S liberatoria, cioè anonima, detta «secca»; b) con una trattenuta d'acconto del 55^ e contemporanea segnalazione agli uffici finanziari competenti per l'eventuale conguaglio. Questo sistema è stato introdotto il 23 febbraio 1964 per la durata di tre anni e scade perciò il 22 febbraio prossimo. Esso fu applicato in temporanea sostituzione della legge 1745 del 27 dicembre 1962 che instaurava una «imposta cedolare d'acconto » del 15X con segnalazione allo schedario generale dei titoli azionari. - . Cosa succede nei principali paesi europei? Gran Bretagna — Con l'introduzione nel 1965 del «Finance act», i dividendi pagati dalle società sono soggetti all'imposta sul reddito (corporation tax) che attualmente viene trattenuta all'origine nella misura del H.25Z. I cittadini inglesi, che ne hanno diritto, possono domandare il rimborso alle autorità competenti in sede di denuncia dei redditi personali. Germania Occidentale — L'ammontare dell'imposta cedolare. trattenuto dalle banche allo stacco delle cedole, è del 25/S. Al momento della dichiarazione fiscale dei redditi, il contribuente tedesco può ricuperare la totalità di questa trattenuta. Francia — In base alle più recenti disposizioni, non viene più trattenuta nessuna impo: sta cedolare per i residenti e e francesi. L'incasso della cedola dà diritto, oltre al dividendo, a un credito di ta^sa (a valere sull'importo versato dalle società allo Stato) e che corrisponde a una parte dell'importo del dividendo; solitamente è circa la metà del dividendo percepito (esempio: cedola 10 franchi -f- 5 franchi di credito di tassa). Al momento della dichiarazione dei suoi redditi il residente francese potrà utilizzare questo credito di tassa per i-I pagamento delle sue imposte, oppure rinunciarvi, per evitare la denuncia dei titoli azionari in suo possesso Svizzera — Sulle cedole le banche trattengono il 30^ quale ritenuta per l'imposta anticipata all'origine, ricuperabile in sede dì dichiarazione an nuale dei redditi. Come mai allora tante discussioni in Italia per una fotmula praticamente già accettata dovunque? Il motivo piùimportante è dì metodo: in nessun paese funziona uno schedario generale dei titoli azionari (ed eventualmente del le cedole), come, invece, funziona oggi in Italia. Il contribuente estero, all'atto della di chiarazione dei redditi, do vrebbe inserire nella denuncia i proventi da titoli azionari; non tutti si attengono a questa prescrizione; in questo caso il prelievo all'origine funziona come vera e propria imposta «secca». E' comunque da considerare attentamente^il nuovo sistema applicato recentemente - in Francia, che è ritenuto dagli esperti il più moderno e quello che in avvenire dovrebbe trovare -lina più generale applicazione. TteneLto Cantoni